Negli scorsi mesi, seguendo in modo assiduo sia la WWE che la UFC, ho avuto modo di scrivere diffusamente dei casi Rousey e Punk, entrambi atleti con un enorme seguito in grado di muovere il proverbiale ago della bilancia, sia in WWE che in UFC: gli eventi recenti mi hanno portato a voler analizzare il terzo caso piu´eclatante in tal senso, The Beast, Brock Lesnar.

 

Sabato scorso, il mondo della UFC è stato vittima di una scossa tellurica piuttosto anomala, sotto forma di gorilla albino in giacca e camicia, con aggiunta di maglia della salute nera bene in vista (una delle tragedie stilistiche peggiori dai tempi di Shawn Michaels). Daniel Cormier (21 Vittorie, 1 Sconfitta, 1 No Contest), il Campione dei pesi Medio Massimi della UFC, conquista il Titolo dei Pesi Massimi mettendo K.O. il WHC piu´vincente di sempre, Stipe Miocic (18 Vittorie,3 Sconfitte) in modo scioccante nel corso del primo round. A fine match, Cormier invita Lesnar (5 vittorie, tre sconfitte, 1 No Contest) all’interno dell’Ottagono, gettando le basi per quella che dovrebbe essere la sua prossima difesa Titolata tra promo stile wrestling e spintoni forzosi.

La cosa ovviamente va vista da due punti di vista, e da spunto a numerose riflessioni circa il Brock Lesnar wrestler, oltre che l’UFC Fighter. Partiamo dal punto di vista meno rilevante, ossia quello sportivo. Per ritrovare l’ultima vittoria di Lesnar dell’Ottagono dobbiamo prendere la macchina del tempo e ritornare 8 anni indietro, al 3 Luglio 2010: all’epoca la Bestia fu capace di sconfiggere Shane Carwin nel secondo round, dopo un prima frazione di match piuttosto difficile. Da li, in 8 anni Lesnar ha combattuto in tre occasioni, perdendo due volte per TKO (con l’attenuante della diverticolite, ma il livello di striking dei suoi avversari era oggettivamente su un altro pianeta) e vanificando la vittoria contro Mark Hunt, venendo squalificato dalla USADA per utilizzo di sostanze proibite. Alla luce di cio´, ad un purista sportivo dovrebbero drizzarsi in capelli al pensiero di un n°1 contender non vincente da 8 anni, che saltella tra ritiri e squalifiche come un agile orso bianco. Tuttavia, come detto, il lato sportivo soprattutto oggi conta meno di zero.

GSP, Ronda Rousey, Conor McGregor: queste solo le tre stelle in grado di poter trainare sostanzialmente da sole un’intera card oltre il confine del milione di acquisti. McGregor ha i giorni contati nell’ottagono, a causa dei problemi con la giustizia e dell’indecente guadagno ottenuto del match contro Mayweather. Ronda Rousey è oramai una wrestler a tutti gli effetti, e non penso possa tornare alle MMA in tempi brevi (e nemmeno in tempi lunghi, invero). GSP, tornato dopo 4 anni di assenza, è nuovamente fuori per infortunio e considerato come ritirato dalla promotion. Indovinate chi è stato capace di trainare 3 delle 7 card piu´vendute di sempre in UFC? Vi do un indizio: e grosso, cattivo, ha dei tatuaggi orrendi ed una maglia della salute nera. In tal senso sarebbe folle, per la UFC, non proporre Lesnar in un un superfight una volta apertasi questa luculliana possibilitá. Perché i critici ci sono e ci saranno, e pur di criticare live e tifare contro compreranno il PPV pensando a quanto sia oltraggioso per lo sport: io me ne fregherei della purezza a sto punto, dall’alto della mia barca di 45 metri nelle Bahamas…non so voi.

Per quanto riguarda le possibilitá di successo di Lesnar…esistono, ma sono piuttosto residuali. Pur dando piu´di 10 kili a Cormier, il punto di forza della Bestia nel quadrato è sempre stato il wrestling: peccato che dall’altro lato dell’ottagono si troverá di fronte un wrestler olimpico, piu´basso e con braccia piu´corte, che pero´mena come un fabbro, sconfitto solo una volta dal lottatore P4P piu´forte di sempre (probabilmente non pulitissimo) e con un’esperienza decisamente superiore quando si parla di tempo nell’ottagono. Dare a Lesnar il 5% di possibilitá di vittoria potrebbe essere generoso, tuttavia quando si parla di pesi massimi, dunque corpi fisici di 130 kg che si muovono ad alta velocitá, tutto puo´succedere. Difficile (molto) ma pur sempre possibile.

La card, con un minimo di supporto, potrebbe essere uno degli eventi piu´acquistati di sempre, e Lesnar ancora una volta uscirebbe come vincitore definitivo, capace di tenere in scacco sia la WWE che la UFC proprio grazie alla necessitá che entrambe hanno di ottenere i suoi servigi in momenti di bisogno. In WWE, in particolare, Lesnar è un caso unico: puo´avere sponsor sui calzoncini. Puo´avere la Cintura partecipando agli show quando piu´gli aggrada. Puo´lanciare sportelli di automobile rischiando di uccidere la gente senza conseguenze. Puo´prendere a gomitate i suoi avversari senza fregarsene delle reazioni dello spogliatoio. Puo´andare in UFC, farsi beccare per doping e tornare in WWE come se niente fosse…per poi ritornare in UFC, andare per il Titolo e pubblicizzare eventi essendo ancora sotto contratto con la WWE. Assolutamente incredibile.

Lesnar è l’unico essere umano capace di tenere in scacco sia Vince McMahon che Dana White, i due promoter di maggior successo della storia dello show intrattenimento. A dispetto dell’enormitá del suo collo e dei suoi deltoidi, la pressione che Brock riesce ad esercitare con il suo tremendo acume e la consapevolezza nei propri mezzi supera quella che potrebbe applicare con qualsiasi muscolo del suo corpo. The Beast è un affarista, è l’epiteto del mercenario perfetto, è un capitano di ventura, è la bottiglietta d’acqua che comprerai a 5 euro quando hai sete allo stadio. Ed io sono pronto a godermi ogni sorso.

Get my money, Brock. And thank you for that!