Un cordiale saluto da ChristiaNexus e benvenuti al resoconto di quanto accaduto a Death Before Dishonor, l’ultimo appuntamento in PPV targato Ring Of Honor. Lo scorso anno, l’evento ci regalò quella perla preziosa costituita dal match durato un’ora fra Jay Lethal e Roderick Strong; riuscirà ad essere all’altezza del precedente? Scopriamolo insieme.

Four Corner Survival per decretare il primo sfidante all’ROH World Television Championship: Donovan Dijak VS Lio Rush VS Jay White VS Kamaitachi:

Ottimo match di apertura, con ognuno dei quattro nomi coinvolti che si comporta egregiamente sul quadrato. Kamaitachi conferma quanto di buono ha fatto vedere a Best In The World, dimostrando di avere un’ottima abilità sul quadrato e di non temere qualche sequenza pericolosa. Jay White sembra destinato a fare grandi cose in ROH e, a lungo, ho creduto fosse lui a trionfare. Lio Rush, vincitore dell’ultimo Top Prospect Tournament, non smette di sorprendere e regalare spettacolo ad ogni singolo spettatore ma, a differenza della precedente puntata di ROH TV, questa volta deve arrendersi al sensazionale Donovan Dijak, alto quanto un gigante e agile come un peso leggero, un lottatore che va tenuto d’occhio e che può sicuramente togliersi parecchie soddisfazioni. Sarà lui a sfidare il Campione Mondiale Televisivo nelle prossime settimane.

Vincitore e nuovo primo sfidante all’ROH World Television Championship: Donovan Dijak in 8’10” Voto: 7,5

Single Match: Silas Young VS Katsuyori Shibata

Quando uno dei partecipanti all’incontro è Shibata, sono garantiti colpi durissimi e botte da orbi. Questo match non fa eccezione ed è stato possibile apprezzare un ottimo Young che riesce ad essere all’altezza del collega giapponese il quale, al debutto in ROH, sfoggia quelli che sono i classici del proprio repertorio, quali il turnbuckle dropkick, gli schiaffoni in serie e l’invito a farsi colpire ripetutamente dall’avversario. Il Penalty Kick dell’attuale NEVER Openweight Champion mette la parola fine all’ottima contesa (solo un po’ troppo breve), dopo la quale i due protagonisti, prima di stringersi la mano, si scambiano due bei ceffoni, perché è così che fanno i veri uomini.

Vincitore: Katsuyori Shibata in 9’20” Voto: 6,5

6 Men Tag Team Match: CHAOS (Rocky Romero, Baretta e Toru Yano) VS Bullet Club (Tama Tonga, Tanga Roa o Loa e Yujiro Takahashi):

Altro giro, altro debutto in ROH, anzi due, quelli di Yujiro Takahashi e Toru Yano che, non so voi, ma riesce sempre a farmi divertire ogni volta che sale sul quadrato. Ed è proprio sui tipici sketch di Yano che si incentra l’incontro, dal “Break Break Break” alle sue buffe espressioni di timore quando si trova dinanzi ad un avversario, passando per l’”evirazione” di uno dei paletti del ring, puntualmente privato di un cuscinetto. E’ proprio Yano a regalare la vittoria al CHAOS, con il classico low blow seguito da un cradle pin. Dopo il match, scoppia la rissa fra le due stable ed arriva Adam “Hangman” Page a dare manforte al Bullet Club e, nella fattispecie, ad impiccare Toru Yano. Tuttavia, arriva subito Jay Briscoe ad aiutare l’uomo con cui ha condiviso due terzi del 6 Men NEVER Openweight Championship, ed ha inizio il prossimo match.

Vincitore: CHAOS in 11’17” Voto: 6 (Yano 10)

No Holds Barred Match: Adam “Hangman” Page VS Jay Briscoe

La rivalità fra il boia e il maggiore dei fratelli Briscoe affonda le radici nel periodo in cui Page era ancora parte della Decade, la stable guidata da BJ Whitmer che, nell’estate 2015, aveva preso di mira proprio gli otto volte Campioni di Coppia ROH. Un duro match fra i due, risalente proprio a un anno fa, nel quale Page era in controllo dopo aver preso grossi rischi, venne vinto da Briscoe a causa di un’involontaria distrazione causata da Whitmer e dalle sue manie di protagonismo, motivo che, di lì a qualche mese, spinse Page a mandare a quel paese il proprio mentore.

