Cari lettori di questa rubrica legata al wrestling indy, ben ritrovati per una nuova edizione densa di significato. Anche questo giovedì vedremo cosa è accaduto lo scorso weekend e ci sarà un focus legato ad un fatto accaduto in Europa domenica. E l’eterna domanda: i face funzionano ancora?

COMBAT ZONE WRESTLING
Un veloce ritorno sul ring per la CZW che due settimane dopo l’esito della lucha extrema di Nineteen torna con questo “Greetings from Asbury Park” che prometteva faville. Intanto è cambiato il possessore del titolo “Medal of Valor” che passa da Mike Del a Kit Osbourne e può essere per quest’ultimo un modo in più per farsi notare. Si segnala una nuova vittoria per gli The Storm Of Entrails (Dan O’Hare & SHLAK) mentre gli ex Beaver Boys hanno forse messo fine al loro feud con l’affermazione di Alex Reynolds ai danni di John Silver. Molto bene i campioni, capaci di mantenere i propri allori: in particolare Rickey Shane Page ha dovuto faticare le fatidiche sette camicie per aver la meglio di Matt Tremont. Ora al suo cospetto si presenta un MJF lanciato verso la detenzione contemporanea di due titoli.

CZW Medal Of Valor Champion: Kit Osbourne
CZW Tag Team Champions: The REP (Dave McCall & Nate Carter)
CZW Wired Champion: Maxwell Jacob Friedman
CZW World Heavyweight Champion: Rickey Shane Page

BEYOND WRESTLING
Due spettacoli per la compagnia del Massachusetts che ha potuto così mandare avanti le proprie storie e offrire qualche spunto interessante. La prima sera si è avuto “I Want It All” aperto dalla splendida vittoria di Joey Janela e della sua splendida partner Penelope Ford sui Beaver Boys, gli The Amityville Project (Mike Verna & Rex Lawless) hanno irrobustito la propria presenza nel roster mentre grosse risate sono arrivare nel confronto tra Orange Cassidy e Bill Carr, vinto dal primo. Match di nota invece Tracy Williams vs MJF, assoluto showstealer. Nella seconda serata denominata “Abbondanza” ancora vittoriosi Janela e la Ford, e stavolta sui fortissimi Doom Patrol (Chris Dickinson & Jaka); ottima difesa del titolo GCW per Nick Gage contro Rickey Shane Page, quindi gli Amityville Project hanno preso di mira i LAX, costringendo i Doom Patrol ad intervenire e fare piazza pulita, oltre che intendere un riavvicinamento agli ex partner di stable. Main event storico per il titolo Powerbomb con Tracy Williams che ha strappato la cintura a Jon Gresham in un triple threat che prevedeva anche la presenza di Martin Stone. In chiusura di evento MJF ha attaccato Gresham: feud in vista?

PROGRESS WRESTLING
Torna il celebre Thunderbastard e tornano sicuramente le sorprese all’interno degli show londinesi della compagnia diretta da Jim Smallman e Jon Briley. Occorre capire se sorprese felici o meno visto che il pubblico è parso un poco dubbioso al termine del Chapter 64. Intanto cosa è capitato di “meno rilevante”? Mark Davis avanza nella Natural Progression eliminando Maverick Mayhew e Jinny attacca Millie McKenzie che, giocoforza, diventa una alleata di Toni Storm per i prossimi eventi. Il Thunderbastard è stato vinto da Morgan Webster al termine di una lunga contesa che ha visto TK Cooper grande protagonista ma non abbastanza per vincere: ora ha in mano una title shot pazzesca. Cambio titolato per le cinte di coppia: dopo appena un mese Mark Haskins e Jimmy Havoc abdicano a favore di Zack Gibson e Joseph Conners. Nel main event conferma tra i mugugni per Travis Banks contro Matt Riddle, portando in dote la decima difesa in cinque mesi e la seconda vittoria di fila sull’ex WWN Champion.

PROGRESS Atlas Champion: WALTER
PROGRESS Tag Team Champions: Grizzled Young Veterans (James Drake & Zack Gibson)
PROGRESS Women’s Champion: Toni Storm
PROGRESS World Champion: Travis Banks

*** Indy Focus ***

QUANDO I FAN SI STANCANO DEI CAMPIONI

Travis Banks è il wrestler che più di tutti sta tenendo alto il wrestling britannico in questo momento storico. Non è nativo ma è stato adottato con piacere dal pubblico per la sua grande capacità di adattarsi allo stile locale e di crescere velocemente, diventando un punto di riferimento imprescindibile per molte compagnie nel momento in cui WWE e il mondo intero hanno iniziato a far razzia nei roster dei vari progetti di tutta la Gran Bretagna. Quando Progress, Lucha Forever ed altri hanno chiamato, Travis ha risposto presente garantendo sempre il match della serata.

Era un azzardo farlo campione Progress, ma è stato un azzardo inizialmente vinto. Tutti si stavano stufando di questo Pete Dunne più volto verso l’America che verso i lidi casalinghi, e allora questo neozelandese che aveva fatto innamorare fan di tutto il mondo, aveva ottenuto lo spazio utile per ottenere un passaggio di consegne. Anche perché dietro non c’era molto: sulle chiamate di Sabre, Andrews, Bate, Ospreay  e Seven non si poteva contare con certezza; Havoc e Haskins stavano feudando tra loro ed erano già stati visti; Gibson, Webster e Drake avevano perso il momentum; Walter, Thatcher, Riddle avevano già il loro cortile in cui prendersi a botte. E allora via libera a Travis, ai suoi salti, alla sua resistenza, alla sua tecnica. Il 10 settembre 2017 è un giorno felice all’Alexandra Palace di Londra, Pete Dunne crolla definitivamente e lo show dell’anno si chiude col sorriso.

Col tempo Banks si conferma un bel campione. Ha tutte le carte in regola per difendere con successo quel titolo, per esportarlo fuori da lì e per far da testimonial dei vari sold out che la Progress ha continuato ad inanellare. Sotto i suoi colpi cadono ben sette atleti in nove difese: sono Matt Riddle, Keith Lee, Mark Andrews, Will Ospreay, Eddie Dennis, Chris Brookes e TK Cooper. La media di due difese al mese per cinque mesi, e tutti sono contenti. O forse no? Ecco… forse no.

Succede che domenica scorsa Banks batta nuovamente Riddle. Nulla di male no? No, sicuramente. Ma forse il pubblico inglese, soprattutto quello londinese, si sta stancando di vedere Banks così invincibile, capace di battere davvero tutti i migliori, siano essi buoni o cattivi. Succede che nel post match ci sia un brusio che sa di protesta, una amara accettazione di una decisione che alla lunga sta stancando. Perché dopo un certo periodo, i campioni stancano, serve una scrittura che dia una parvenza di umanità: è la regola tenuta da Sapolsky in Evolve, quando fa perdere Sabre nei match non titolati e lo fa vincere in quelli con la cintura in palio. Dare la speranza che qualcosa possa cambiare, che qualcosa possa accadere. E invece se Banks supera ogni possibile con slancio, invertendo ogni pronostico, vincendo sempre pulito qualunque sfidante gli si pari davanti.. allora sì che il pubblico ha le sue ragione per chiedere un avvicendamento.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.