Qualcuno ricorda i giorni in cui JBL era chiamato Justin “Hawk” Bradshaw oppure i giorni in cui faceva parte degli Acolytes o degli APA? Probabilmente molto di voi sì, ma l'affetto della gente o il nervosismo della gente, JBL lo deve all'ultimo personaggio interpretato in carriera e che ancora imperversa nelle arene al commento di Raw e Smackdown ovvero il character di JBL, lo spocchioso miliardario texano.

Circa 10 anni, la WWE fece una grande mossa per sé stessa e soprattutto per Bradshaw, creando la gimmick di JBL, per esteso John Bradshaw Layfield.

Non più un rissoso bevitore di birra che faceva tema con Faarooq in WWE, bensì un arrogante e sbruffone cowboy texano ricchissimo e che chiaramente faceva pesare la sua fortuna alla gente comune che popolava le arene WWE. Un personaggio nemmeno troppo lontano al JBL della vita reale.

 

I commenti iniziali non furono proprio carini. La mossa non sembrava destinata a far saltare il banco, anzi si parlava di fallimento dietro l'angolo proprio perchè JBL sul ring è sempre stato tutt'altro che appassionante o straordinario.

JBL era da sempre conosciuto per essere un tipo tosto, rude, stiff, sicuramente uno dei migliori brawler della WWE e del business. E vederlo entrare in limousine, atteggiarsi da milionario ed investitore in Borsa, non sembrava una manovra che potesse incontrare il gradimento dei fans.

La gimmick doveva avere vita breve e soprattutto, mai e poi mai, JBL sarebbe arrivato al top, al main event della federazione.

 

Questa gimmick da snob che non aveva interpretato, lo porterà per volere della WWE, non solo a diventare un main eventer, ma addirittura a diventare campione WWE.

JBL ci provò a Judgment Day contro Eddie Guerrero, ma vinse solo per squalifica quindi niente titolo.

Ma la storia era solo rimandata, Great American Bash, Texas Bull Rope Match, incontro decisamente terribile e brutto così come la stipulazione, ma Bradshaw riesce nell'impresa di soffiare il titolo al Latino Heat.

 

Il finale fu controverso, in pieno stile JBL, ma tanto bastò per diventare campione WWE.

Vivacchiava nel mid-carding qualche anno prima all'interno della categoria tag team, ora JBL aveva scalato la montagna e si ritrovava con l'alloro più importante della carriera, della WWE, del wrestling, attorno alla vita.

 

Il feud con Eddie Guerrero a dir la verità non fu per niente male, la classica storia del riccone texano che parla dei messicani clandestini.

Ma JBL ebbe una grande soddisfazione poco dopo perchè la WWE decise di contrapporlo in una storyline contro Undertaker.

Ed ogni volta, c'era una trovata diversa per sfuggire da un confronto, una rissa col Deadman, chiaramente tenendo ben stretto quel titolo conquistato in modo insperato.

 

Nonostante i pronostici a sfavore, JBL sopravvisse a Triple Threat Match, a Fatal Four Way Match, a stipulazioni speciali. Doveva uscire ogni volta con le ossa rotta, eppure a vincere di riffa o di raffa, era sempre lui e quel titolo non lo mollava. Mai.

 

Il texano fondò anche una propria stable, il Cabinet. I membri non sono proprio wrestler memorabili, ma indubbiamente sono entrati nella storia della WWE, grazie a questa affiliazione a JBL. Stiamo parlando di Orlando Jordan ed i Basham Brothers…insomma se cercate quelli bravi, citofonate da un'altra parte.

Questi ragazzi diedero una grande mano a Bradshaw. Si prendevano le botte per lui, lo aiutavano a vincere in modo sporco, era imprescindibili per il regno da campione di JBL.

 

Il regno titolato di JBL nell'immaginario è stato uno dei migliori degli ultimi 10 anni.

Ben 280 giorni da campioni, quasi dieci mesi di terrore a Smackdown. Fino a Wrestlemania 21, ino a quando la torcia è passata di mano.

Ovviamente JBL, essendo detentore del titolo, aveva la possibilità di lottare in uno dei match principali dell'evento di Los Angeles. Contrapposto a lui, il giovane rampante che avanza e su cui la WWE ha posto tutte le fiches per un clamoroso all-in. Stiamo parlando di John Cena.

Il match più importante della carriera sia per JBL sia per John Cena.

Il texano stava aiutando la compagnia a creare la prossima grande star, la prossima macchina da soldi.

 

Cena vinse il titolo come scontato che fosse. Una star era nata, JBL lo aiutò non poco in quel processo iniziale.

Il miliardario texano non vinse più il titolo WWE, ma il suo regno sarà per sempre ricordato come uno dei migliori degli ultimi 10 anni.

Indubbiamente, il character di JBL sarà da sempre considerato come uno dei migliori heel della storia.

Oro puro al microfono, un provocatore pazzesca, ottimi promo, match sufficiente. Svolgeva appieno il suo lavoro, la gente lo odiava profondamente.

Un uomo riuscito ad arrivare al top partendo dai bassifondi della WWE.

 

Ma quando arrivò in cima, dopo la fine del suo regno da campione, va dato atto a JBL di aver dato una grande mano a Cena per diventare ed iniziare ad essere la grande Superstar che sta dominando la scena da ormai 10 anni.

Il loro match a Wrestlemania non fu ottimo, anzi (molto meglio quello di Judgment Day, decisamente molto buono), ma Cena interruppe il regno di terrore del texano, colui che era riuscito a farla franca contro i vari Eddie Guerrero, Undertaker, Big Show.

 

Con JBL, la WWE fece qualcosa che raramente fa. Ha trasformato un personaggio normale in un uomo da spingere nel main event. Il roster allora era profondo, ma la WWE decise di dare alla gente qualcosa di diverso, qualcosa che scatenasse una reazione nei fans WWE.

 

Dal 2011, solo 8 personaggi hanno detenuto il titolo WWE. Due sono part-time ovvero The Rock e Brock Lesnar ed uno lo perse la sera stessa che lo riconquistò ovvero Rey Mysterio.

Nel 2014, alla WWE, servirebbe come il pane trovare un nuovo JBL. Ci hanno provato con risultati altalenanti con Alberto Del Rio ed oggi come oggi la WWE necessita di pensare diversamente per trovare qualcuno di nuovo e fresco da lanciare nel main event.

Difficilmente vedremo un altro personaggio in grado di reinventarsi come JBL, difficilmente la WWE riproporrà una cosa del genere.

 

Fu un bel rischio per la WWE, mettere JBL al comando della federazione fra il 2004 ed il 2005, ma il rischio pagà ottimi dividendi.

Quando ha rischiato il tutto per tutto, la WWE ha ottenuto risultati brillanti vedi con HBK e Bret Hart nell'era post-Hogan, vedi con Austin e Rock.

 

Rischi che nel 2014 non pare voler correre.

Ma che dovrebbero essere presi un po' più spesso.

 

E' tutto, alla prossima!