Chris Jericho, intervistato sul sito Tampa Bay, ha espresso le ragioni che lo hanno indotto a pianificare con la WWE una serie di apparizioni agli eventi che la WWE disputa dal vivo in America (e non solo) senza che ciò comporti alcun coinvolgimento negli show televisivi:

 

"Negli eventi live c'è maggiore possibilità di improvvisare e di interagire con il pubblico mentre, negli show televisivi, tutto è meticolosamente programamato, soprattutto in termini di tempo. Prima ancora di andare in scena, si sa già che cinque minuti saranno dedicati ad una cosa e che un'altra sarà destinata a durare dodici minuti, senza possibilità di derogare alle tempistiche prestabilite. Agli show dal vivo, invece, hai la possibilità di prenderti qualche minuto in più per portare a termine il tuo lavoro e per concludere degnamente un incontro. A diral tutta, le differenze tra gli show televisivi e gli eventi dal vivo sono, per certi aspetti, enormi ma, sotto altri punti di vista, molto sottili. I veri appassionati di wrestling sanno che entrambi presentano i propri pro e i propri contro. In genere, agli eventi dal vivo si lotta di più e si parla di meno."

 

Inoltre, interrogato circa la possiblità di vederlo tornare in TV a breve, Chris Jericho ha risposto:

 

"Non credo proprio. Gli eventi dal vivo non sono in alcun modo stressanti. Non essendo vincolato ad alcuna storyline, puoi fare tutto ciò che vuoi. Gli show televisivi sono ottimizzati, in termini di tempo, in modo tale sa potere essere visti da 5 milioni di persone. Gli eventi dal vivo, invece, sono pentati soltanto per gli spettatori presenti e, in questo modo, viene fuori qualcosa di più divertente."

 

Fonte: LordsOfPain.net, TampaBay.com & ZonaWrestling.net

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.