La WWE sembra stia tornando in modo prepotente ai giorni della Hulkamania in diversi modi.

30 anni fa, Hogan vinse il suo primo titolo in federazione, schienando lo Sceicco di Ferro e dando vita all'epoca d'oro dello sport entertainment, portando lui stesso e la compagnia a picchi di popolarità mai visti.

Anche i cambi che hanno contraddistinto i fans, la WWE è andata avanti col proprio prodotto, modificandolo, ma rimanendo fedele al passato.

L'eroe centrale tipico della WWE, è un eroe nazionalistica, dinamico, un uomo vicino alle famiglie, insomma qualcuno veramente vicino come modus operandi con il baffone biondo del 1984.

Forse ci sono tante similitudini, tanti parallelismi con il prodotto ed il top guy di 30 anni fa con quello odierno. Pochi cambiamenti, stesse storie.

Questo Cena ricorda e rimembra tante cose e caratteristiche di quando il re era Hulk Hogan.

 

Il più grande babyface attuale della WWE ha sicuramente molte sfaccettature identiche all'Hulkster.

Hulk Hogan era l'eroe infallibile, con un fisico scolpito nella roccia, un wrestler senza macchia.

Diceva ai bimbi, di prendere le vitamine e recitare le preghiere, il suo carisma e la sua presenza scenica ha sempre sopperito a lacune o comunque mancanze sul ring.

Questa descrizione può essere facilmente applicabile ed assimilabile al John Cena di oggi.

Possiamo rimpiazzare le vitamine e le preghiere con casino, lealtà e rispetto; possiamo cambiare la famosa bandana con il capellino.

Hogan ha sempre cercato di inserire nei proprio promo dei momenti di ilarità e simpatia, lo stesso sta facendo Cena ancora adesso.

 

Le due Ere condividono anche le singole presenze al top per il lottatore di punta. Basti guardare il titolo WWE.

Hogan vinse il titolo 5 volte in 10 anni dal 1984 al 1994, Cena ha detenuto il titolo ben 12 volte in dieci anni (2005-2014). Oltre 2000 giorni di regno per Hogan, Cena ha raggiunto le 1200 giornate.

Hogan ha partecipato a 7 main event nelle prime dieci edizioni di Wrestlemania (8 se contiamo anche l'impromptu match tra Hogan e Yokozuna di Wrestlemania IX), mentre Cena ha lottato nel match principale di Wrestlemania, 5 volte in 10 anni.

 

La loro popolarità è paragonabile, anche se Hogan non ha mai sperimentato il mix di boo e applausi che sta sperimentando Cena da qualche anno.

Entrambi sono stati bookati per subire per lunghi tratti durante l'incontro e poi fare un importante comeback che consente ad entrambi di portare a casa la vittoria.

Sembra quasi che l'attuale Cena sia stato costruito sul calco di Hulk Hogan.

Entrambi hanno lanciato la propria carriera grazie all'affermazione su un gigante, fu Andrè the Giant per l'Hulkamania mentre per John Cena fu Big Show.

Due giganti che facevano dell'intimidazione il loro mantra, un ostacolo insormontabile per Cena e Hogan che però li hanno brillantemente superati per poter spiccare il volo.

Buttare il cuore oltre l'ostacolo e fronteggiare ostacoli che paiono insormontabili, non sono le uniche caratteristiche che sono state riprese dagli anni '80. Anche la storia con la Russia è stata raccontata più volte in diverse epoche.

 

Negli anni '80, siamo in piena Guerra Fredda. Ancora oggi, la figura della Russia è alquanto controversa o comunque poco allineata al blocco americano.

I personaggi russi che venivano raffigurati in WWE, portavano colbacco, giacche raffiguranti la bandiera dell'URSS con la falce ed il martello in bella vista, la bandiera sventolata orgogliosamente.

Nikolai Volkoff ha sempre ispirato fischi e boo appassionati da parte del popolo americano.

Sul ring, Volkoff era un bruto, quando vinceva, rimarcava sempre la sua affermazione, alzando i pugni al cielo, provocando gli americani.

I suoi nemici erano l'America, Hogan, Jim Duggan e successivamente Sgt. Slaughter.

Volkoff era l'antenato di Rusev.

 

Lana e Rusev stanno spendendo tanto tempo a insultare e denigrare il pubblico a stelle e strisce.

Diversi lottatori, dopo mesi di parole a sproposito, si sono stufati di Rusev e lo hanno provato a fronteggiare. Big E, Jack Swagger e Mark Henry hanno provato a rallentare la corsa dello Zar, senza successo. Ora è il turno di Big Show.

Come Volkoff prima di lui, Rusev utilizza la bandiera, la sventola fiero durante il suo ingresso al ring, utilizza l'inno nazionale storico del Paese ex comunista, canta e porta la mano sul cuore con orgoglio e presunzione.

Rusev, 30 anni dopo, sta riprendendo la stessa strada, gli stessi modi di fare, le stesse parole di Volkoff, causando molteplici fischi, tanto heat nei suoi confronti.

La WWE attinge dal passato. Rusev ha distrutto Duggan e poi ha incontrato nel backstage, il suo avo Nikolai Volkoff.

La sensazione è che Cena affronterà Rusev prima o poi. L'eroe americano contro il memico sovietico potrebbe ripercorrere quanto visto in passato tra Hogan e Volkoff.

 

Oltre ai parallelismi individuali, oggi la WWE sta mostrando un prodotto simile a quanto visto 30 anni fa e soprattutto di grande appeal verso le famiglie.

L'Hulkamania è sopravvissuta a periodi ben diversi come l'Attitude o la Ruthless Aggression.

Non c'è più la D-Generation X, Steve Austin o tutti quei personaggi che hanno dominato la compagnia negli anni '90, con tanta violenza, linguaggio scurrile e riferimenti sessuali più o meno spinti.

 

Anche il sangue è diventato una rarità oggi così come lo era durante l'ascesa dell'Hulkamania.

La WWE sta cercando di riprendere quanto aveva costruito nel periodo in cui Hulk Hogan dominava la scena nazionale e internazionale.

Le gimmick che stiamo vedendo sono simili e comuni agli anni '80.

Alcuni angle o situazioni che stiamo vedendo ora, sono decisamente simili ai tempi andati. Alcune gimmick ricordano personaggi passati vedi Fandango ed i Los Matadores.

Vestire Damien Sandow da Santa Claus non è un concetto nuovo. Si torna indietro alla figura “sfigata” del 1985 quando Captain Lou Albano si vestìva da Babbo Natale.

 

I nomi ed i volti sono cambiati, ma talvolta la storia si ripete.

Lo stile, la moda torna in auge. I trend tornano a cavalcare.

Se la fine dell'Hulkamania, ci ha portato e condotto in una nuova Era, molto florida e prospera per il wrestling, è possibile che qualcuno condurrà la federazione ed i suoi fans verso una nuova frontiera.

Austin lo fece 18-20anni fa, chi sarà l'uomo nuovo, reazionario, su cui costruire la WWE del futuro? Chi guarderà al 1996-1997 e tornerà a predicare e far vedere qualcosa di quegl'anni?

 

Solo il tempo ci darà risposte attendibili, la speranza è di non dover attendere ancora molto prima dell'esplosione di qualche personaggio controverso, che parla fuori dai denti e che sia amato incondizionatamente dal pubblico di tutto il mondo.

Qualcuno metta nel carrello ordini, dvd di Steve Austin, The Rock o Mick Foley. Loro non bastano mai.

 

E' tutto, alla prossima!