Non mi piace molto, anzi non l’ho mai fatto, scrivere su un avvenimento che è successo nel breve periodo, soprattutto perché raramente rimango colpito in positivo come nel caso della vittoria del titolo Universal di Kevin Owens: perché in questa scelta si è percorsa una via che è allo stesso tempo coraggiosa, vincente e solida.
Non era facile metabolizzare l’uscita di scena di Balor, anche per la rapidità in cui è successa, soprattutto per l’urgenza di affidare il titolo che non poteva rimanere vacante a lungo. Mi aspettavo Seth Rollins o, con paura, il recupero di Roman Reigns come campione e invece, rimango stupito, piacevolmente.
Kevin Owens campione è una scelta forte, coraggiosa dicevo, perché è campione per la prima volta, ma è anche uno dei frutti migliori “prodotti” da NXT degli ultimi anni e incoronarlo campione vuol dire valorizzare lo show giallo senza sconti. Un bel segnale che viene dato all’interno della compagnia, che premia chi garantisce professionalità, dentro e fuori dal ring.
Ho apprezzato, dicevo, non solo la scelta di Owens ma la scelta di booking effettuata per arrivare a questo risultato. Triple H ha bisogno ogni volta di un rientro netto, per farlo immediatamente percepire come face o heel; anche in questo caso il dopppio turn, per così dire, è stato necessario e decisivo. E cosa non da poco si sono messi in ordine di importanza in pochi secondi, Reigns, Rollins e Owens e piazzato nettamente Triple H nel ruolo che aveva lasciato a Wrestlemania.
Dando campo al passaggio di consegne con Mick Foley, che non sarebbe organico alla Authority e gettando le basi per un turn face per Seth Rollins. Cosicché da avere virtualmente sistemato Raw per i prossimi mesi.
Seth Rollins che da face, dopo questo decisivo stint da top heel, potrebbe toccare l’apice della sua carriera; ha molti dei requisiti che hanno fatto la fortuna di molti illustri campioni del passato, tra cui uno stile di lotta che da heel adesso è necessariamente mozzato per essere credibile e da face potrebbe esplodere in maniera importante.
Non nascondo una certa impazienza nel vederlo immediatamente come face, tradito dal suo mentore Triple H, lanciato verso una faida con il campione. Lo stesso campione, Kevin Owens, che ha la forza per iniziare una storia con questa cintura e ha la fiducia della compagnia, che ha sacrificato una potenziale storyline di successo assieme a Chris Jericho, piuttosto che perdere l’occasione di renderlo immediatamente main eventer. Sappiamo benissimo che non si tratterà di un campione che poi si affloscerà dopo pochi mesi, c’era l’occasione di creare una star, è stata colta e non si poteva fare meglio di così. Si possono ipotizzare scenari importanti a questo punto e immaginare incroci di altissimo livello e l’affiancamento di Triple H andrà a limare la percezione di chi, almeno inizialmente, rimarrà stupito di vedere Owens con la cintura. Una volta tanto, mi sento soddisfatto e vedere Dean Ambrose, AJ Styles, Seth Rollins e Kevin Owens come top name della WWE, è quasi emozionante.