Cody Rhodes è stato intervistato da Martin Hines per Metro. Ecco gli highlight:

Cosa avrebbe potuto fare di meglio la WWE con il suo personaggio?

“Più tempo passo lontano dalla WWE, più capisco che non era colpa loro se io non splendevo, ma colpa mia perché avevo paura. Ci sarebbe stata un’enorme differenza se io non avessi avuto paura. Avrei detto no a molte decisioni, ne avrei corrette altre, avrei calpestato qualche piede, niente è più importante per un wrestler che non avere paura”.

E’ mai stato punito dalla compagnia per qualche reclamo su ciò che gli veniva imposto?

 

“Non ricordo di essere mai stato punito per una cosa del genere, ma quando tentavo di farmi ascoltare nessuno mi ascoltava. Mi sono creato la reputazione di quello che si lamenta per tutto, ed è difficile cambiare l’immagine che hanno di te. Non volevo essere quello che si lamentava, volevo essere quello che diceva ‘Non mi piace quest’idea, ecco la mia alternativa’. Il mio rapporto con il team creativo sarebbe potuto essere migliore, perché ogni settimana andavo a dirgli che volevo fare qualcosa di nuovo, am a loro sembrava che gli stessi dicendo che non erano capaci a fare il loro lavoro. Nessuno vorrebbe sentirselo dire”. 

Il pubblico ha ragione a lamentarsi delle scelte creative della WWE? Con chi se la dovrebbero prendere?

“Un giorno la WWE verrà ristrutturata completamente. Ci sono delle persone dietro, Vince McMahon, Triple H, Arn Anderson e Mike Rotunda, che dovrebbero essere nel team creativo, ma sono produttori. Spero che un giorno capiscano il loro potenziale, mettendo tutti questi geni in una stanza potrebbero creare piani per due anni degni di essere visti in televisione. Il wrestling non è uno show a puntate. Molte delle persone che scrivono le storie per la WWE non hanno mai visto il wrestling, e mi dà molto fastidio”.