In una vecchia puntata dei Simpson il nostro Homer era triste per essere stato bandito dal bar di Boe (Moe in originale) e la saggia Lisa per tirargli su il morale gli disse che i cinesi usano lo stesso termine per indicare le parole crisi e opportunità (“Sì! Crisortunità!” l’epica risposta di Homer). E’ da questa colta citazione che mi ricollego al wrestling e alla situazione che si è venuta a verificare con l’infortunio di Rollins. Chi sostituirà il re sul trono? La situazione non è semplice. Vediamo cosa salta fuori scorrendo i nomi nel roster .

 
L’usato sicuro. Il primo nome che spunta fuori è quello di John Cena. Nonostante i vari cori Cena sucks il volto della federazione è sempre lui:  fanbase di un determinato settore, personaggio stantio ma allo stesso tempo garanzia di bei match da parecchi anni, inoltre il lavoro fatto con lui per ridare importanza alla cintura degli Stati Uniti è stato egregio. Peccato che l’infortunio di Rollins si avvenuto proprio in un periodo in cui per Cena sembrava andare in ferie, che fosse per un reality o per altro la sconfitta con DelRio è stata il preambolo verso un periodo lontano dal ring. Ora la federazione sembra stia facendo carte false per riportarlo indietro, vedremo cosa accadrà, ma se un tempo l’affidare la cintura del mondo a Cena era scontato oggi non pare così certo.
 
La Bestia.  Far diventare Lesnar campione sarebbe una mossa facile. Brock è l’attrazione principale e dargli la cintura vuol dire darla al wrestler con lo star power più alto del roster. Peccato che mai come per Lesnar valga il detto ogni cosa ha il suo prezzo. Il contratto oneroso della Bestia avrebbe bisogno di una ritoccatina non da poco, rinegoziando date e compensi. Vince vorrà fare questo sacrificio economico? Sulle possibilità che Brock accetti il ruolo sappiamo bene che è solo una questione di soldi.
 
Il nuovo volto. E’ chiaro come il sole che ci sia la forte volontà di far girare un giorno la federazione attorno a Reigns come per anni è successo a Cena. E’ altrettanto chiaro che questi progetti hanno subito un forte rallentamento a causa della reazione del pubblico al samoano, che altrimenti sarebbe già diventato campione a Wrestlemania. Il rigetto di gran parte dei fan ha cambiato i piani con Reigns fischiato in ogni arena, così per tamponare il fenomeno lo si è allontanato dalle zone calde del titolo. La mossa ha prodotto una riduzione dei fischi, permettendo al cugino di The Rock di poter crescere in un clima più tranquillo. Il problema è che questa fase non ha prodotto un gran cambiamento nell’opinione di una grossa fetta dei fan. Pur sapendo che la programmazione a lungo raggio in WWE non venga spesso rispettata per usare un eufemismo, avrei scommesso un euro (non di più, sono pur sempre ligure) sul samoano che diventa per la prima volta campione del mondo a Wrestlemania nel 2016: se la federazione vuol creare un nuovo volto non c’è palcoscenico migliore, ancora di più scegliendo di fargli battere l’uomo che l’anno prima lo ha lanciato con facilità da una parte all’altra del ring, Lesnar. Anticipare i tempi e dargli la cintura ora renderebbe il tutto diverso. La WWE sarà disposta a improvvisare la vittoria del titolo dell’uomo su cui punta tutto per il futuro?
 
La mina vagante. Che sia vincendo un torneo o incassando la valigetta contro il campione, non possiamo scordarci di Sheamus. L’irlandese vincendo un po’ a sorpresa il Money in the Bank potrebbe essere la soluzione di ripiego ideale per certi versi. Il suo personaggio aveva bisogno di una rinfrescata, il turn heel è stata una scelta giusta, ma il personaggio non sembra funzionare. L’europeo da quando è tornato non ha riscosso grande interesse da parte del pubblico, sono usciti infatti diversi rumors sul fatto che un suo eventuale regno durerebbe poco. Per questo potrebbe essere l’ideale traghettatore della cintura in attesa di una road to Wrestlemania in cui il campione dovrà necessariamente essere un altro. Per dargli più interesse si potrebbe farlo entrare a pieno titolo nell’Authority, mossa che permetterebbe a Rollins di tornare tra tanti mesi da face sfidando prima l’irlandese usurpatore del suo posto e poi magari Triple H. Ma questo è fantawrestling, fermandoci al presente per me lui è un serio candidato a uscire campione al prossimo ppv.  Come detto però, rimane una soluzione tampone. Sheamus sta dimostrando poco carisma e non vedo come un tassello importante nella costruzione del futuro della federazione. 
 
