Ho detto che non si fanno rivedere, che fanno scelte azzardate e insensate, che non sfruttano al meglio i loro atleti in ottica storyline. Tutto è riciclato (male) da altre promotion e i nuvoloni dello scorso ottobre sono tornati prepotentemente su Nashville.

Proviamo un riassunto di quanto visto venerdì:

– La fazione di MVP si chiama Beatdown Clan, per gli amici BDC. Un po' come a dire che il Bullet Club ce l'abbiamo pure noi, e nei prossimi mesi ci metteremo dentro a random tutti gli atleti a cui non sappiamo dare un programma da seguire. Da notare: Eric Young agisce per sé perché "Roode mi ha trattato male dopo aver perso il titolo". WHAT? Are you kidding me?? Mettetela su ogni ambito, che gli ha ciulato la moglie o che vuole il titolo, ma non per questo motivo….

– Samoa Joe batte per sottomissione Kurt Angle. Per quanto possa essere una decisione necessaria, stanno rovinando a mano a mano la reputazione dell'eroe olimpico. Non è questo il modo di trattare una superstar.

– Ci sono anche le cose buone: Hardys vs Wolves. Peccato però che un match da ppv o da main event venga posto a metà di una puntata qualunque.

– Quando un incontro non mette nulla in palio, Eric Young vince. E vince come Lashley una settimana prima non è riuscito a fare: senza interferenze e con un piledriver su una sedia. Bravo Eric, peccato che anche questo dovesse essere un match da main event ed invece…

– Brooke schiaffeggia Robbie. E' la fine on screen della loro relazione (già terminata nella vita reale). Personalmente non capisco perché le Beautiful People debbano attaccare la Kong sapendo di essere meno forti. Avrebbero dovuto essere la Kong ad attaccarle e aspettare l'arrivo della Havok.

– Low-Ki!!! Low-Ki vince!! Low-Ki vince!! Però aspetta: Low-Ki ha perso il titolo settimana scorsa, poi l'ha rivinto e poi quando lo riperderà? La morte di talune categorie sono queste scelte. E sinceramente, chi ha gioito per questo ennesimo cambio? Peraltro con l'aiuto di Kenny King che, in ottica di peso e altezza, dovrebbe essere un avversario di Ki.

– E poi Lashley fece il turn face. Scontato perché quando ne giri due (Samoa Joe, Eric Young) qualcuno lo dovrai pur mettere a coprire il buco. Perciò proviamo Bobby da fare. Non Roode, ovviamente. Non Roode che è un pezzo di storia ed è una sorta di original ma Lashley che sarà sempre ricordato come un prodotto della WWE che ha fatto il salto e va a prendersi onori e oneri dall'altra parte. Non senza merito, sia chiaro. A differenza di molti, ho sempre sostenuto che Lashley valesse pur avendo un carisma da talpa. Però per una compagnia che vuole essere l'alternativa, questa non è la scelta giusta al momento giusto.

Alla prossima puntata di Impact, per trovare i difetti di una promotion che non evolve. Con questo team booking poi, non vinceranno mai.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.