In barba alle difficoltà economiche, alla negatività degli scettici e al mare di voci circolate sulla fine della TNA, Bound For Glory è andato regolarmente in onda. A me (ChristiaNexus) e Mauro Chosen One il piacevole compito di narrarvelo.

Single Match per l’X-Division Championship: DJZ (c) VS Trevor Lee

ChristiaNexus: Il match è stato annunciato a poche ore di distanza dal PPV (anche se era prevedibile) ma, ciononostante, si è rivelato uno dei migliori dell’intero evento. Zema Ion/DJZ è in una forma incredibile e merita pienamente di indossare la storica cintura TNA e Trevor Lee non è stato da meno, dimostrando di ripagare la fiducia in lui riposta. Il momento più bello dell’incontro è stato sicuramente il sunset flip piledriver che ha consentito al Campione di connettere poi con lo ZDT (un float over ddt identico a quello che esegue Dolph Ziggler) e mantenere l’X-Division title.

Mauro Chosen One: Come da tradizione, si parte con il match della X Division, categoria che ha un roster risicato e come storyline è allo sbando, ma ciò non si è visto assolutamente sul ring, visto che è stato uno dei migliori match della serata. Ritmo lento all’inizio che pian pianino si è alzato fino ad arrivare alla parte finale, con diversi spot degni di nota, come la capriola di Lee seguita dal german suplex o la ZDT trasformata nel mushroom stomp. Vittoria andata a Zema come da previsioni, anche se Lee ha sfiorato la vittoria in un paio di occasioni. Zema sul ring è migliorato negli ultimi mesi e Lee è stato l’avversario perfetto per far risaltare questi miglioramenti sul ring. Ottimo match ma c’è bisogno di iniziare a costruire migliori storyline intorno alla categoria che ha reso grande la federazione.

Vincitore e ancora X-Division Champion: DJZ

Bound For Gold Gauntlet Match per un’opportunità al TNA World Heavyweight Championship*: Tyrus VS Robbie E VS Baron Dax VS Jessie Godderz VS Grado VS Rockstar Spud VS Mahabali Shera VS Braxton Sutter VS Eli Drake VS Basile Baraka

ChristiaNexus: Alla fine, il punto interrogativo della preview altri non era se non Basile Baraka (l’ex Sylvester Lefort di NXT, oui oui). Il match in sé non è stato nulla di memorabile e ha alternato momenti buoni ad altri meno convincenti (quale l’eliminazione precoce dell’ottimo Braxton Sutter). Degno di nota, sicuramente, l’ingresso di Grado che viene immediatamente buttato fuori dal ring e continua a ballare sulle note della propria theme song (che si richiama vagamente alla non licenziata Like A Prayer). Meritata la vittoria di Eli Drake che, dopo essersi tenuto alle corde con i piedi, ha sorpreso Tyrus e Jesse Godderz (migliorato parecchio negli ultimi due anni) eliminandoli entrambi ed evitando la classica chiusura dei Gauntlet Match TNA, ovvero l’applicazione delle normali regole che avrebbero richiesto la vittoria per schienamento, sottomissione, conteggio o squalifica.

Ve l’avevo detto che avrebbe vinto, no? Se la pensavate diversamente, beh, eravate davvero dei dummy (pulsante: “Dummy, Yeah”). Yeah.

Mauro Chosen One: Tutto è fortunatamente andato come aspettative, anzi anche meglio dell’edizione dell’anno scorso, che fu davvero oscena. Vince giustamente Eli Drake che con la giusta costruzione potrà essere uno su cui puntare in futuro (sempre se ci sarà per la federazione)

Vincitore: Eli Drake

* nella preview abbiamo scritto che il Gauntlet avrebbe garantito un’occasione per qualunque titolo TNA ma, durante l’evento, si è deciso di limitare l’occasione alla Cintura Massima di Nashville.

Single Match: “The Miracle” Mike Bennett VS Moose

ChristiaNexus: Buon incontro, sia pur non eccezionale, che ha dato modo ad entrambi i lottatori di mostrare le rispettive qualita: Mike Bennett si è dimostrato un solido mestierante del ring, non particolarmente eccellente in alcun campo ma, sicuramente, in grado di reggere qualunque tipo di contesa con qualunque avversario. Moose, dal canto proprio, ha confermato ciò che chi lo seguiva in ROH sa già, ovvero, di avere un’agilità fuori dal comune nonostante l’imponente mole e sembra proiettato in ottica titolo mondiale, visto che ha un conto in sospeso con l’attuale campione. Azzeccata l’idea di accompagnare l’ingresso dell’Alce con una serie di figuranti vestiti da giocatori di football, richiamandosi al suo passato da giocatore di tale disciplina. Tra i momenti da segnalare vi è sicuramente la Cutter al volo di Bennett (from out of nowhere, per rendere l’idea) che, però, non gli è bastata per aggiudicarsi l’incontro, smentendo il mio pronostico.

