Ce l’hanno fatta. Sembrava impossibile quando è stato annunciato, e invece, ce l’hanno fatta. 10.000 biglietti venduti in mezzora. 10.000 persone, qualcuna più qualcuna meno, assisteranno a All-In, uno Show organizzato da tre ragazzi che hanno deciso di sfatare ogni tabù e superare un Record che per una compagnia indipendente, e non solo, da anni è insuperato. Non so se chi legge se ne rende conto, ma questa può essere una svolta epocale.

 

Lo pensavo, e ne ho trovato conferma leggendo un pezzo di Mike Johnson del Pro Wrestling Insider. Cody e gli Young Bucks, coadiuvati da una disponibilissima e interessatissima Ring of Honor, hanno messo in piedi uno Show che in poco più di mezzora a venduto tutti i biglietti disponibili. La Sears Center Arena  di Hoffman Estates, Illinois, sarà piena come un uovo. Le sue 10.000 sedie saranno scaldate tutte da un culo diverso, ognuno reggente di un corpo che osserverà quello che possiamo considerare lo Show indipendente del decennio, se non del ventennio.

Paul Heyman, con la Extreme Championship Wrestling non ha mai riunito 10.000 persone. Jeff Jarrett con la Total Nonstop Action non ha mai riunito 10.000 persone. Gli ultimi anni di American Wrestling Association e World Championship Wrestling, e parliamo di Major, non hanno mai riunito 10.000 persone. Molti degli eventi Live della WWE, per non dire la maggior parte, non riuniscono 10.000 persone.

Questo evento è, ripeto, epocale. Può essere una svolta senza dubbio, perché dimostra come il mercato stia cambiando e come internet e la scena indipendente stiano tornando a influenzare il Professional Wrestling. La World Wrestling Entertainment questo lo sapeva, lo sa e ne prenderà atto, come ha sempre fatto.

Non sto qui a fare l’elenco degli accorgimenti presi in passato, ma è davanti agli occhi di tutti la scelta di creare NXT, i contratti offerti a decine di Wrestler indipendenti, oltre che le strette collaborazioni con compagnie indipendenti minori, sempre nel tentativo di penalizzare le più sensibili a livello di crescita, ROH, NJPW, all’epoca la TNA. La WWE anche stavolta cercherà di mettere i bastoni fra le ruote a All-In, perché questo è il Business e perché è giusto, la competizione fa bene soprattutto a noi. Prepariamoci però a un’estate nella quale diversi nomi indipendenti e possibili partecipanti, gli stessi Cody con gli Young Bucks, possano essere contattati e fortemente tentati di tornare/arrivare in WWE. Nick Aldis, marito dell’attuale Superstar WWE Mickie James e attuale Main Eventer di All-In, potrebbe tranquillamente ricevere un’offerta. Inoltre non è da escludere l’organizzazione di un evento parallelo, che dia concorrenza allo Show del Bullet Club.

Questo però non deve essere preso come un affronto dittatoriale della WWE. Questo deve essere preso, come già in passato, come un segnale del fatto che la WWE monitora e ha sempre monitorato ciò che gli succede attorno. Nonostante questo il mercato esterno è sempre cresciuto e All-In, 10.000 culi a scaldare 10.000 sedie, significa che il popolo come sempre decide, anche se tu metti sotto contratto Karl Anderson e Luke Gallows per toglierli agli altri. Anche se metti sotto contratto Austin Aries, Bobby Roode e i War Machine per tenerli in un angolo. La gente vuole, in questa epoca, l’Elite del quadrato, e mai frase fu più azzeccata.

Prepariamoci quindi a un evento, All-In, che può cambiare gli scenari generali. Con la WWE che correrà ai ripari e i Wrestler che saranno impegnati, loro si sono il fulcro della situazione, che dovranno tenere duro e credere in un progetto generale che possa portare finalmente a una vera concorrenza, che questa sia centralizzata, territoriale o sparsa per il mondo, perché con il web contro il WWE Network anche questo è possibile.

10.000 biglietti, con pochi nomi annunciati e un unico Match presentato, per un titolo, l’NWA World Heavyweight Title,  che non è certamente quello di una volta ma che, in uno scenario che può essere ancora più epico, potrebbe finire nelle mani dell’American Nightmare Cody, il figlio dell’American Dream Dusty Rhodes, che quella cintura, ai suoi tempi, la conquistò per ben tre volte.

1 settembre 2018. La data è vicina, e il Pro Wrestling si sta muovendo. State allerta.

Direttore di Zona Wrestling. Appassionato di vecchia data, una vita a rincorrere il Pro Wrestling, dal lontano 1990. Studioso della disciplina e della sua storia. Scrive su Zona Wrestling dal 2009, con articoli di ogni genere, storia, Preview, Review, Radio Show, attualità e all'occasione Report e News, dei quali ha fatto incetta nei primi anni su queste pagine. Segue da molti anni Major ed Indy americane e non.