Anche Brock Lesnar è stato un Rookie. Era l'inizio del nuovo millennio. Un periodo importante per la WWE. 

Un periodo nel quale tante cose si sommavano e tanti problemi comparivano all'orizzonte. Uno di questi problemi, probabilmente il più piccolo, ma anche il più stupido, si verificò in un aereo. In quello che passerà alla storia come l' "aereo che veniva dall'inferno".

Era il 5 Maggio del 2002. La World Wrestling Federation stava tornando negli Stati Uniti dopo essere decollata da Londra, città inglese  nella quale aveva appena finito un importante Tour chiamato Insurraction. Insurraction oltre ad essere un Tour europeo ripetuto per  qualche anno dalla compagnia di Stamford, era anche un PPV della stessa. Il PPV in questione però aveva una particolarità, era soltanto per il pubblico britannico.

Quell'anno, il 2002, il roster WWF era parecchio rimpolpato dagli arrivi degli ex WCW e ECW e quello appena messo in scena a Londra, precisamente alla Wembley  Arena, segnava un inizio ed una fine: fu infatti, l'ultimo PPV sotto le effige della WWF, che di li a poco sarebbe diventata WWE proprio per una sentenza inglese dopo una causa con la World Wildlife Found, e fu il primo mono brand, il roster che prese parte al Tour era quello di Raw.

In questo caos di coincidenze ed in questa nuvola di novità, l'aereo entrò improvvisamente in una turbolenza. Al contrario di quello che succede di soliti però, le turbolenze non erano provocate da qualcosa che succedeva all'esterno, da una tempesta o da un fortissimo vento, bensì da ciò che succedeva dentro. Un tornado, del grado massimo della scala: un F-5.

Ma andiamo con ordine.

La prima turbolenza, dopo che fiumi di alcol erano stati bevuti dagli illustri passeggeri, arrivò quando Dustin Runnels, che tutti conoscerete meglio come Goldust, si alzò e cominciò a cantare una serenata piuttosto sarcastica alla sua ex moglie. L'ex Marlena, ormai conosciuta col suo vero nome Terri, era piuttosto infastidita, tanto da costringere Jim Ross, all'epoca vice presidente della WWF per quanto riguarda i rapporti con i talenti, a redarguire severamente Runnels, ordinandogli di smettere di cantare, anche perché quelle urla stavano dando molto fastidio, oltre che a Terri, a tutto l'aereo, che oltre che essere pieno di lottatori, era pieno di passeggeri normali e famiglie con bambini.

Questo primo episodio però non calmò gli animi, dato che l'alcol continuava a riempire i bicchieri, ed i Wrestler continuavano a svuotare gli stessi. Anche Michael Hayes, oggi dirigente di alto rango ed allora Booker dello Show rosso, colpì Bradshow con un pugno. Entrambi erano alquanto ubriachi e la cosa non ebbe ripercussioni per quanto riguarda il loro rapporto, ma costò a Michael Hayes una buona parte della sua chioma. A quanto pare, a compiere il taglio nel bel mezzo del sonno dell'ex Freebird, fu Sean Waltman, che paradossalmente andò in difesa di Bradshow, che invece nel PPV aveva affrontato e sconfitto. Coincidenze della vita da lottatore.      

La cosa che più fece scalpore in quel volo però, fu una vera e propria battaglia di Wrestling amatoriale. Su quell'aereo infatti, c'era uno dei caratteri più orgogliosi e consapevoli della propria bravura della storia della WWE: Curt Hennig, Mr Perfect. Hennig, all'epoca era un lottatore in decadenza che vinceva negli Show secondari o perdeva in quelli primari, oltre che combattere qualche Dark Match, come per esempio avvenuto il giorno prima ad Insurraction vincendo contro Goldust. Brock Lesnar invece, era un Rookie che, dopo aver perso un match di coppia dagli Hardy Boys, in coppia con Shawn Stasiak, si apprestava a compiere il grande salto, vincere il King of the Ring e successivamente il titolo WWE. Perfect, per confermare che il suo non era soltanto un soprannome, ebbe la brillante idea di sfidare Brock Lesnar in un match di Wrestling amatoriale. Non calcolò però, che stava parlando con uno dei migliori lottatori amatoriali del Minnesota e degli interi Stati Uniti d'America.

Dopo una provocazione, nella quale accusò Lesnar di non essere un buon lottatore NCAA, seguirono delle prese in giro. Lesnar inizialmente rifiutò, poi, qualcuno al suo fianco gli disse che sarebbe stato meglio accettare in modo da non attirarsi l'Heat del Backstage, visto che tutto, inizialmente, venne preso come un gioco.

Lesnar alla fine accettò. Si alzò ed i due andarono in una zona dell'aereo abbastanza libera per un duello al tappeto: passarono pochi secondi e Mr Perfect aveva le spalle a terra. Una volta, due volte. Purtroppo per lui, il buon Hennig, si trovò davanti un uomo veramente bravo, veramente forte e veramente abile. Non riuscì a restituirgli il favore e si innervosì. Fu un susseguirsi di manovre sempre più Stiff e più pesanti fino a che non dovettero intervenire Triple H e Dave Finley a dividere i due, con Paul Heyman che si prese in consegna la bestia, calmandola e dicendogli che non era il caso di lasciarsi sfuggire la situazione di mano.

Dopo questa contesa aerea, il volo continuò a sussultare, ma fortunatamente senza conseguenze troppo gravi. Si arrivò in America e diversi provvedimenti, dopo un post sul sito ufficiale da parte di Jim Ross, furono presi. Fu licenziato di li a poco Curt Hennig Mr Perfect per le sue azioni provocatorie e per l'aver trasformato un gioco in una vera e propria rissa, in un luogo dove anche persone normali e completamente estranee potevano andarci di mezzo. Per lo stesso motivo, anche se chiaramente le potenziali conseguenze sarebbero state molto meno gravi, fu licenziato Dustin Runnels, aka Goldust. E fu licenziato, nonostante non c'entrasse nulla perché per tutto il viaggio dormì abbattuto dai suoi pensieri e dai suoi demoni, Scott Hall, dopo un comunicato con il quale la WWE precisava che la rottura fra le parte non aveva niente a che fare con gli incidenti del volo.

Quel giorno Curt Hennig, che oggi può solo guardarci dall'alto dei cieli, capì che il tempo passa, e la grandezza e la forza che si prova nella gioventù, sfiorisce, e bisognerebbe capire che il cervello deve funzionare più dei muscoli, altrimenti si finisce male. Brock Lesnar invece, capì che il Professional Wrestling è un mondo di squali, e se da una parte c'è uno che vuole mettere a nudo le tue vergogne, dall'altra ce n'è un altro che con quelle vergogne che tieni nascoste potrebbe giocare. Meno male che anche all'epoca, al suo fianco, il buon Brock, aveva un signore che ancora oggi non si stacca da lui, aiutandolo ed accompagnandolo lungo la via. Si guadagnò il rispetto, di li a poco lo avrebbe riperso è vero, ma questa è un'altra storia. Quel giorno tutti capirono che chi si mette davanti a Brock, che sia al tappeto, in un quadrato o in un ottagono, non ha mai vita facile.    

Direttore di Zona Wrestling. Appassionato di vecchia data, una vita a rincorrere il Pro Wrestling, dal lontano 1990. Studioso della disciplina e della sua storia. Scrive su Zona Wrestling dal 2009, con articoli di ogni genere, storia, Preview, Review, Radio Show, attualità e all'occasione Report e News, dei quali ha fatto incetta nei primi anni su queste pagine. Segue da molti anni Major ed Indy americane e non.