Adam non ha mai dimenticato quell’incontro e, da un anno a questa parte, non ha desiderato altro che prendersi la propria vendetta sul due volte Campione ROH. Il desiderio di cancellare quella sconfitta si palesa dai rischi che il nuovo membro del Bullet Club si prende nel corso del cruento match, su tutti, la Rite Of Passage (ovvero il kneeling back to belly piledriver) dall’apron su un tavolo posizionato a bordo ring, con tanto di schegge nel ginocchio di Page. E’ proprio questo il momento chiave dell’incontro che mette fuori dai giochi Briscoe il quale si libera dal primo tentativo di schienamento ma nulla puote, in seguito ad un’ultima Rite Of Passage, che consegna ad Adam Page la vittoria più importante della sua carriera, dopo esserci andato vicino con Roderick Strong a Final Battle 2014 e BJ Whitmer al 14th Anniversary.

Vincitore: Adam “Hangman” Page in 17’40” Voto: 8,5

Single match: Kazuchika Okada (invertite l’ordine se preferite) VS Dalton Castle

Contesa tanto dall’esito scontato (non credevate mica che la NJPW mandasse a perdere il proprio campione massimo, vero?) quanto godibile. L’emule di Liberace e Freddie Mercury (almeno per quel che concerne vestiario e theme song) disputa un incontro di alto livello, non sfigurando affatto dinanzi all’IWGP Heavyweight Champion e regalandoci la solita miscela di momenti divertenti (in molti dei quali sono coinvolti gli ormai celeberrimi Boys) e di sequenze spettacolari in ring, spesso legate alla sua sorprendente forza, che gli consente di sollevare a peso morto un lottatore come Okada. Un paio di Bang A Rang sembrano mettere in dubbio il risultato finale, ma ci pensa la Rainmaker del Rainmaker a ristabilire la normalità.

Vincitore: Kazuchika Okada in 13’35” Voto: 8

Single match per l’ROH World Television Championship: Bobby Fish (c) VS Mark Briscoe

La federazione del Gruppo Sinclair è riuscita a costruire in maniera molto interessante quest’incontro, con un Bobby Fish che si proclama il Campione più importante dell’ROH, sottolineando la caratura MONDIALE della cintura che detiene, e un Mark Briscoe chiamato a dimostrare di non essere soltanto il fratellino di Jay Briscoe e di poter vincere anche in competizione singola.

Il match è di ottima fattura e vede entrambi gli atleti tirare fuori il meglio del proprio repertorio ma, ciononostante, è mancato quel tocco in più in grado di rendere l’incontro un classico, disattendendo, in parte, quanto mi aspettavo. La Falcon Arrow di Fish consente a quest’ultimo di mantenere la prestigiosa cintura, in attesa di nuovi sfidanti, nello specifico, nella persona di Donovan Dijak.

Vincitore e ancora ROH World Television Champion: Bobby Fish in 16’04”Voto: 8,5

Three Way Match per l’ROH World Tag Team Championship: The Addiction (Christopher Daniels e Frankie Kazarian) VS Michel Elgin e Hiroshi Tanahashi VS Los Ingobernables de Japon (Tetsuya Naito e EVIL)

Gran bell’incontro, ricco di ottime sequenze dal quale traspare una certa alchimia da ognuna delle tre coppie coinvolte. Elgin e Tanahashi, oramai, sono un team affiatato e si può dire lo stesso di Naito ed EVIL (INDEEED, scusate). Molto probabilmente, una delle due coppie si aggiudicherà la World Tag League a dicembre, andando a sfidare i Campioni di Coppia IWGP dei Pesi Massimi a Wrestle Kingdom (e dubito che siano ancora i Briscoes). Gli Addiction, oramai, sono un pilastro della divisione di coppia e non smettono di regalare ottime prestazioni, dentro e fuori dal ring. E’ proprio l’esperienza dei due che consente loro di mantenere le cinture, con Christopher Daniels che si prende il cambio a tradimento da un ignaro Tanahashi, intrappolato poi nel Jacknife pin con cui l’”Almighty” ha schienato EVIL. Al commento, Matt Taven ci ricorda che, a breve, il suo nuovo Kingdom prenderà piede in ROH, e nulla sarà come prima.

