Partirò da un concetto: Ziggler da face ormai non poteva ottenere qualcosa di più di quello che ha avuto. Se è vero come è vero che i wrestler riescono ad avere un gran successo quando si confondono le linee tra realtà e finzione, Dolph è riuscito a creare la maggior connessione con il pubblico da underdog, proprio perché nel corso della sua carriera si è sempre avvertito una certa dose di diffidenza da parte della dirigenza nei suoi confronti.
Senza andare a ripescare episodi lontani basta pensare all’ultimo feud con The Miz, quando è arrivato a mettere in palio la sua carriera pur di avere un’ultima opportunità titolata. Il feud è stato divertente con l’ex Spirit Squad capace di trascinare le arene grazie anche al suo rappresentare l’uomo solo contro tutto e tutti. D’altra parte è una costante quella di Dolph visto come quello che arriva sempre a un passo dal traguardo per poi fallire, basti pensare ad esempio al feud di non molti mesi fa contro Ambrose che premeva forte su questo tasto.

Ziggler non è riuscito a ripercorrere le orme di Daniel Bryan. Apprezzato dal pubblico più smart ha avuto i suoi bei momenti, ma non ce l’ha fatta a raggiungere i livelli pazzeschi di tifo del GM di Smackdown. Da campione del mondo ha avuto anche sfortuna perdendo qualche treno, ma da anni ormai è utilizzato al massimo come sfidante senza molte velleità di vittoria nei match per i titoli massimi, nella maggior parte dei casi viene invece coinvolto per le cinture minori.

Ormai era in una sorta di limbo, con il pubblico dalla sua ma senza particolari soddisfazioni in termini di carriera. Nelle ultime settimane abbiamo visto finalmente un cambio di carte in tavola. Lo stesso pubblico vedendolo turnare heel ha incominciato a esultare, consci che una svolta fosse attesa come manna dal cielo.

A differenza di tanti turn a caso che abbiamo spesso visto in WWE è apprezzabile che lo stiano gestendo in modo coerente con il personaggio di Dolph. Il fatto di non farcela e di non essere ritenuto all’altezza dei più forti sono suoi tratti caratteristici, per cui è sensato che vedendosi aiutare lo percepisca come un non ritenerlo abbastanza bravo per cavarsela da solo, eda qui è esplosa la rabbia e la voglia di dimostrare quanto vale contro quelli che hanno osato pensare fosse bisognoso di soccorso.

Ziggler ha già interpretato il cattivo, è diventato anche campione mondiale al fianco della perfida Vickie Guerrero, ma in questo caso sta cercando di rappresentare in modo diverso il suo essere heel, portando in scena un character che ritengo non troppo diverso da quello che Dolph è nella vita reale. Non credo che al di fuori degli show vada a spaccare sedie nella schiena ai suoi detrattori, ma anche leggendo le sue interviste si percepisce come sia profondamente insoddisfatto nel non riuscire a diventare un main eventer nonostante siano ormai tanti anni nella compagnia. Sa di essere bravo ma non si capacita di essere al massimo un upper carder, così nel mondo WWE per essere heel gli basta trasformare l’insoddisfazione in rabbia.

Personalmente questa rinfrescata del personaggio la ritengo positiva, mi convince però poco contro chi è stato messo in rivalità dal turn in poi. E’ difficile ipotizzare grandi feud contro gente come Kalisto e Apollo Crews, spero proprio che nei prossimi mesi venga messo contro avversari di un altro stampo.

E voi cosa ne pensate di Ziggler heel? Credete che possa essere una svolta per la sua carriera o preferivate rimanesse face? Lo rivedremo prima o poi con un titolo mondiale alla vita? Fatemi sapere cosa pensate del recente turn di Dolph!

Sergedge – EH4L