Qualcosa è cambiato . . . o forse no? I vincitori di WrestleMania XXX che fine hanno fatto?

Al termine di WrestleMania XXX in molti hanno gridato al miracolo, non tanto perché contagiati dalle grida di Michael Cole alla vittoria di Daniel Bryan, ma più in generale per la voglia di cambiamento che si respirava al termine della trentesima edizione del Grandaddy Of Them All. Daniel Bryan, Cesaro, lo Shield, la Streak infranta, tutto faceva presagire un vento del cambiamento che da lì in poi avrebbe soffiato sempre più forte. Immancabili i (giustissimi) paragoni con WrestleMania X e, soprattutto, XX, per quel che riguarda l'aria di rinnovamento che la WWE sembrava darsi al termine di ogni decade.

Ma adesso, a distanza di cinque mesi ormai, le cose sono davvero cambiate? Dove sono finiti i vincitori di WrestleMania XXX? Analizziamo la cosa punto per punto.

Lo Shield: si è disfatto, ma prima ha pensato bene non solo di sconfiggere, metaforicamente, la vecchia generazione a WrestleMania, ma anche l'Evolution 2.0 di Triple H. Adesso tutti e tre hanno preso strade diverse ma sembra ugualmente lanciate verso un lungo futuro in WWE: Seth Rollins ha dimostrato di saper convincere come heel e, passato Brock Lesnar, presto incasserà la sua valigetta dorata; Dean Ambrose sta sfruttando appieno il suo personaggio sopra le righe ed è stato finalmente libero di esprimersi in match spettacolari (come contro Cesaro a SmackDown); Roman Reigns ha la fiducia sia dei piani alti che dello spogliatoio dalla sua e, miglioramenti sul ring permettendo, è destinato ad avere un futuro da top babyface della compagnia. Bene così.

Cesaro: più che note dolenti, queste sono proprio Sette note in nero (cit.). Partito alla grande, separatosi da Zeb Colter, idolo delle folle senza aver ancora turnato face, la WWE decide di spiazzare tutti affiancandogli Paul Heyman, non regalandogli nessun'altra vittoria importante e facendolo scaricare da Heyman stesso non appena Brock Lesnar è ritornato a farsi vivo. Come ha già detto qualcuno, è vero che Cesaro è ancora tenuto in considerazione dalla dirigenza, ma rischia di soccombere di fronte allo scorrere inesorabile del tempo, tempo durante il quale viene impiegato come jobber neanche troppo di lusso in attesa che venga anche il suo momento. Un'occasione che non voglio ancora dire sprecata, ma solo rimandata. Certo anche il decidere di non sfruttare la popolarità che aveva acquisito dopo WrestleMania XXX non è stata una grande idea.

Brock Lesnar: A WrestleMania XXX ha conquistato ciò che non poteva essere conquistato e dopo alcuni mesi di assenza è tornato a SummerSlam per conquistare, ancora una volta, l'inconquistabile, un Lesnar molto diverso da quello che abbiamo visto impegnato da Extreme Rules 2012 ad Extreme Rules 2013, un Lesnar che non ha più perso e sembra impossibile che perda. Il sacrificio della Streak al momento non è stato reso vano. Certo, Brock Lesnar rappresenta il cambiamento solo a metà, perché ha sì cambiato ciò che si credeva non potesse mai cambiare, ma quanto ancora rimarrà in WWE e come verrà gestito il suo regno da campione?

AJ Lee: il personaggio di AJ aveva fagocitato l'intero divisione femminile e questo si è confermato a WrestleMania, dove AJ ha sconfitto altre 13 Divas mantenendo il suo Divas Championship. Rendendosi conto del pastrocchio combinato, anche a causa del botch dell'arbitro su Naomi, la WWE ha spedito Paige a conquistare il titolo della piccola AJ. Missione riuscita neanche a metà ma oserei dire a due quinti. Il regno iniziale di Paige è stato dimenticabile, la sua rivalità con AJ sta vivendo di alti e bassi e adesso si aggiungono le Bellas a rompere le uova nel paniere. Nessun cambiamento significativo nella divisione femminile, salvo che invece di essere trainata da un'unica wrestler solitaria adesso sono due. È vero che anche in altri tempi due o tre wrestler dominavano la divisione femminile ma è anche vero, parole non mie, che a quei tempi l'ultima delle jobber avrebbe fatto il culo, per abilità in ring, a tre quarti del roster attuale.

