Quando nel 2007 iniziai a scrivere sulla prima versione mignon di Zona Wrestling, nel web si parlava raramente della TNA. I siti esistenti la conoscevano poco e non avevano neanche la voglia di approfondire il discorso. Io, che la seguivo dagli esordi, andai nel territorio che agli altri non interessava, iniziai a far appassionare i nostri lettori ad una realtà che aveva appena accolto personaggi come Sabu, Rhino, Dudley Boyz e Kurt Angle.

L'ho difesa a spada tratta contro chiunque avesse l'ardire di asserire che "il roster è tutta fuffa, tutti scarti della WWE", andando a spiegare che gli America's Most Wanted, Samoa Joe, Eric Young, Kazarian, Daniels, Abyss e soprattutto AJ Styles erano qualcosa che la WWE si sarebbe solo sognata di possedere. Tanti scontri con i primi lettori: ricordo Il Censore, Raffaele, Soren Kierkgaard in particolare dato che erano tra quelli più esperti della materia. Piano piano gli altri siti si accodarono a noi e diedero il giusto spazio alla creatura di Jarrett.

Oggi (ma non da oggi, da almeno 5 anni) la TNA è indifendibile. La tremenda gaffe della scorsa settimana ha ridotto il vaso traboccato a pane grattuggiato. Ormai ho perso il conto di tutte le cazzate (scusate il turpiloquio) che stanno combinando, e quando ci ragiono su mi dico che non può essere vero, che queste cose sono  frutto della mia fantasia o che devo aver letto male. Ed invece più rileggo e più sale il disprezzo e l'amarezza per una cosa che non esiste più, che sopravvive senza un fine. La direzione data da John Gaburick e Bob Ryder è tra le più ridicole che la storia del wrestling ricordi: ogni volta si pensi che si è toccato il fondo, questi due contribuiscono a grattare e andare sempre più giù. 

Possibile che nel 2015 una promotion si fidi sulla parola di un atleta e non controlli le eventuali beghe contrattuali di questi? Possibile che nessuno si sia preso la briga di leggere un sito qualsiasi di wrestling dove veniva scritto che Hernandez aveva chiuso informalmente con la Lucha Underground e che fino al rinnovo della seconda stagione avrebbe comunque figurato nel loro roster? Possibile che anche Hernandez sia così superficiale dal non dover mettere fine (nero su bianco) ad un accordo prima di prenderne un altro?

Salta una intera sessione di parti registrate. Il Beatdown Clan scompare definitivamente ed MVP decide che forse è meglio lasciare la barca prima che sia troppo tardi: ne ha  viste parecchie tra iincompetenza e arroganza. La lista si allunga: Aries, Magnus, Storm, Mickie James, MVP, Low-Ki,  a breve anche Kenny King e Drew Galloway. Alla lunga rimarrà solo il campione a lottare contro se stesso, proprio nel momento di maggior felicità della sua carriera. L'augurio è che realmente questa storia possa finire qui, possa finire tra un mese al termire del contratto con Destination America. Perché veder maltrattato così un sogno è un danno grave per chi ci ha creduto veramente nella nuova era del wrestling.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.