La sfortuna è cieca, altrimenti non si spiega la situazione che si è venuta a creare per il neonato titolo Universal. Fino a domenica notte, quello che mi aspettavo di scrivere oggi aveva come argomento unicamente Finn Bálor: su come fosse uscito dal match di Summerslam, magari dalla reazione ricevuta dal pubblico e dal prossimo match da preparare per Night of Champions.
Prima di parlare di quello che mi piacerebbe vedere a breve per il futuro del titolo, vorrei sinceramente fare i complimenti a Finn Bálor. L’ho sempre stimato dai suoi primi match in NJPW, tifandolo e avendo una certa soddisfazione nel vedere un talento europeo arrivare a competere alla pari con nomi di altissimo profilo. A NXT e a Raw, recentemente, forse per emozione o senso di responsabilità, non aveva avuto ancora modo di esprimersi al meglio. Imbrigliato in uno stile di lotta censurato e inscatolato in promo sinceramente noiosi. Il “cuore” dimostrato a Summerslam, l’avere concluso il match più che discretamente e soprattutto le sincere parole a Raw, mi hanno quasi commosso. Il simbolo di quel titolo che rappresentava non solo una sudata vittoria, ma i sacrifici di una vita, lo hanno immediatamente portato ad essere il top face di Raw ai miei occhi. Questo è il wrestling, una situazione imprevista, un infortunio e due parole dette con gli occhi bassi, ti rendono ciò che uno script scritto, se pure bene, a tavolino mai riuscirebbe ad ottenere. Dispiace sinceramente per questo lungo stop.
Adesso il titolo Universal, deve immediatamente trovare un padrone credibile che possa detenere la cintura per un periodo a medio-lungo termine. Perché un titolo nuovo ha bisogno di storia e di conseguenza un detentore che possa garantire nell’immediato. E vista anche l’emergenza del momento cercare di non stravolgere più di tanto quello che era previsto per il main event.
Questo non è poi così semplice come potrebbe sembrare, perché se Seth Rollins deve essere il punto fermo come heel della situazione, individuare un face credibile e “funzionante” è complicatissimo. Questo è un ragionamento che va oltre a chi vincerà il titolo.
All’improvviso ci troviamo in una situazione al limite dell’assurdo, dei quattro che si contenderanno il titolo Universal lunedì prossimo i due face sono Roman Reigns e Big Cass. Cioè nel ranking di valore per i booker, sono i primi due face a Raw. Se il primo ci può stare, il secondo non ha né le capacità né lo star power per essere almeno credibile.
In più, magari per mia sensazione, con Reigns si stava lentamente andando verso un turn heel, anche per come bookato a Summerslam; ecco, se così fosse stato la situazione attuale ha bruscamente fermato questo tentativo appena accennato.
Ovviamente queste righe sono funzionali esclusivamente a permetterci di fare chiacchiere da bar, adesso può succedere tutto e il contrario di tutto. Dare il titolo a Roman Reigns e amici come prima, dare il titolo a Seth Rollins e andare sulla strada più sicura oppure ripetere l’azzardo come fatto per Finn Bálor e a grande sorpresa e puntare forte su Kevin Owens.
Per pregiudizi su Reigns e per una sfortunata collocazione attualmente tra le file degli heel per Owens (sigh!), a mio avviso Rollins è il cavallo giusto su cui puntare. Regno lungo, solido, magari con un aiutino di Triple H in autunno e potrebbe tranquillamente arrivare alla Rumble e poi vedere l’effetto che fa…

Raramente inizio o chiudo un editoriale con uno spunto dal mondo reale, la giornata in cui scrivo (ieri per chi legge) è quella che ricorderemo per la tragedia del terremoto nel centro Italia e le vittime che ha portato via con sé. Un pezzettino della mia anima diventa scuro per sempre ogni volta che subiamo un dramma del genere. Forza, coraggio e cuore per chi rimane e contribuite come potete, anche se siete lontani fisicamente.