Daniel Bryan&John Cena: Daniel Bryan è stato il trionfo, metaforico, del volere dei fan sul volere della WWE. Qualcuno già mormorava che avrebbe perso a SummerSlam contro Brock Lesnar o avrebbe subito l'incasso del Money In The Bank, ma per il momento tutti si godevano la vittoria della faccia da capra. Poi è arrivato Extreme Rules e già qualcuno ha iniziato a storcere il naso per la decisione di mandarlo contro un Kane appositamente ri-mascherato. Prima di WrestleMania in molti mormoravano “e se…” riferito alla vicenda CM Punk, chiedendosi come sarebbe andata se il wrestler di Chicago fosse rimasto. Dopo WrestleMania tutti hanno mormorato “e se…” chiedendosi cosa sarebbe successo se Bryan non si fosse infortunato: chi avrebbe sfidato a Payback? E a BattleGround? MITB? Il suo momento è definitivamente terminato? Nessuno gli darà più alcuna fiducia né gli permetterà di riconquistare il titolo sottrattogli? Avrebbe perso così platealmente contro Brock Lesnar? E John Cena?

Già, John Cena, che da WrestleMania XXX in poi si è divertito ad affossare la Wyatt Family e che a SummerSlam si è ritrovato a subire una sconfitta che pochi top face della WWE, del presente e del futuro, avrebbero accettato di subire. Forse Cena avrebbe comunque perso contro Brock Lesnar? Magari a Night Of Champions in sostituzione di Daniel Bryan? Difficile dirlo, ma resta il fatto che John, nel bene o nel male, continua a trovarsi in orbita main event, una certezza che è ben lontana dal venir trascinata via dal vento del cambiamento. L'ha detto lui: quando non avrà più voglia di essere campione. Allora smetterà.

Tirando le somme.

WrestleMania XXX ci ha fatto credere che il tempo del “futuro” fosse finalmente arrivato e bisogna dire che l'intenzione c'era. Ovviamente hanno compiuto delle scelte sbagliate, non hanno saputo sfruttare alcuni atleti nel modo giusto, altri come Bryan sono stati bloccati dalla sfortuna. Ma la consapevolezza che i tempi stanno cambiando e che bisogna costruire nuovi main eventer è presente a Stamford e lo Shield, con i suoi alti e bassi, rimane l'esempio più riuscito.

Per il resto, WrestleMania ci ha regalato la consacrazione di nomi come John Cena (come se ne avesse avuto bisogno) e Brock Lesnar, che sì ha compiuto due imprese storiche nel giro di una stagione, ma non può comunque essere considerato un atleta su cui fare affidamento a lungo termine.

Alla fine, sono giunta alla conclusione che la WWE sia conscia che i tempi stanno cambiando, ma sono anche convinta che, alla prima difficoltà, all'insorgere dei primi problemi, al primo risultato economico poco convincente, la WWE torni a puntare sul suo “usato sicuro”, piuttosto che cercare di spingere sull'acceleratore fino in fondo.

Inoltre dico a tutti voi di avere pazienza, i grandi cambiamenti non avvengono in modo radicale, con l'azzeramento totale dei pilastri precedenti, i grandi cambiamenti si consumano piano piano, mese dopo mese, anno dopo anno. Sono la prima ad essere rimasta delusa dal post-WrestleMania, arrivando a credere più e più volte che fossimo tornati alla solita minestra riscaldata e sono certa che molti di voi avranno provato le medesime sensazioni. Purtroppo nessun uragano ha colpito Stamford, tutto ciò che abbiamo è una leggera brezza, lieve ma costante, che rappresenta ciò a cui possiamo aggrapparci.

E voi cosa ne pensate? Alla WWE hanno paura di apportare reali cambiamenti? La gestione dei talenti rimarrà la solita, a prescindere dai nomi che avranno a disposizione? Chi è stato il più grande successo dopo WrestleMania? Chi il più grande fallimento? Vi sembra che da WrestleMania XXX in WWE sia realmente cambiato qualcosa?

Stretta è la foglia, larga è la via, dite la vostra che ho detto la mia.

Ysmsc.

Celeste "Ysmsc", infesta ZonaWrestling ormai da sette anni e da cinque si ritiene esperta di wrestling per il semplice fatto di praticarlo lei stessa. Avendo ricoperto quasi ogni ruolo all'interno del sito, attualmente di occupa si NXT e, quando arriva il bonifico su PayPal, partecipa al ZW Radio Show