Avete presente Airport Security?

Senz’altro immagino, specie nelle generazioni cresciute a D-MAX: è la serie dedicata alla dogana aeroportuali, principalmente quelle dei paesi del Commowealth come Canada o Australia.

Bene nella serie dedicata all’Australia, in una puntata appare Chris Hero.

L’episodio accadde nel 2008.

Hero allora militava in PWG e ne deteneva il massimo alloro, che doveva difendere in Australia…. Il problema? Hero aveva un visto che tecnicamente non gli avrebbe permesso di fare il suo lavoro, il lottatore, ma solo il turista.

Insomma, un discreto problema per il nostro campione, che alla fine riesce ad ottenere una deroga al suo visto e può lottare e difendere il titolo PWG (che avrebbe rischiato di perdere nel caso non fosse stato in grado di difenderlo).

(la patente esibita da Hero in Airport Security)
(la patente esibita da Hero in Airport Security)

Perché vi ho ricordato questo episodio? (di cui purtroppo si è perso il video su Youtube, visto che l’unico che esisteva è stato messo in impostazioni private dal suo utente) Perché forse in futuro potrebbero sorgere gli stessi problemi in UK.

E’ dei giorni scorsi la decisione del popolo britannico (grazie alla SCELLERATA campagna di due GENI della politica come Farage e Johnson, ma non voglio fare una tribuna politica su questo), la Gran Bretagna ha deciso di lasciare l’UE: ora partiranno nei prossimi mesi presumiamo i negoziati per trattare l’uscita… fra i vari aspetti che ci sarà da ridiscutere, anche quello relativo all’ingresso in UK dei cittadini europei e non.

Se nel medio termine (e di sicuro nei primi due anni) non ci saranno cambiamenti drastici (ancora il governo britannico non ha attivato l’articolo 50 del trattato di Maastricht per avviare la procedura d’uscita, per dire), in futuro potrebbe essere un problema lottare in UK per gli stranieri?

Dipende.

Dipende da come andranno le trattative su come saranno ridiscusse le politiche doganali fra UK e UE e i gli stati non legati ad esempio agli accordi del Commowealth.

Di sicuro potrebbe essere meno semplice avere un visto lavoro nel Regno Unito, o un permesso di soggiorno, cosa invece molto semplice oggi per un cittadino UE, che necessità di pochi documenti e garanzie per poter andare a vivere per brevi o lunghi periodi in UK; inoltre bisognerà vedere quanto influiranno ad esempio nei costi degli ingaggi per le promotion e fed inglesi gli atleti stranieri, specie quando verranno rinegoziati accordi doganali e di trasporti fra UK e USA.

Il wrestling inglese sta probabilmente vivendo il suo periodo di massimo splendore dentro e fuori dai suoi confini: basta vedere la pattuglia inglese presente alla Cruiserweight Classic della WWE o la presenza dei suoi connazionali in WWE e TNA, dove militano in zone di tutto rispetto; inoltre da tempo non si vedeva calcare con costanza così tanti talenti USA o giapponesi o messicani sui ring inglesi dai tempi gloriosi in cui in Gran Bretagna si mandava i migliori prospetti a farsi le ossa (ricordate Tiger Mask?): non passa settimana che atleti Ex WWe-TNA di ultima generazioni o atleti di ROH, NJPW o Lucha Underground, o l’intero roster della CHIKARA, non siano sui ring della PROGRESS, o della Kamikaze Pro, o della Insane.

Che dire poi del positivo momento che vede i nostri italiani far furore anche in UK? I casi più evidenti sotto gli occhi di tutti sono ovviamente la nostra Regina Queen Maya nella BELLATRIX, o Massimo Italiano nella scena scozzese o lo “stallone Italiano” Rocco Casanova, habituè della scena londinese; a questi vanno aggiunti una nutrita pattuglia di atleti della ICW che si stanno facendo davvero notare, come Max Peach e Arianna in WAW/BELLATRIX, o Jester e Jokey approdati in Scozia o a Nico Narciso del BWT che ha lottato più volte nella londinese LDN, senza contare altri nomi che potrebbero fare il grande salto come Mark Fit o “Superstar” Simon Silas (e a tutti auguro davvero un grosso In Bocca al Lupo) o i tanti ragazzi di altre realtà italiane che si organizzano per andare ad allenarsi lì.

La scena inglese è stata importantissima per la formazione dei nostri lottatori: forse sarebbe stato molto più difficile vedere atleti italiani oggi se allora i ragazzi che poi hanno lottato e fondato il wrestling italiano, non fossero riusciti ad andare a fare camp nella FWA, o negli successivi, allenarsi e affinarsi in WAW o in ASW o in altre realtà.

Potrebbe diventare un problema quindi? Potrebbe essere più difficile fare continui e costanti Camp in prestigiose accade come quella dei Knight o in quella di Saint? Come detto, molto dipenderà da come andranno i negoziati, di sicuro sarà più complicato entrare magari come turista e poi cercare di trovare un impiego stabile per tentare di vivere e lavorare in UK per potersi allenare e frequentare stabilmente i Ring britannici, ma diventerà sempre più necessario scegliere e cercare di stare più a lungo possibile e non credo verrà semplificato dall’uscita dall’UE anche la richiesta di cittadinanza.

Sarà importante per le federazioni che hanno costruito molto dallo scambio internazionale di atleti capire come muoversi e avere risposte valide sul fronte dei visti e del soggiorno atleti in UK, perché un irrigidimento delle norme doganali potrebbe penalizzare ad esempio la collaborazione evidente fra PROGRESS e WWE che ha permesso l’ingresso di molti atleti nel Torneo Cruiserweight Classics, oppure degli scambi fra l’Insane e la TNA, con storyline legate alle due realtà, o fra la CHIKARA e FCP o Attack! , solo per citarne alcuni esempi.

E che conseguenze avrà sugli house Show WWE o sui Taping TNA in UK (ammesso che sopravviva la TNA per arrivarci a Gennaio 2017)? In questo caso forse minime, visto che comunque di fatto gli show di entrambe possano essere paragonate a concerti in tour mondiale come eventi, sottoposti quindi a percorsi più semplici.

Staremo a vedere dunque se la Brexit avrà delle conseguenze anche nella nostra disciplina o se saprà uscire indenne da questa vicenda politica: sarebbe un sincero peccato se la scena europea, in un grosso momento di positiva esposizione mediatica per la disciplina a livello mondiale, subisse un brusco ridimensionamento per colpa di miseri interessi politici sottobanco tutti interni alla Gran Bretagna…

 

Enrico Bertelli “Taigermen”