Da Milano a Toronto. La favola di Santino Marella, lo showman del wrestling.

Non è roba di tutti i giorni annunciare un ritiro durante un house show eppure il 6 Luglio come un fulmine a ciel sereno è arrivata la triste notizia. Con molta probabilità all'interno dell'ambiente la decisione di Santino Marella era da tempo nell'aria mentre per noi fan un evento del tutto inatteso che ci la lasciato a bocca aperta. L'assenza dalle scene poteva far presagire ad un infortunio come tanti per poi recuperare e rientrare in grande spolvero ma in questa occasione lo stop prolungato in infermeria nascondeva uno sgradevole epilogo. L'ennesima ricaduta sul collo ha portato a delle riflessioni e come accaduto per altri lottatori, era giunto il momento di dire "basta" guardando il futuro sotto un altra lente per continuare a lavorare nel mondo wrestling non più come wrestler ma bensì in un altra veste.
La WWE ha gentilmente concesso a Santino di dare l'addio nel suo paese nativo come è giusto che sia ma non posso fare a meno di annotare come il nostro portacolori avrebbe meritato un uscita di scena costruita ad hoc come pochi giorni fa è stato fatto per Vickie Guerrero. Di fatti, così come la signora Latino Heat, Marella può contare su un lungo corso nella World Wrestling Entertainment nei quali ha raggiunto un certo livello di spessore e notorietà tanto da entrare nella storia. Un ultimo saluto, un ultimo sketch, un ultima comparsa televisiva per consentirgli di congedarsi al grande pubblico era più che mai un atto dovuto ma aihmè ciò non si è verificato.

La carriera di Santino Marella può essere inquadrata come un lunga avventura costellata da grandi exploit e di numerosi episodi comici grazie a quel dono da artista in grado di riuscire a strapparci un sorriso a trentadue denti!. Uno showman inarrestabile capace di condurre gag di ogni tipo emergendo a prima stella grazie alla dote principale che da sempre lo ha contraddistinto. Unico nel suo stile, sempre con il sorriso sulle labbra e pronto a far divertire grandi e piccini. A tratti irresistibile mettendo in scena episodi inimmaginabili. Un viso dalle mille sfaccettature portando sul ring una sorta di Jim Carrey del wrestling. Un character di successo che nello stesso tempo ha però trovato dei detrattori specie nel nostro paese in quanto il personaggio interpretato da Santino veniva visto anche sotto una prospettiva negativa, ovvero quella del burattino, del pupazzo italiano buono, goffo e fessachiotto. Più volte nel corso della sua carriera ci si è imbattuti in commenti di cattivo gusto ma al contrario delle varie maldicenze, Santino Marella si è imposto e affermato come una superstar di successo al contrario di tanti altri wrestler, aspiranti top star, che sono diventati solo dei numeri all'interno di una distinta categoria.
Giustamente tutti vogliono diventare un signor qualcuno ma spesso e volentieri terminano nel diventare un signor qualunque finendo per perdere la retta via. The Milan Miracle si è visto invece cucire addosso una gimmick all'apparenza semplice e scontata ma effettivamente concreta e funzionale. Nella OVW, allora territorio di sviluppo della WWE, Santino si mise in luce per le sue doti da shootfighter russo, abile nelle sottomissioni e devastante in quanto ai colpi inferti ai propri avversari ma nonostante ciò l'idea in quella giornata di Milano di presentarlo al pubblico come un ragazzo comune che realizza un sogno conquistando il titolo intercontinentale in un match improvvisato, si rivelò un azzardo…che ha poi ripagato. Infatti il suo essere a mo di clown non gli ha di certo impedito di realizzarsi anche come wrestler così come raccontano i due regni da IC Champion e quello da US Champion. Ogni qual volta saliva sul ring non c'era alcun spazio per la noia e per incontri di basso livello. Non importa il come, Santino catturava l'attenzione. Indimenticabile e storica la quasi vittoria della Royal Rumble nel 2011 dove fu eliminato per ultimo da Alberto Del Rio così come la quasi vittoria del World Heavyweight Title nel ppv Elimination Chamber 2012 dove dopo aver eliminato ben due lottatori ha sfiorato il pin vincete su un Daniel Bryan in versione heel. Due grandi exploit.
Persona eccellente anche nel duettare con il tag team partner. La coppia con Vladimir Kozlov stile Stalio & Olio.

A premiarlo maggiormente è stato il Santino in versione latin lover con le relazioni di coppia più improbabili, tra cui quella con Beth Phoenix con momenti davvero esilaranti e con la Glamazon come colei che indossava i pantaloni. Il team Glamarella è giunto in WWE portando una ventata d'aria di novità. Così come lo ero Spank, il nostro tenero rubacuori aveva un suo perché, l'uomo giusto per delle precise situazioni. Con il passare degli anni la fama dello stallone italiano è proseguita creando un vero e proprio mito.
Il passaggio dai bicipiti Pasquale e Francesco alla sorella che ha vinto il titolo di Miss Wrestlemania è stato un ulteriore episodio bizzarro che per quanto possa essere stato bislacco ha arricchito il suo curriculum.

Si sentirà la mancanza di Santino Marella? Io voto per il si. In un modo o nell'altro è entrato nei nostri cuori e sapere di non poter più disporre nel proprio mazzo della carta jolly sarà diverso. Il suo cobra è entrato negli annali susseguendo a Mr.Socko. Una finisher move e ben altro. Nella speranza che rimanga comunque con un ruolo attivo per poterlo ancora ammirare in occasioni speciali, non posso che sottolineare come nello show di Bologna del 2013 sia stato molto socievole, sorridente e ben disposto per foto e autografi scambiando quattro chiacchiere in italiano.

Dopo gli attestati di stima di Beth Phoenix e Mick Foley, non resto altro che concludere in stile twitter. #ThankYouSantino

La mia più grande passione? Il wrestling! Nata negli anni 90 con la voce di Dan Peterson e le immagini trasmesse in tv dalla emittente Tele+2! Ho avuto la fortuna di assistere Live a show delle federazioni italiane/europee e show della WWE nel nostro paese in più occasioni. Blogger ed editorialista, ho intervistato alcune superstar (passato e presente) ma ciò che mi piace sottolineare è identificarmi, prima di tutto, come FAN