Un mojito e via. Per le strade di Bergamo si aspetta il grande concerto degli idoli di casa, i Verdena, ma nel mentre raggiungo un bar del centro dove mi attende una delle sensazioni recenti del wrestling italico, HORUS L'ASSOLUTO. 

Le recensioni arrivatemi su di lui erano state ingenerose: "troppo piccolo", "troppo anonimo", "poco spettacolare", "molto amatoriale". Non lo conoscevo, e questi giudizi mi avevano reso un po' prevenuto. Poi capitano gli show estivi dell'ASCA, della WIVA e della FCW. Capitano questi match dove Horus non fa nulla di particolamente spettacolare, ma lo fa bene, con una pulizia d'esecuzione difficile da trovare nel contesto italiano. Penso che "semplice è meglio", e Horus è un atleta dannamente bravo, un worker che mi riporta ai talenti inglesi. Gli do una definizione, lo vedo come un Dave Finlay o un Doug Williams italiano: un wrestler dannamente sostanzioso, senza fronzoli, che puoi mettere contro chiunque sapendo che non deluderà.  Oggi lo conosciamo meglio.

 

– Quando hai iniziato a fare wrestling e da dove sei partito? Chi o cosa ti ha convinto? 

Ho iniziato a gennaio del 2009 alla ICW nel polo di Bergamo seguito da Kobra. Ho sempre ammirato tale disciplina e sognato di farne parte, e per puro caso mi sono imbattuto nel sito ICW e ho notato che sotto casa avevo una loro palestra ufficiale! Mi son detto "A che serve continuare a sognare? Proviamo!" Ed eccomi qua!

 – Come mai hai scelto questo nome?

In realtà al inizio era un riferimento ad un personaggio di background di un gioco fantasy, poi col sviluppare il personaggio l'ho associato ad un SemiDio, egocentrico, vanitoso e sicuro di se, e da qui il soprannome "L'Assoluto". Molti pensano che sia un riferimento egizio ma in realtà non lo è mai stato!

– Il primo impatto col ring com'è stato? Raccontaci il tuo debutto… 

Eh si torna indietro di molto tempo. Debuttai in un tag team match in coppia con chef Tiberio contro i Ricercati (Doblobe&Charlie Kid allora campioni di coppia) fu breve e venni schienato io! Fu emozionante. Ero agitatissimo ma tutto andò liscio! In singolo debuttai poco dopo contro il mio mentore Kobra. Ritengo quello il mio debutto ufficiale in quanto fu un vero match, con una persona per cui tuttora ho una grande stima. Dominò il match, ma grazie ad un intervento di Kaio portai a casa la mia prima vittoria in singolo. Ogni tanto ancora guardo quel match e rivivo le stesse emozioni! Indescrivibile!

– Come è stato recepita questa tua scelta in famiglia? Ti hanno supportato o ostacolato? Chi ti ha aiutato di più fuori dal tuo nucleo familiare? 

All'inizio lo tenni nascosto in famiglia, per paura di reazioni negative. Poi quando li misi al corrente non fecero nulla per ostacolarmi nonostante non erano molto d'accordo! Ben presto però iniziarono a supportarmi! Dunque non mi posso lamentare sotto questo aspetto! Fuori dal nucleo familiare alcuni cari amici (non tutti) e la mia compagna che mi ha sempre dato forza anche nei momenti peggiori!

– Chi vorresti sfidare tra atleti stranieri e italiani? 

Dunque, atleti italiani mi piacerebbe confrontarmi con Red Devil, atleta che ammiro anche se con uno stile diverso dal mio. Stranieri se devo stare tra quelli che ho potuto conoscere sceglierei Sitoci! L'ho visto in diverse occasioni e il suo atteggiamento sul ring lo vedo molto simile al mio! A livello di star mondiali attuali opterei per Kurt Angle, semplicemente perché è quello che mi ha ispirato da sempre come idolo! Oltre a esser credo il migliore su ogni fronte dal mio punto di vista personale!

