I LAX sono tornati, viva i LAX! Soprattutto se di fronte ci sono due generazioni di atleti, tra quello che è stato (in TNA) e quello che è (ad Impact) riguardante il wrestling che guarda con forza al mondo latino americano. Quando questa stable tornò in auge, il pubblico reagì in maniera decifrabile a metà, tra il felice e il “ma che ci fanno qui”? Anche perché Santana e Ortiz, per gli indy, erano gli EYFBO e per la massa non erano nessuno. Hanno stupito, hanno dato buone vibrazioni, ma ora arriva il loro secondo grande feud del loro stint.

Konnan aveva una prova. Sapeva che l’attacco era stato orchestrato da King Eddie per prendere il suo posto tra le fila dei LAX. Lo sapeva perché è un veterano di questo business, ha orchestrato anch’egli azioni simili nel passato e nessun altro poteva pensare di fregarlo. A furia di insistere, King ha ceduto: sì è vero, lo ha colpito lui; sì è vero, ha voluto prendere il suo posto alla guida del team; sì è vero, lo disprezza e non vede l’ora di mettere da parte il vecchio per il nuovo, per il futuro di Impact. E guardate al presente: i LAX hanno riconquistato i loro titoli di coppia, riavuto i loro soldi, la loro notorietà. Chi è meglio tra i due? Chi è quello capace di condurre in porto questo team verso il successo?

A dispetto dei risultati, Santana e Ortiz hanno deciso di schierarsi con Konnan. Col passato invece che col presente. Una scelta insolita a cui King, certamente pronto ad ogni evenienza, ha risposto reintroducendo i LAX della prima ora: Homicide ed Hernandez. Ne è nata una baruffa che ha visto vincitori gli originali, con le bandiere latine poste sopra i corpi dei poveri malcapitati, in quello che è solo un piccolo assaggio di un feud che, si presuppone, sarà lungo e abbastanza violento. Giusto per partire è stato ripristinato lo 5150 Street Fight Match per il ppv di domenica, Slammiversary, dove anche le cinture di coppia saranno in palio e la sfida rischia di prendersi davvero tutto l’impianto dell’arena che ospiterà l’evento. Un incontro da vivere e da vedere, che con un minutaggio congruo potrebbe davvero garantire il massimo dello spettacolo.

Rimane però il dubbio, per chi è amante delle cose semplici come me. Credo sia chiara la volontà della compagnia di dare risalto a Santana e Ortiz, ma se davvero si vuole costruire qualcosa per il futuro, al loro fianco ci sarebbe dovuto essere King. Konnan avrebbe dovuto riportare indietro Homicide e Hernandez per scatenare il vecchio e il nuovo, permettendo ai primi di essere odiati e ai secondi osannati. Invece il pubblico si è trovato davanti ad un bivio: dovrei tifare i LAX attuali, ma oddio come andavo pazzo per quelli vecchi.

Così il segmento non ha avuto il risultato sperato, non ha portato i presenti a schierarsi definitivamente per gli uni o per gli altri. Anche perché i “nuovi” non si sono formati abbastanza per essere dei top face e i “originals” sono sì preparati per fare gli heel, ma hanno una esperienza pregressa troppo prestigiosa per non essere face. Ecco perché si rischia di spaccare l’opinione dei fan, costringendolo ad uno sforzo non da poco per far proseguire la storyline nel modo corretto, nella linea decisa dai booker. Insomma, un incrocio singolare di manager e di team. Sarà interessante capire dove ci porterà questa storia.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.