Uno dei nomi più chiacchierati della “bassa stagione” della WWE: Braun Strowman è uno di quei wrestler che servono tra Survivor Series e la Rumble per farci credere che sia uno che…in fondo in fondo…non è poi così male, non così scarso, magari qualcosa di buona potrebbe pure fare, magari qualche main event in tv…ogni tanto.

Oddio ma ancora a ragionare così…vi spiego i motivi. Uso Braun come esempio, come profilo ideale per ragionare sull’arretratezza di certe proposte. Lo indicavo come wrestler “da bassa stagione”, tipo Baron Corbin, per dirne un altro, ovvero quei nomi che non appena inizia la Road to Wrestlemania, inevitabilmente perdono attenzione e vengono fatalmente piazzati nel low card di Wrestlemania. Adesso una faida con Roman Reigns che perderà nettamente a Fastlane e poi ci rivediamo ad aprile.

Ora, ovviamente, non è sbagliata l’idea di pushare qualcuno non per dargli necessariamente il titolo. Anzi creare un minimo di credibilità per affrontare uno dei top name della federazione, è sempre la strada migliore possibile per crearti un nome fatto in casa. Il problema, rivisto anche con Rusev, anni fa, è la scelta del periodo nell’arco dell’anno. Far raggiungere il climax del push a febbraio, vuol dire prevedibilità per chi segue la WWE da qualche anno. Non sto dicendo che Strowman faccia schifo, non è questo il punto. Può piacere o meno, personalmente non gradisco i big man, ma c’è stato ben di peggio in passato. La faida contro Reigns lo “ammazzerà” e prima di riuscire, se mai ce la farà, a tornare al livello attuale dovrà passare un periodo esageratamente lungo, probabilmente poco meno di un anno. E questo dispiace, perché nessun wrestler merita un trattamento del genere, che lo sprema così tanto e butti via il cammino fatto.

Dicevo all’inizio che questa è una follia, una scelta arretrata. Non perché “i big man sono il passato, viva le federazioni indipendenti”, ma perché è folle la dinamica del creare “carne da macello” a rotazione per le top star. Poteva andare bene ai tempi di Hulk Hogan, ma già dieci anni fa si storceva il naso con John Cena, ma adesso no, adesso è completamente fuori dal tempo. Siamo in una meravigliosa epoca in cui il confine tra face e heel è il più soggettivo possibile, abbiamo superato i pregiudizi che dicevano per decenni che le donne non meritano spazio rilevante negli show e un lottatore può iniziare la carriera da una federazione indipendente di basso livello e sperare di raggiungere il main event di Wrestlemania. Nonostante ciò, alcuni meccanismi sono legati a trent’anni fa. Braun Strowman, per sua sfortuna, è rimasto incastrato in questo passaggio, a differenza del recente passato, il draft di luglio può essere d’aiuto in questo; quando uscirà con le ossa rotte dopo Reigns, dopo mesi, spostarlo a Smackdown per tentare un secondo tentativo potrebbe essere una prospettiva. Per il resto, da ora in poi poche speranze e speriamo non facciano troppi danni.