– Cosa pensi del panorama attuale italiano? Quali i pregi e quali i difetti? 

In Italia il wrestling non è apprezzato. C'è poco da dire, molta gente si sorprende ancora quando scopre che sport faccio! "Ah ma esiste anche qua?" È la frase che sento spesso. I media non danno peso, se non piccole emittenti locali quando si ha lo show a 200 metri dal loro palinsesto. Sui pregi senza dubbio l'umiltà e la simpatia delle persone che creano questo mondo, atleti, arbitri, presentatori, staff. Diventano una famiglia più che amici. Anche se ci si vede poco ci si tiene sempre in contatto e si crea un amicizia genuina. Purtroppo come in ogni cosa c'è sempre chi si distingue spesso per arroganza e quant'altro, ma questo capita ovunque non solo nel wrestling. Più che difetti nel prodotto, credo stia nelle persone il peggio del wrestling. Perché dal mio punto di vista un prodotto può sempre migliorare, mentre le persone il più delle volte non cambiano!

– Che consiglio ti va di dare a chi si avvicina a questa disciplina? 

Di inseguire i propri sogni! Se io non avessi corso il rischio quel mercoledì sera ora non sarei qui a fare questa intervista! Oggi sono io, ma domani potresti esserci tu caro lettore! Vai e scopri quanto vali, e non fermarti davanti a nulla!!!

– Parlando con alcune persone, molti mi hanno detto: "Horus non sembra nulla di che". Poi ti vedono lottare e cambiano idea. Credi che in genere i fan ti sottovalutino? 

Questa è una cosa che mi da sempre grande soddisfazione! In realtà credo che finché non vedi non puoi giudicare. Molti parlano, anche solo per invidia, male di altri e spesso senza averti mai visto! Lo so per esperienza personale! Più volte mi è capitato di ricevere ottimi complimenti da persone che non mi avrebbero dato una lira. Altri si soffermano sul fisico (che ahimè dopo un brutto incidente in moto ne ho risentito mettendo su un po di pancia, e sto iniziando finalmente da poco a lavorare per smaltire) per poi restare sorpresi da tecnica e potenza che so esercitare. Il sorprendere la gente in modo positivo sulle mie prestazioni credo sia la miglior paga per me!

– Sei campione PWE. Quanto è difficile detenere una cintura? Chi pensi siano gli avversari più duri?

Un titolo arrivato a sorpresa dopo molto! È un onore e un privilegio detenere questo titolo per una realtà che sta cercando di farsi largo nel mondo del wrestling Italiano! Avversari non saprei, in quanto chiama molti atleti di buon livello europeo, e non sai mai chi potrebbe arrivare a sfidarti! È sempre qualcosa di stimolante difendere un alloro!
 

– Hai mai pensato all'estero come tappa della tua carriera?

Sto valutando di trasferirmi per lavoro, e si di conseguenza anche di provare ad entrare nel roster di federazioni fuori dallo stivale. Ho già fatto esperienze al estero come stage ed incontri sia in Inghilterra che in Spagna. Ora sto valutando la Svezia cosa potrebbe offrire!

– Chi stato l'avversario più ostico che hai affrontato in questi anni?

Beh un avversario che mi ha dato del filo da torcere ed una bella faida, senza mai poter vincere è stato Andres Diamond. Ho qualche conto in sospeso anche con Red Scorpion che aspetto di chiudere! Ora sto valutando nuove possibili sfide!

 

Ringrazio Horus per la disponibilità e vi invito a seguirlo il 14 agosto a San Vincenzo (LI) quando difenderà il titolo PWE del Nord Italia contro il temibilissimo Big Marcus. L'occasione avverrà al Park Albatros Camping Village per lo show PWE 4. Per ulteriori informazioni seguite la pagina facebook della federazione oppure la nostra informatissima sezione Italia gestita da Taigermen. 

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.