Il beniamino. Ambrose con la cintura alla vita sarebbe accolto con grande entusiasmo dai fan. Arrivato a volte vicino all’oro ma mai riuscendo a toccarlo, i suoi ammiratori lo hanno visto retrocedere sovente nelle retrovie uscendo da diversi feud con le ossa rotte. Dei tre dello Shield è sicuramente quello che ha ottenuto meno, come se la federazione gli riconoscesse qualità ma senza credere in lui fino in fondo. Chissà che non sia lui la soluzione tampone che menzionavo parlando di Sheamus, o magari sarà proprio Ambrose l’uomo il campione  per qualche minuto al prossimo ppv che verrà derubato dall’irlandese con la valigetta. 
 
Il mostro. E se i grandi copiassero i più piccoli? Mi riferisco al dare il titolo più importante a una stable dark, un po’ come successo in Lucha Underground. Wyatt campione con la stable a difenderlo potrebbe essere una soluzione interessante. Bray nella scorsa Road to Wrestlemania ha spesso dominato, peccato che la sconfitta con l’Undertaker lo abbia fatto frenare bruscamente, finendo in feud da retrovia. Proprio ora però sembra stia avendo una rivincita con il Becchino, per cui visti i piani attuali dubito cancellino la faida per farlo divenire di colpo campione.
 
Non vedo grandi possibilità per altri wrestler, non credo che verrà data la cintura a qualcuno invischiato in feud per titoli minori. La magagna dell’infortunio di Rollins a mio parere sta mettendo in luce i problemi di costruzione di stelle della WWE del recente passato. Con Seth è stato fatto un gran lavoro, di fatti pur con il personaggio del campione codardo la sua dimensione da main eventer l’ha assunta a pieno titolo. Ma gli altri? Reigns per adesso non è stato ancora accettato in quel ruolo; Cena non si può criticare se non è disponibile 365 giorni l’anno; Lesnar è il simbolo della soluzione facile del richiamare i grandi nomi del passato e visto il suo contratto è anche normale il non averlo a disposizione quando vuoi;  Sheamus è un buon wrestler, ma il carisma non si compra al supermercato; Ambrose può essere una buona soluzione, ma va costruito, merita un percorso diverso; Wyatt non riesce a fare il salto di qualità e cade nella ripetitività.
 
Saltano dunque fuori le magagne degli ultimi anni, dove non si è riuscito a produrre altri personaggi affermati a cui affidare il titolo all’occorrenza, errori di costruzione che oggi si pagano. Negli ultimi anni oltre a Rollins gli unici a imporsi (più per meriti loro che di costruzione della federazione) sono stati Bryan e Punk, ma sappiamo i motivi per cui non sono disponibili. Il rientrante Del Rio già mi annoia. A leggere così la situazione si direbbe che siamo in un’era storica priva di talenti, ma questo non è per nulla vero. Gente come Ambrose o Ziggler oggi potrebbe ben figurare con la cintura alla vita, ma non si ha avuto il coraggio di costruirli a dovere e concedergli vittorie (e storyline) di lusso. Abbiamo Cesaro garanzia di bei match ma la cosa finisce lì. Rusev è il mostro che ora si deve reinventare. Mi auguro che non saranno altrettanto ciechi per Owens  e gli altri talenti di NXT, perché farli navigare per anni nel midcarding senza il coraggio di puntare su di loro crea dei buchi notevoli come quello che l’infortunio di Rollins evidenzia oggi. Puntare tanto sui part-timer produce risultati simili.
 
Sergedge – EH4L