Vincitori e ancora ROH World Tag Team Champions: The Addiction 14’50” Voto: 8

Single match per l’ROH World Championship: Jay Lethal (c) VS Adam Cole (BAYBAY)

Jay Lethal detiene almeno una cintura in ROH da oltre due anni; infatti, era il 4 aprile 2014 quando egli ha schienato Tommaso Ciampa per vincere l’ROH World Television Championship. Da allora, la sua scalata non ha conosciuto alcuna fermata e sono tanti gli scalpi collezionati: ACH, Alberto El Patron, Matt Sydal fino ad arrivare a Jay Briscoe nel giugno 2015 quando, a Best In The World, è diventato il primo lottatore a detenere contemporaneamente il Titolo Televisivo e quello Mondiale. Nuovo titolo e nuove vittime illustri, da Roderick Strong a Michael Elgin, passando per Kyle O’Reilly ed AJ Styles. Se gli ultimi ventiquattro mesi, dunque, sono stati gloriosi (ogni riferimento è puramente casuale) per Jay Lethal, lo stesso non si può dire per Adam Cole. Questi, dopo aver perso il Titolo ROH nell’estate 2014, si è allontanato dal giro che conta ed è finito nella lista degli infortunati, saltando la prima metà del 2015 per la necessaria riabilitazione.

E’ il maggio di quest’anno a dare una nuova svolta alla sua carriera: Cole, infatti, entra a far parte del Bullet Club e, insieme ai neocompagni di stable (vecchi se si fa riferimento agli Young Bucks e al Mount Rushmore in PWG), causa distruzione e caos nella ROH, interferendo nel match titolato fra Lethal e Cabana in Global Wars e in numerose altre occasioni. In particolare, al termine di un duro match fra O’Reilly e Lethal per il titolo, il Bullet Club ha rasato a zero il membro della House Of Truth, il quale ha giurato vendetta.

L’inizio del match si collega proprio a questo episodio, con Cole che tira fuori dai pantaloncini ciò che resta della coda di capelli di Lethal, che va su tutte le furie. Quest’ultimo, si prende una serie di rischi frutto dell’atteggiamento vendicativo, come i sei suicide dive consecutivi, ma è proprio la cieca rabbia del Campione a costargli il titolo, al termine di un match molto combattutoe ricco di colpi di scena. Una Last Shot, una Shining Wizard ed un’altra Last Shot (mossa non dissimile dall’ushi-goroshi di Hirooki Goto ed AJ Styles), consegnano la cintura nelle mani di Adam Cole, il terzo lottatore a diventare due volte ROH World Champion (i primi due sono stati Austin Aries e Jay Briscoe), che conferma il periodo d’oro del Bullet Club, considerando anche la vittoria del G1 Climax da parte del leader Kenny Omega. Tuttavia, non c’è tempo per festeggiare; infatti, giunge sul ring Kyle O’Reilly, il quale connette con una brainbuster, lanciando un messaggio chiaro al nuovo campione, amico/rivale da tanto tempo.

Vincitore e nuovo ROH World Champion: Adam Cole (BAYBAY) 24’10” Voto: 9

Considerazioni generali

Ottimo evento in casa ROH, che vede spiccare due match ben al di sopra della media (quelli vinti da Adam Cole e Adam Page) ma che si mantiene di ottima levatura anche con riferimento agli altri incontri, nessuno dei quali va sotto la sufficienza. Urgono un paio di considerazioni: la prima è che il Bullet Club, con la combinazione G1 Climax-Titolo ROH, è tornato dominante come nel 2015, e non è un caso che Adam Cole e Adam Page abbiano vinto senza alcuna interferenza esterna, sottolineando il periodo d’oro della stable fondata da Prince Devitt tre anni or sono.
La seconda è che mi farà stranezza vedere Jay Lethal senza una cintura; questi ha dato vita a regni e match fenomenali che, sicuramente, resteranno nella storia di questa federazione e non solo.

Chissà che, avendo conquistato tutto il possibile, non vedremo presto Lethal in altri lidi (chi ha detto NXT?).

Per questa volta è tutto, arrivederci da ChristiaNexus.

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.