Mauro Chosen One: A differenza del loro feud, la cui costruzione mi è piaciuta, il match l’ho trovato inferiore alle aspettative. Rimane un match appena sufficente, anche se il ritmo non è stato per niente veloce ed a tratti è stato macchinoso, con alcuni spot usciti non usciti benissimo. Sul finale la situazione è migliorata. Vittoria facile per Moose che si innalza verso i piani alti della card, mentre Bennett ora sarà impegnato con Cody, visto quanto successo al termine del match della moglie. Nota a margine: l’entrata di Moose rimane sempre molto coinvolgente *canta il nome di Moose alzando il gomito come nell’entrata*

Vincitore: Moose

Finale del torneo per determinare il primo Impact Grand Champion: Aron Rex VS Eddie Edwards

ChristiaNexus: Innanzitutto, lasciatemi esprimere la mia gioia derivante dalla visione del fu Damien Sandow con un’importante cintura alla vita. Detto ciò, la finale del torneo ha sicuramente risentito della defezione dell’ultimo minuto di Drew Galloway, infortunatosi alla schiena, almeno in termini di atmosfera. Ciononostante, Eddie Edwards non sbaglia mai un incontro ed ha saputo dare sfoggio delle proprie risapute capacità, dimostrando di meritare non solo la presenza in quest’incontro, ma anche l’ottima annata da singolo che lo ha visto conquistare 2 volte l’X-Division Championship e sfidare il Campione del Mondo Lashley in più di un’occasione. Ovviamente, l’esito del match era scontato dall”ufficialità dell’assenza di Galloway ma è stato comunque godibile e intenso, come ogni match titolato che si rispetti.

Mauro Chosen One: Visto che siamo in PPV, i round durano 5 minuti e non 3, introducendo così delle regole speciali per i match in PPV. Il concept del titolo continua a piacermi, visto che è originale per il wrestling e soprattutto se sfruttato bene può risultare interessante. Tuttavia, sul match si è sentita l’assenza di Drew Galloway, che ha saltato il PPV a causa di un infortunio e su cui era stato costruito il torneo insieme a Rex. Mettere Edwards nel match ha portato ad un buon incontro con Rex, però la storyline è stata penalizzata, nonostante i due abbiano provato a raccontare una storia semplice sul ring. Incontro più che sufficente che vede Rex vincere il primo titolo in TNA al debutto in PPV, risultato scontato vista la sostituzione. Il miglior momento del match è stato quando le luci son andate via, simbolo di quello che la federazione sta affrontando da diversi anni

Vincitore e primo Impact Grand Champion: Aron Rex

Ingresso di Gail Kim nella TNA Hall Of Fame

ChristiaNexus: L’introduzione della talentuosa lottatrice nell’Arca della Gloria di origini asiatiche ha visto il ritorno di tre volti noti (e particolarmente graditi al pubblico maschile) della TNA quali Christy Hemme, Taryn Terrell ed Awesome Kong le quali hanno ricordato l’amicizia (Hemme) e gli scontri (la Terrell e Kong) avuti con Gail Kim, tributandole il giusto rispetto per aver dato via ad una vera e propria rivoluzione del wrestling femminile, molto prima di quanto fatto in altri lidi. Anche l’attuale Chairma della TNA, Dixie Carter, è salita sul quadrato per introdurre una visibilmente emozionata Gail Kim, che ha ringraziato tutti coloro i quali l’hanno aiutata a rendere possibile questo grande risultato.

Mauro Chosen One: Bel momento l’ingresso della Kim nella Hall Of Fame, con tanto di apparizioni di Taryn Terrell, Awesome Kong e Christy Hemme per celebrare Gail. Momento molto toccante, visto quello che la Kim ha fatto per la divisione delle KO fin dagli inizi. Hall Of Fame meritatissima per una delle migliori di sempre.

