Reduce da una tre giorni assolutamente memorabile in quel di Malaga in compagnia del Presidentissimo Giovanni e del nostro anchorman Luca, torno alla tastiera a parlare delle ultime due puntate dello shake up di RAW e Smackdown hanno concluso un percorso bisettimanale fatto di ritorni e debutti. La scorsa settimana abbiamo analizzato i primi “call ups” ossia gli AOP, le Iconics, No Way Jose ed Ember Moon. Questa settimana passeremo sotto scanner gli ultimi tre (o sei) nomi passati da NXT nel main roster, a Smackdown Live Andrade Cien Almas (w Zelina Vega) e SAnitY (Eric Young, Alexander Wolfe and Killian Dain) ed a Raw invece il solo Drew McIntyre. Partiamo proprio da quest’ultimo.

 

Breve premessa necessaria: non sono mai stato un grande fan dello Scozzese. Eccessivamente rigido sul ring, lento, macchinoso, noioso soprattutto agli inizi: negli ultimi tempi non posso non considerarlo un performer migliorato sotto molti aspetti (specialmente look e mimica facciale) ma continuo a non ritenerlo in ogni caso “main event” material. La sua parentesi ad NXT è stata breve ma piuttosto fruttuosa, viziata da un pesante infortunio: nel main roster è stato presentato a RAW a fianco di Dolph Ziggler, non è chiaro se come tag team oppure come coppia di singoli uniti in un mortifero sodalizio. La divisione tag team, in special modo al fianco di un lottatore sottoimpiegato come Dolph, potrebbe rappresentare la sua corretta collocazione nella card, e la combinazione con il suo nuovo sodale, estremamente rapido e dinamico, potrebbe mascherare le sue (a mio modo di vedere evidenti) lacune in ring. Senza contare che, dopo questo draft, tutti e tre i membri della celeberrima 3MB sono sotto lo stesso tetto rosso. Casualitá? Cameo in qualche segmento backstage?

Cambiamo fronte e passiamo a Smackdown. L’approdo della SAnitY, assieme al draft di Cesaro e Sheamus, potrebbe dare nuova linfa ad una visione tag team quanto mai solida. Oltre i due esempi sopra citati abbiamo anche gli Usos, i New Day, i Bludgeon Brothers, Gallows & Anderson, insomma: qualsiasi combinazione di questi tag team potrebbe offrire uno spettacolo degno di nota. Parlando nello specifico degli ex campioni di coppia di NXT, la loro gimmick alla Mad Max è abbastanza originale, la loro entrata è estremamente figa ed i performer sono tutti e tre validi, chi piu´chi meno.

Eric Young, il leader della stable, è uno dei performer maggiormente poliedrici che io abbia mai visto. Suo fan sin dai tempi di “Showtime” EY in TNA, ho avuto modo di assistere alle sue varie reincarnazioni e reinterpretazioni come leader della World Elite, al fianco di Kevin Nash, come marito di ODB e come Campione del Mondo. Capace di interpretare sia ruoli comedy che molto seri con costante capacitá e naturalezza, il canadese avrebbe potuto dare tantissimo alla WWE se solo vi fosse approdato qualche anno prima, al pari di AJ Styles (che comunque sta raccogliendo molto) e Samoa Joe: in questa sua versione da “guida” del Tag Team con Alexander Wolfe, riuscirá comunque ad occupare sapientemente la sua buona fetta di midcard. Per il suo tag team partner invece, come detto piu´volte, non vedo davvero uno slot che possa andar troppo oltre quello attuale, ma se il tempo vorrá darmi torto ne saró bel lieto.

Discorso a parte, invece, lo merita Killian Dain: un big man moderno ed “atipico”, con un look decisamente riconoscibile ed uno stile di lotta mobile e rapido a dispetto della stazza. Capisco l’esigenza di non dividere questa bella stable (Nikki Cross dovrebbe arrivare a dar man forte ai compagni) ma sarei stato molto, molto curioso di vedere uno stint in singolo ad NXT per la Bestia di Belfast. Per questi tre performer vedrei non bene, ma benissimo una faida con i New Day, in modo da poter vantare giá al loro debutto la vittoria su una preda prestigiosa come gli ex Campioni di Coppia in un 3 vs 3 che potrebbe tranquillamente regalare due mesi di storyline.

Dulcis in fundo, Andrade Cien Almas e Zelina Vega. Sull’avvenente ispanica mi sono giá pronunciato, dedicandole un articolo monografico qualche settimana fa, tuttavia un concetto voglio ribadirlo: Zelina per Smackdown vale tanto quanto il suo assistito, per capacitá microfonica, per versatilitá e per valore potenziale anche come performer in ring, e sono sicuro che un domani potrebbe addirittura puntare ad essere Campionessa nello show blu. Ma passiamo alla portata principale.

L’ex Campione NXT, nel corso dell’ultimo anno e soprattutto grazie al “completamento” della sua gimmick con l’innesto della prefata manager, ha toccato livelli nemmeno ipotizzabili al suo debutto e nell’immediato prosieguo del suo stint. Letale sul quadrato, in possesso di una mimica facciale oramai rodata, l’ispanico potrebbe dire la sua anche nel lato altissimo del roster, senza risentire assolutamente di una mancanza di starpower momentanea e colmabile con qualche vittoria di prestigio su performer maggiormente blasonati (Hardy ed Orton, per dirne due). Sono molto ansioso di vedere come verrá gestito, le sue prime faide, lo spazio che gli verrá concesso.

Ansioso di sentire la vostra!

…stay frosty.