Era il 9 luglio, Daytona Beach in Florida.

La WCW era a pezzi, con tante stelle strapagate ed una confusione totale nel booking. A dispetto di quel che aveva pensato la dirigenza, la coppia Bischoff-Russo stava lavorando male e conducendo peggio. Finché un giorno successe qualcosa di inaspettato….

Vince Russo era stato rimosso ad inizio 2000 dal suo ruolo di head booker della WCW su pressione dei veterani della compagnia. Il suo difetto? Voler cambiare l'aria nelle card, promuovere nuovi atleti, nuovi volti, esattamente come fece la WWF con Austin, Rock, Triple H e Mankind. Vince McMahon aveva capito, assieme allo stesso Russo, che tutto doveva/poteva esser portato più in là, che le gimmick non esaltavano più e che alla gente piaceva riconoscersi nei wrestler, pensare di poter avere le loro caratteristiche, condividere ideali e frasi ad effetto. Ancora oggi è così. In WCW vivevano in un mondo fatato dove non doveva esistere altro che l'NWO, Hogan, Nash, Savage, DDP, Sting, Flair e chiunque altro avesse dominato il main event negli ultimi 5 anni. Non vi era alcun ricambio poiché chi era strapagato riteneva dovesse pure tenere in mano le redini del gioco. Ma si sa, a furia di tirarla, la corda si spezza.

La storyline vecchi contro giovani era appena andata al macero a causa di pressioni dirigenziali e mal di pancia interni al backstage. Mettiamoci la decisione di Russo di render campione Arquette per compiacere le richieste dall'alto e spingere il pedale di "Ready to Rumble", e avrete il quadro completo. Col tempo gli scontri si fecero più accesi, così come le critiche e gli abbandoni: Eric Bischoff, fin lì la mente alla pari della spazzatura presentata sul ring, decise a poco a poco di lasciar da solo Russo in modo da non poter essere imputato di nulla, visto anche il rapporto tenuto con i grandi vecchi. Mettiamoci pure il fatto che la WCW, dopo anni di mani bucate, non riusciva più ad assicurare lo stipendio degli atleti di peso. Mentre Vince McMahon decise di lasciar libero Bret Hart nel 1997, la WCW non sapeva come fare vista la grande influenza delle sue stelle.

Si arriva ad un passo da Bash At The Beach con più nuvole che sole. Bischoff e Johnny Ace consigliano il ritorno di Hogan, occorre fare qualcosa e alla svelta, lui è il solo ed il supremo che può riportare luce alla compagnia. Russo non la pensa così, ma accetta di buon grado perché comunque davanti al Nome (con la N maiuscola) col quale si potrebbe costruire qualcosa. Pensa che per il suo piano di mandare over i giovani, Hogan sia perfetto. Hulk ovviamente non la pensa così: alla prima riunione chiede subito un title shot e la vittoria titolata. Può farlo, è previsto dal contratto. Russo decide di archiviare la discussione con amarezza visto il remake di quel che era capitato nove mesi prima quando con Hogan ci furono grandi dissidi per lo stesso motivo. L'Hulkster aveva lasciato le scene dopo un controverso finale per il titolo mondiale che lo vide perdere contro Sting semplicemente buttandosi al tappeto e concedendo il job in abiti civili.

Russo discute per molto tempo con il suo team, poi con Bischoff, quindi con Hogan. Sono (quasi) tutti contro di lui. Lascia così il suo lavoro per tre settimane, lascia la WCW. Pensa, scrive, ripensa, riscrive. Torna. Quando torna decide di parlare nuovamente con Hogan, cerca di avvicinarsi, di capirlo. Ma non cede dalla sua linea: Hogan non deve vincere il titolo. Un braccio di ferro lungo ore, giorni, dove il match tra Hulk e Jarrett viene riscritto più e più volte. Hogan minaccia pure di non presentarsi al ppv, così si decide di far vincere a Booker T un match valevole per una shot al titolo: se l'uno sarebbe mancato, l'altro sarebbe stato presente. Al di là di questo, Bischoff preferisce avere Hogan e cerca di limare le distanze con l'aiuto di Ace. Russo prova a proporre qualcosa di conciliante: Hogan vince il titolo e lascia la compagnia per poi tornare qualche mese dopo per sfidare il nuovo campione. Sembra una bella idea, ma Hogan fa sapere che una volta tornato, vuole vincere il match per l'unificazione dei titoli. Inoltre c'è un fatto: non accetta più di jobbare ad atleti che ritiene non all'altezza. Questa di Hogan è sempre stata una fissa, per anni ha tenuto in bassa considerazione i "midget" come Benoit, Malenko, Guerrero, Jarrett o i non adatti (secondo lui) come Booker T e Scott Steiner. Questa è la scintilla che fa scattare in Russo il piano B, anche perché il match non è stato granché pubblicizzato e Hogan si rifiuta di registrare promo e segmenti nel backstage. I ferri sono ancora più corti. 