The Great War con in palio i TNA World Tag Team Championship: Decay (Abyss e Crazzy Steve con Rosemary) (c) VS The Broken Hardys (“Broken” Matt e Je…ehm…Brother Nero con Rebecca Hardy)

ChristiaNexus: Ribadisco quanto scritto tre giorni fa: Broken Matt Hardy, la Final Deletion e tutto ciò che si lega a questo sottomondo sono fra le cose migliori che il wrestilng ci abbia potuto regalare. Quest’incontro, una commistione di un match in tempo reale e di segmenti preregistrati, sono la summa dell’innovazione che gli Hardys hanno apportato al prodotto TNA. Ovviamente, va dato atto ai membri della Decay di essersi completamente calati nella parte e di aver compreso appieno lo spirito dietro questa nuova direzione verso cui sta virando il pro-wrestling. Da segnalare l’ingresso dei fratelli del North Carolina accompagnato da un’ottima Rebecca che, al piano, ha suonato un medley che ha incluso Live For The Moment (la vecchia theme di Matt in WWE), Presto Agitato (la theme di Broken Matt Hardy) e Obsolete (canzone di Jeff e dei Peroxwhy?Gen utilizzata in parte come theme di Brother Nero). Fra le tante piccole chicche, una contenitore d’acqua recante la scritta “Lake of reincarnation” che, una volta svuotata su Brother Nero, gli ha consentito di assumere le sembianze di un atipico rapper (forse, una sua vecchia gimmick sviluppata in OMEGA) e quelle di Willow, o la comparsa di Vanguard 1 e dell’uomo malmenato dalla Decay durante Delete Or Decay. Unica nota stonata, l’assenza di Senor Benjamin.

Ciononostante, non crediate che sul ring non si sia fatto nulla; anzi, sono state molte le sequenze tanto mozzafiato quanto pericolose: basti pensare alla Side Effect sulla tavola col filo spinato e le puntine, alla powerbomb di Rebecca ai danni di Rosemary sul tavolo e, soprattutto, il volo di Brother Nero (con speciale concessione una tantum di Matt) dalla scala su Crazzy Steve posizionato su due tavoli. Insomma, la Grande Guerra è stata un evento unico, che ogni appassionato di wrestling dovrebbe guardare. In una sola parola: DELIGHTFUL!

Mauro Chosen One : Il match più atteso dai fans, il motivo per cui più del 70% di noi ha deciso di vedere il PPV. La storyline migliore della compagnia, con il character che maggiormente si distinto in questo 2016. Aspettative alte e che non son state deluse, riuscendo a rimanere geniale e divertente come lo son state la Final Deletion e Delete Or Decay. Rispetto ai primi due, c’è anche stato più lottato, visto che alla fine è stato un Moster’s Ball match in cui si poteva vincere ovunque per la Zone Of Impact. Ho particolarmente apprezzato anche l’idea di pianificare il match mantenendo i momenti che hanno reso belli i due precedenti segmenti: le trasformazioni di Jeff nelle sue varie gimmick, il cameo di Vanguard 1 che si vendica di Rosemary, il lottare in strada e Matt che lancia le fireball. Come da previsioni, la vittoria è andata agli Hardys, dopo che Matt ha permesso al fratello di usare la sua natura da spot monkey con la swanton bomb dalla scala sui tavoli al centro del ring. Decay sconfitta ma non seppelita, visto che esce bene da una guerra, sintomo che fra i due team non è ancora finita. Match migliore della serata a mani basse e probabilmente il MOTY della TNA. Come direbbe Matt, “it’s an extrordinary match”. Delightful/10

Vincitori e nuovi TNA World Tag Team Champions: Broken Matt Hardy e Brother Nero

Single Match per il TNA Knockout Championship: Maria Kanellis-Bennett (c) VS Gail Kim

ChristiaNexus: Maria ha finto di non poter lottare ma l’ingenuità di Allie ha dato via all’incontro che, pur non regalando chissà quale momento memorabile, ha consentito a Gail Kim di laurearsi nuovamente Knockout Champion, chiudendo così il cerchio di una serata perfetta. Dopo l’incontro, Mike Bennet ha minacciato di sabotare il main event ma i suoi propositi ribelli sono stati prontamente spenti da Cody Rhodes che, insieme alla moglie Brandi, ha fatto piazza pulita sul quadrato dei due ex membri del Kingdom in ROH.

Mauro Chosen One: Mi piacerebbe dare un giustizio estetico sulle due donzelle salite sul ring, ma sfortunatamente devo parlare del “match”. Me lo aspettavo come la sagra dell’overbooking, ma alla fine è durato poco ed è finito come doveva finire. Gail batte Maria e diventa campionessa delle KO nel giorno del suo meritatissimo ingresso nella Hall of Fame. Prima o poi Allie turna..forse..

