Intervistata di recente insieme al marito Triple H, Stephanie McMahon ha parlato del cambiamento, probabilmente epocale, che c’è stato negli ultimi anni nel ruolo del wrestling femminile in WWE.

La figlia di Vince McMahon ha spiegato: “Le chiamavamo Divas, come le dive del soul, Arheta Franklin, Withney Houston, era un nome con delle connotazioni completamente positive. Da questo viene anche il nome del nostro reality Total Divas”. Stephanie ha in questo modo cercato di giustificare una situazione precedente che a suo modo cercava di valorizzare le donne.

Essendo ospite del Fortune’s Brainstorm Tech di Aspen, Colorado, Stephanie ha spiegato come il cambiamento sia arrivato, ancora una volta, grazie ai social: “C’è stato questo hashtag, #GiveDivaAChance. I nostri fan ci hanno tartassati, ci chiedevano match più lunghi, personaggi maggiormente sviluppati, storie più profonde per le nostre donne. Il messaggio è stato così forte che i dirigenti hanno risposto ‘Vi abbiamo sentiti, continuate a guardare e vedrete’. Da quel momento abbiamo fatto un completo rebrand della divisione femminile, che adesso si chiama appunto women’s division. Abbiamo presentato il tutto al nostro Superbowl, che è WrestleMania, dove una hall of famer Lita ha svelato la nuova cintura che non aveva più il design di una farfalla ma qualcosa di più simile alla cintura del campione maschile, che rappresenta il massimo a cui si può ambire. Abbiamo inoltre annunciato che le nostre donne si chiameranno superstar proprio come gli uomini. Da quel momento le donne hanno regolarmente preso parte al main event anche dei pay per view, dei nostri contenuti televisivi e sono diventati parte fondamentale dei nostri programmi”.

Triple H, che era intervenuto insieme alla moglie, ha inoltre svelato che i segmenti femminili sono regolarmente i più visti degli show settimanali. Non male per quelle che un tempo erano considerate le vallette dei colleghi uomini e che potevano aspirare al massimo a match di 3 minuti anche negli eventi più importanti.