Il cantante Mark Crozer, autore e performer della theme song di Bray Wyatt, ovvero "Broken Out In Love" (o, come è stata ridenominata dalla WWE, "Live In Fear"), è stato intervistato dal sito  "JourneyofaFrontman"; Crozer ha raccontato di come la canzone sia diventata l'entrata di Bray Wyatt, dell'esibizione live a Wrestlemania XXX e dell'incontro con lo stesso Wyatt:

Su come la canzone sia giunta a Bray Wyatt: "Anni fa, tra il 1999 e il 2000, essendo un artista indipendente, mi è venuto l'idea di portare la mia musica negli show televisivi, tramite l'organizzazione "Taxi" (che gestice library musicali di artisti indipendenti, ndr), con sede a Los Angeles, una volta entrato a far parte della quale, mi sono trovato in una dimensione del tutto nuova per me. Noi cantanti cerchiamo sempre di far ascoltare la nostra musica a quanta più gente possibile e, poiché è molto difficile concludere contratti con le case discografiche più importanti, decisi di provare questa via; perciò, tra il 2005 e il 2007, ho inserito "Broken Out In Love" in una loro library musicale (una vera e propria raccolta di musica indipendente da cui una grande impresa radio-televisiva può attingere canzoni per i propri show, come la WWE, ndr), insieme ad altre canzoni che avevo scritto in quel periodo; immagino che l'organizzazione "Taxi" collaborasse già con la WWE. Qualche anno dopo, Bray Wyatt stava cercando di trovare una canzone da usare come entry music e, dopo aver passato sei ore ad ascoltare canzoni d'ogni tipo, non appena sentì la mia, egli capì immediatamente che sarebbe stata perfetta per il proprio personaggio. Così, l'hanno provata e, poichè funzionava, è stata definitivamente scelta come sua theme song.  Io stesso non l'ho saputo immediatamente; soltanto un paio di mesi dopo, un tizio di nome Steve, appassionato di wrestling, mi ha contattato in rete per chiedermi se, durante uno show, avesse ascoltato una mia canzone e, in effetti, era proprio così."

 

Sull'avere eseguito la canzone dal vivo e Wrestlemania XXX: "Mi hanno chiesto di farlo e ho accettato; ho seguito il percorso di Bray Wyatt negli ultimi due anni e sapevo che egli avesse buone oppurtunità di lottare a Wrestlemania quest'anno. Sapevo altresì che, ogni tanto, è capitato in passato che alcune band musicali si fossero esibite dal vivo durante gli show WWE; perciò, verso Natale, ho contattato un mio amico che lavora in WWE e gli ho detto che sarebbe piaciuto molto anche a me fare una cosa del genere. Così, la federazione si è messa in contatto con me e, un paio di mesi dopo, mi hanno chiesto di suonare a Wrestlemania."

 

Sull'incontro con Bray Wyatt: "L'ho incontrato qualche settimana prima di Wrestlemania, perché Raw ha fatto tappa a Brooklyn, dove vivo, qualche settimana prima del PPV e ci siamo incontrati lì. Si vedeva che ci rispettassimo a vicenda e che entrambi fossimo contenti di incontrarci l'un l'altro; in passato, ci eravamo sentiti via e-mail per incontrarci, ma non ci siamo mai riusciti. E' stato grandioso, abbiamo parlato per tutto il tempo di musica. Lui ha scoperto in quel momento che, di lì a poco, io avrei cantato la sua theme song a Wrestlemania, ed è stato molto gentile con me."

 

Fonte: Lordsofpain.net & ZonaWrestling.net

 

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.