Parafrasando il capolavoro di Spielberg partiamo con l’editoriale odierno. Reings nuovo Cena. Questo è senz’altro il progetto della WWE e il pubblico sembra aver condiviso il paragone, ma non come vorrebbe la compagnia di Stamford. Roman è entrato in collisione con una parte del pubblico che ormai lo fischia sempre e comunque, al di là delle prestazioni. Merita davvero questo?Il modo in cui è stato imposto soprattutto dalla Royal Rumble 2015 in poi è stato stomachevole, con match spesso dimenticabili e con una caratterizzazione del personaggio via via sempre più irritante. Quasi che pensassero di avere tra le mani un novello The Rock gli sono stati affidati promo imbarazzanti e forzati che non hanno fatto altro che renderlo ancora più antipatico ai suoi detrattori. La ciliegina sulla torta è stata l’aggiunta della catchphrase I’m non a bad guy, I’m not a good guy, I’m the Guy. Ricordo che poco dopo l’introduzione nel canale Youtube della WWE pubblicarono una top ten sulle migliori frasi del wrestling e fu proprio quella di Reigns a essere messa al primo posto, in una mossa a metà tra il trollare e il mostrare il dito medio ai fan.

Credo però che questo quadro inquietante ad un certo punto sia iniziato a migliorare. La qualità dei suoi incontri indubbiamente si è alzata, ma in particolare mi riferisco al cambiamento nella gestione del personaggio dalla sospensione per violazione del Wellness Program in poi. Scivolato indietro nelle gerarchie non solo ha continuato a combattere buoni match come quelli contro AJ Styles, con i fratelli dello Shield o quelli della faida contro Rusev, ma ha anche smesso di avere quella spocchia provocatoria che sfoggiava contro i detrattori. E’ stato saggio ridurre il suo spazio al microfono così come il cambiargli il tono, evitando le battutine imbarazzanti per mettere in scena un personaggio più duro, che non ha bisogno e non vuole arruffianarsi il pubblico.

Fondamentale anche il toglierlo dal giro delle cinture mondiali, così da una parte si è lasciato spazio ad altri, dall’altra si è dato più valore a cinture secondarie come il titolo degli Stati Uniti. Quando si viene imposti per un lungo periodo non può fare che bene passare un po’ di tempo in secondo piano. Se ci toglie dal punto di vista degli hater cercando di essere obiettivi i suoi incontri sono quasi sempre positivi e la scusa che il merito è degli avversari non può reggere sempre.

Il problema è che, come dicevo, Reigns è il nuovo Cena. Intendiamoci, il bostoniano al microfono e sul ring gli è superiore, ma in comune con Roman c’è un’avversione di una buona fetta del pubblico che dubito passerà mai. Cena per anni è stato quello che ha fornito i match migliori, ha pure smesso di essere superman concedendo vari job, ma tanti fan ogni volta che lo vedono partono con i fischi. Questa parte di fan se ne frega che Reigns in un anno sia migliorato in ogni aspetto, non importa che sia stato tolto dal main event, loro continueranno imperterriti con i loro disprezzo.

Io non sono un fan di Reigns, anzi, in certi periodi come nella Road to Wrestlemania 31 l’ho sportivamente odiato parecchio, ma ho gli occhi e mi sembrano evidenti i progressi avuti, così mi dispiace notare che dopo ogni inquadratura partano boati come fosse il più scarso della federazione. Ora è stato reinserito in un match per un titolo mondiale ed è facile immaginare con chi si schiererà l’arena nella sfida contro Owens. Io stesso spero che il regno continui, ma trovo davvero ingenerosa l’avversione totale verso un ragazzo colpevole solo di essere stato messo in una posizione che non era ancora pronto a ricoprire. Credo ci sia poco da fare, gli errori di gestione del passato e il fanatismo dei certi smart (a mio parere definibili più come smark se capite cosa intendo) hanno portato a una situazione antipatica che credo difficilmente cambierà.

Sergedge – EH4L