Il secondo show più importante dell’anno, Summerslam, ha contribuito ad aumentare lo spessore dell’attuale doppio campione US e WWE Seth Rollins. Più sanguinolento dell’asta al fantacalcio per gli attaccanti, ecco a voi l’editoriale odierno!

Il regno da Campione di Rollins, almeno sino ad ora, ha avuto luci ed ombre, è inutile negarlo. Innanzitutto la vicinanza all’Authority, se da un lato ha senza ombra di dubbio aiutato Seth a scalare le ideali classifiche del roster WWE, dall’altro ha contribuito, specie all’inizio, a farlo sembrare eccessivamente un’appendice neanche troppo nobile del Triplo, o ancor peggio di Stephanie. Ultimamente, occorre dirlo, tali dinamiche si stanno leggermente smorzando.

Innanzitutto Seth sta acquisendo una padronanza non solo del microfono, ma dell’identità del personaggio rappresentato sullo schermo, che come spesso accade è in parte una naturale prosecuzione della vera personalità dei vari wrestler di successo. Quel mini documentario che la WWE fece uscire sui tre membri dello Shield, in tal senso, è illuminante: parlando del suo periodo passato nel territorio di sviluppo, Seth ribadisce il concetto che per lui, più che per ogni altro, la mancata promozione immediata nel main roster è stata altamente frustrante, visto il livello decisamente più alto posseduto dallo stesso Tyler Black rispetto a tutti gli altri membri del roster WWE, nessuno escluso. Questa arroganza, mista perfettamente ad un talento fuori dal comune ed ad una totale sicurezza nei propri mezzi, sta rendendo pian piano il suo personaggio sempre più credibile, sempre meno artefatto, sempre maggiormente capace di intrattenere non solo sul quadrato (storia vecchia) ma anche per dieci minuti al microfono. Cosa che solo Cena, Miz e CM Punk sono stati capaci di fare come Campioni dell’era recente.

Un altro importantissimo tassello, che pian piano sta rendendo Seth sempre meno “cagnolino” dell’Authority, è l’inizio (molto a fuoco lento, e la cosa mi piace tantissimo) della faida che potrebbe culminare a Wrestlemania che lo vedrebbe coinvolto contro Triple H. Proprio questa settimana a Raw, infatti, Seth ha messo in chiaro una cosa: lui non è da meno rispetto al suo mentore, ed un giorno diventerà meglio di quanto lo stesso non sia mai stato. Ovviamente, tale concetto non è assolutamente stato preso bene da Stephanie, e possiamo solo immaginare quale sarà la reazione a scoppio ritardato dell’assassino celebrale.

Torniamo a Rollins ed al suo character, ad ogni modo. La cosa che sto per scrivere susciterà indignazione, sgomento, istinti di repressione violenta e via discorrendo: a Summerslam Seth Rollins mi ha ricordato, in qualche piccolo dettaglio, Shawn Michaels.

“SACRILEGIO!” “PAGANO!” “STREGONERIA!” ecco, fermate un secondo forconi e torce e continuate nella lettura.

Premesso che i due sono distanti ANNI LUCE sotto mille e più punti di vista, e premesso che a parere del sottoscritto HBK rimane il miglior performer di tutti i tempi (il mio incontro preferito è il primo tra lui e Kurt Angle a WM) qualche similitudine parrebbe esserci. E questa lampadina, non lo nego, mi è stata accesa dal completo bianco indossato da Rollins molto simile a quello indossato da Shawn a WM contro l’Undertaker. Lo Shawn Michaels a cui mi sto riferendo non è quello post 2000, ma quello della seconda metà degli anni ’90: arrogante, divino sul quadrato, esponenzialmente in crescita dal punto di vista microfonico e come character. In tale ottica i due sembrano essere simili, visto anche il punto cronologico preso in considerazione abbastanza coincidente delle loro due carriere .

Proprio per questa versatilità e per la capacità di Rollins di portare quasi chiunque ad avere un match sopra la sufficienza, l’inserimento di Sting come n°1 Contender ha assolutamente senso. Innanzitutto metterei abbastanza celermente a tacere le teorie secondo le quali lo stesso Stinger avrebbe bisogno di qualche vittoria in più per andare per il Titolo: è una leggenda, lo è da decenni e non ha bisogno di dimostrare assolutamente nulla. In secondo luogo, Rollins è uno dei pochissimi per nome, starpower e posizione nella card in grado non solo di poter reggere il confronto con Sting, ma anche di poterlo portare ad un match superiore ai 10 minuti senza far addormentare nessuno.

Detto questo, io la bookerei così: Rollins a NOC vince sporco contro Cena frustrando altamente lo  stesso mentre, nel main event, Cena si vendica interferendo e facendo vincere Sting. Premesso che di li a breve Seth dovrebbe avere la sua rivincita e vincerla, potremmo ritrovarci una situazione dove vincono tutti: Sting potrebbe aggiungere l’ultimo, fondamentale alloro prima dell’inserimento nella WWE HOF, Cena avrebbe la “meglio” senza danneggiare la credibilità di Rollins, lo stesso Seth avrebbe l’attenuante di due match in un’unica serata e potrebbe laurearsi di li a breve 2 times WWE Champion e la WWE avrebbe la zona main event occupata con uno sfidante di transizione “di lusso” senza eccessivi sforzi creativi.

Via alle offese, voi cosa ne pensate?

Danilo