Vincitrice e nuova TNA Knockout Champion: Gail Kim

No Holds Barred Single Match per il TNA World Heavyweight Championship: Bobby Lashley (c) VS Ethan Carter III

ChristiaNexus: Bobby Lashley ha attaccato EC3 con una spear prima ancora della conclusione della presentazione di Jeremy Borash; cio, però, non ha fatto altro che mandare su tutte le furie Ethan Carter III che ha sfogato la propria frustazione sul campione, dando inizio ad un incontro duro e combattuto alla grande da entrambe le parti. EC3 ha mostrato quanto volesse la vittoria, salendo persino sul paletto per eseguire una frogsplash, pur essendo solitamente refrattario a questo tipo d’offensiva. Ciononostante, una spear alla seconda corda ha consentito a Lashley di mantenere la cintura, portando avanti così un regno dominante e convincente come pochi. Se è chiaro che questi affronterà Moose a breve, non è chiaro quale sarà il futuro di EC3, forse destinato a percorrere una lunga via della redenzione che potrebbe concludersi al prossimo Bound For Glory.

Mauro Chosen One: Altro match atteso dai fans, poiché costruito in maniera perfetta. Avevo anche per questo ottime aspettative, che non sono state deluse minimamente, visto che considerando la Great War come una cosa totalmente di un altro livello, è stato questo il match della serata, sia dal punto di vista del lottato e sia dal punto di vista dello storytelling. Avrebbero potuto usare maggiormente la stipulazione e coinvolgere i vari oggetti contundenti, però per la storia raccontata, è meglio che non hanno usato niente a parte una sedia. Sembrava scontato il risultato..ECIII che resiste a tutto e nuovo campione TNA..ed invece no, visto che si è arreso dopo una spear dalla terza corda, di un Lashley sempre più impressionante come performer. Migliorato sia sul ring e soprattutto come personaggio, merito di una gestione che lo ha reso molto credibile e legittimato come un heel cazzuto. Avevo pronosticato come tutti il cambio di titolo, ma penso che la federazione abbia deciso di aspettare e continuare il regno di Lashley che è uno dei migliori della storia recente TNA. ECIII esce sconfitto ma rimane il top face della compagnia, che entro fine anno, diventerà un EC Three Time Champion. Main event di ottima qualità anche se non batte quello di Slammiversary fra Galloway e lo stesso Lashley.

Vincitore e ancora TNA World Heavyeight Champion: Bobby Lashley

Considerazioni generali

ChristiaNexus: Non doveva andare in onda, la TNA doveva fallire e gli avvoltoi avrebbero dovuto ballare sul suo cadavere. Invece, non solo Bound For Glory si è svolto, ma è stato altresì un evento assolutamente godibile e all’altezza della propria fama, sicuramente la migliore degli ultimi anni. Solo non mi convince il risultato del main event (anche se il regno di Lashley può continuare ad avere ottimi risvolti) e non mi spiego l’assenza dell’unico TNA Original (insieme ad Abyss), James Storm, anche se, probabilmente, questi farà ritorno nelle prossime puntate di Impact. Sono curioso di vedere l’evolversi della rivalità tra Cody (Rhodes) e Mike Bennett, così come aspetto l’incontro solo rimandato tra Aron Rex e Dre Galloway e attendo con impazienza le prossime puntate della saga di “Broken” Matt Hardy, Brother Nero e l’intera combriccola.

Insomma, la TNA è sicuramente pronta (bound) per tornare alla gloria dei tempi passati e, forse, ci è già tornata.

Mauro Chosen One: Per essere una federazione che è sempre più vicina a chiudere i battenti, piuttosto che crescere, l’evento è stato davvero godibile, con alcuni alti ed altri bassi. Si vede come la TNA stia facendo un ottimo prodotto, nonostante tutto le difficoltà economiche. La mia speranza è che la situazione possa migliorare, perchè io son del parere che più alternative ci sono alla grande madre WWE meglio è. Evento consigliato, soprattutto se si skippa il match delle KO (se skippate l’ingresso della Kim nella HOF, siete dei Brother Nero).

Nota a margine (sì, un’altra): se c’è una cosa che ci ha insegnato la Final Deletion, è che non dobbiamo prendere il wrestling troppo sul serio. Per questo motivo, abbiamo deciso di non assegnare alcun voto agli incontri, per contrastare questa brutta piega del wrestling web che porta ad una visione asettica, schematica e tristemente formalistica della nostra disciplina preferita, del nostro spettacolo preferito. Piuttosto, preferiamo che ognuno di voi si faccia una propria idea sull’evento e sugli incontri, senza per forza dovere esprimere giudizi tecnici che, a nostro parere, vanno lasciati ai veri esperti e, cioè, a chi sale realmente e regolarmente sul quadrato, e non a chi commenta con una tastiera davanti ad un computer.

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.