Sheamus, attuale United States Champion, è stato intervistato dal "Miami Herald" per promuovere la nuova campagna antibullismo della WWE, in collaborazione con il sito "DoSomething.org". Ecco quanto dichiarato dall'irlandese.

 

 

Se sia meglio essere face o heel: "Non mi oppongo, a priori, a nessuno dei due ruoli. Mi piacciono entrambi i lati della barricata. Ora, sono sicuro che, prima o poi, arriverà il momento di turnare nuovamente heel, ma voglio che ciò avvenga per un giusto motivo e nel corso di una storyline adeguata. Per adesso, il mio obiettivo è quello di proseguire nella mia carriera e cercare di disputare i migliori incontri che io possa fare. Voglio continuare a migliorare e lasciar capire agli appassionati chi sia veramente Sheamus. Infatti, in passato, il mio personaggio ha fatto cose che sono lontane dal mio modo di essere; per questo voglio abituare i fan a conoscere il vero Sheamus. Certo, posso sempre farmi due risate, farmi due risate e divertirmi un po'; ma quando suona la campanella e inizia un match non posso che essere serio e concentrato."

 

Sul ridare prestigio allo United States Championship: "Quando vinsi questo titolo per la prima volta, nel 2011, era sicuramente avvolto da un'aura di maggior prestigio, ma non mi importa; affronterò nuovamente Cesaro o chiunque altro voglia sfidarmi per questo titolo, che ho intenzione di difendere ancora in numerose occasioni. Era questo l'obiettivo quando ho vinto la cintura: riportala là dove è stata per decenni. A tal proposito, la cosa particolare di quest'ultimo NIght Of Champions è stata proprio vedere gli scatti dei campioni del passato con le cinture alla propria vita prima di ogni incontro e, per quanto mi riguarda, vedere di essere stato preceduto da leggende del calibro di Harley Race e RIckie Stemboat è stato qualcosa che mi ha caricato e gasato oltremisura."

Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.