Il brano di oggi è Say It To My Face, realizzato da Downstait e utilizzato come tema di ingresso per Alex Riley.

Versione WWE:

Versione originale:

Rifacimento del 2016:

ChristiaNexus: Il pezzo si apre con uno degli intro più belli che esistano fra quelli delle canzoni usate in WWE (insieme a quello della prima versione di Just Close You Eyes), cui segue una fase strumentale particolarmente energica. Inizia, poi, il brano vero e proprio in cui il protagonista rinfaccia all’avversario di non avere avuto gli attributi, di non essere stato uomo abbastanza e gli intima che, qualora non gli vada qualcosa a genio, farà meglio a dirglielo in faccia, promettendo di fargliela pagare per quello che ha fatto. E’ questo il leit motiv dell’intera canzone che, senza ombra di dubbio, è una delle più belle di tutti i tempi fra quelle sentite in uno show WWE e che, anche al di là del wrestling, mantiene una propria dignità. Ciliegina sulla torta, il pezzo era un ottimo tema di ingresso per quell’Alex Riley che, finalmente ribellatosi al mentore The Miz, sembrava destinato a grandi cose. Ovviamente, sappiamo tutti come è andata ma, almeno, questa storia ci ha lasciato l’ennesimo capolavoro dei Downstait.

Mauro Chosen One: Theme molto attesa da diversi dei nostri utenti e onestamente capisco il motivo. I Downstait anche in questo caso non deludono minimamente visto che è una theme song davvero degna di nota, sia dal punto di vista di un testo molto cattivo e cazzuto, e soprattutto dal punto di vista musicale. Intro che personalmente avrei tenuto anche per la versione usata da Riley anche se probabilmente tagliata per motivi di tempo on screen. Per il Riley post split da Miz, era una theme più che perfetta, purtroppo ciò che ha fatto dopo quel momento non è stato memorabile a differenza della theme. Brano molto bello ed una delle migliori theme dei downstait ai mani basse(ed anche senza mani)

Mauro Chosen One e ChristiaNexus

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.