Quello che vedete in tv è l'ultima fase dello script. Hogan perde in quella maniera perché questo sarebbe stato deciso prima dell'uscita in scena. Ad settembre poi sarebbe dovuta scoppiare la guerra tra Russo e Hogan on screen, tale da portare una nuova storyline per il titolo. Russo però decide di fare di testa propria, di fare la volontà della dirigenza (che vuole liberarsi del peso economico delle star) e le sue. Dice basta alle politiche del backstage, alle interferenze e alle influenze. Basta alla volontà di taluni atleti di imporre le proprie idee e prendersi un ruolo non proprio. Così esce sullo stage, sale sul ring e parla:

"C’è un solo modo per farlo e questo è dirvi le cose come stanno. Tre settimane fa io ho lasciato la WCW, e, sinceramente non sapevo se sarei mai tornato indietro sui miei passi. La ragione per la quale io non lo sapevo era che dal primo giorno in cui ho messo piede nella Wcw, non ho fatto nient’altro, nient’altro che dover fronteggiare la merda delle politiche del backstage. Il punto è che io ho una moglie e tre figli a casa ed io veramente non merito questa merda. Ma lasciate che vi dica le ragioni per le quali sono tornato. Sono tornato per tutti quei ragazzi che negli spogliatoi che sempre, ogni settimana, mettono a repentaglio il proprio culo per la Wcw. Sono tornato per i Booker T, per ogni singolo ragazzo che fa parte della stable dei Misfits in Action, sono tornato per i Filthy Animals, sono tornato per Jarrett, sono tornato per tutti quei ragazzi che vivono all’ombra di quel gruppo di persone che gettano merda su questa federazione. E lasciate che vi dica chi è che getta merda sulla Wcw. Quel dannato politicante di Hulk Hogan. E lasciate che vi spieghi cosa è successo prima in questo ring. Per tutto il giorno ho dovuto far fronte alle pressioni di Hulk Hogan, che voleva sfruttare il suo contratto di controllo creativo sul suo personaggio. E poi, al centro di questo ring, pur sapendo tutta la merda che c’era dietro questa faccenda, ha battuto Jeff Jarrett. Bene, sapete una cosa? Hogan ha centrato il suo obiettivo. Hogan ha la sua cintura, ed è tornato a casa sua, ed io prometto a tutti, perché se non sarà cos, che io possa andare nell’inferno più profondo, che voi non vedrete mai più quel pezzo di merda di Hogan! Ma io non mi sono dimenticato di voi fans. So che avete pagato parecchi soldi per venire qui stasera, e nessuno dovrà andare a casa scontento. Così, adesso Hulk Hogan ha la Wcw Belt. Adesso Hulk potrà chiamare la sua cintura “The Hulk Hogan Memorial Belt”, perché tanto quella cintura non vale nient’altro che merda! Questo perché ci sarà una nuova WCW belt , perché per quanto mi concerne quella cintura appartiene ancora all’unico ragazzo che ogni settimana si fa il culo per la Wcw, e voi, pubblico, potete amarlo o odiarlo, ma lui non abbassa mai la faccia chiunque si trovi davanti, e questi è Jeff Jarrett. Adesso aspettate un attimo. Jeff Jarrett è ancora l’ufficiale Wcw champion, ma lui difenderà il suo titolo stasera, in questo ring. Lo difenderà contro quel figlio di puttana che per quattordici anni si è fatto il culo per la Wcw, ma non ha mai ottenuto nulla in cambio a causa di Hulk Hogan e di quelli come lui, e sto parlando di Booker T. Booker T e Jeff Jarrett sono le due ragioni per le quali io ho ricominciato a lavorare nel wrestling. Così, stasera in questo ring, due ragazzi meritevoli, Jarrett e Booker, lotteranno per il Wcw Title. E Hogan, grosso pelato figlio di puttana, baciami il culo!!!"

Vince Russo risolve le cose nel modo più assurdo ma più giusto possibile. Hogan è fuori, è giusto dare spazio ad altri. Ci metterà un po' ad attuare la rivoluzione, contrastato sempre da quella parte del booking team legato alle vecchie stelle. Gli unici che si piegano al volere dell'head booker saranno Nash e DDP (poi uniti in team con buone prestazioni), Ric Flair verrà convinto in seguito grazie alla possibilità di tornare nelle posizioni alte degli show. Anche Lex Luger, per molto tempo grande oppositore di Russo, decide di abbassare le pretese e contribuire al nuovo percorso. Per molto tempo sia Russo (smentendosi poi in seguito) che altri "esperti" diranno che il booking team lavorerà autonomamente fino alla chiusura, ovviamente la mano di Russo ci sarà sempre e comunque, nel bene e nel male. A Bash At The Beach seguirà la querela di Hogan verso Vince e la WCW, causa rigettata dal giudice nel 2003. Si chiude così una delle pagine più controverse della storia del wrestling che movimenterà anche la TNA e porterà all'allontanamento di Russo a seguito di ulteriori dissidi con Bischoff e Hulk. Oggi la TNA sta per chiudere nelle stesse modalità con le quali ha chiuso la WCW.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.