Terza e ultima parte della “trilogia” di articoli dedicati al G1 Climax, che vedrà domani la finale dell’edizione annuale. Ci eravamo lasciati con il torneo svoltosi nel 2011 e vinto da Shinsuke Nakamura, lottatore amatissimo e oggi conosciuto anche oltre oceano grazie alla sua militanza nella World Wrestling Entertainment. Partiamo subito quindi, da quel 2012 che ha segnato l’inizio dell’era del Tokyo Dome e di Wrestle Kingdom.

 

Il 2012, come accennato, è un anno molto particolare. Il G1 Climax ha sempre assicurato una Title Shot all’IGWP Heavyweight Title, ma da questo anno, il vincitore si assicura un contratto, contenuto in una valigetta, da sfruttare in quello che è lo Show più importante della compagnia nipponica, il 4 gennaio al Tokyo Dome: Wrestle Kingdom. Questa valigetta sarà successivamente difesa contro i lottatori che hanno avuto la meglio sul possessore durante il G1 Climax. Fino ad oggi mai la valigetta è passata di mano dopo essere stata vinta. Il torneo confronto al 2011 scende di due partecipanti, infatti sono diciotto, ma per il resto la formula non cambia. Ad affrontarsi in finale sono Karl Anderson, primo straniero ad arrivare a una finale dai tempi di Rick Rude, e Kazuchika Okada, punta di diamante della compagnia. A vincere è il nipponico che, oltre alla vittoria, vanta anche altri due importanti riconoscimenti: è infatti uno dei due Wrestler ad aver vinto il torneo al primo tentativo, l’altro fu Hirooki Goto (terzo se contiamo la vittoria di Hulk Hogan, che si vinse al debutto, ma nell’incarnazione del torneo chiamata International Wrestling Grand Prix), ma soprattutto è il più giovane lottatore ad aver mai vinto l’importante trofeo, 24 anni, superando il Record che apparteneva al giovane ventisettenne Masahiro Chono. Kazuchika Oakada non riuscirà a vincere il titolo al Tokyo Dome il 4 gennaio del 2013, quando perderà contro Hiroshi Tanahashi.

L’anno successivo, nel 2013, il torneo torna a 20 partecipanti e ha luogo come ormai consuetudine, durante la prima metà di agosto. In finale ci finiscono Tetsuya Naito e Hiroshi Tanahashi, con il primo che avrà la meglio. A Wrestle Kingdom 8, il 4 gennaio del 2014, Naito perderà contro il campione Kazuchika Okada in quello che non fu il Main Event, che vide invece la sfida per il titolo intercontinentale IWGP, nella quale Hiroshi Tanahashi strappò la corona a Shinsuke Nakamura.

Il G1 Climax del 2014 è il più lungo fino a quel momento. Ha inizio il 21 luglio e finisce il 10 agosto ed è ancora oggi il torneo con il numero più alto di partecipanti, 22. I vincitori dei gruppi sono Shinsuke Nakamura e Kazuchika Okada. Okada vincerà ancora una volta e il 4 gennaio del 2015 al Tokyo Dome, perderà ancora una volta contro Hiroshi Tanahashi, dando vita a quella che in Storyline era una vera e propria maledizione. Il Main Event di Wrestle Kingdom 9 rappresenta la terza sfida persa su tre per i vincitori del G1 Climax e della valigetta.

Il torneo del 2015 torna a 20 partecipanti, ma si allunga il periodo nel quale viene proposto. Stavolta si parte il 20 luglio e si finisce il sedici agosto. Hiroshi Tanahashi sconfigge in finale Shinsuke Nakamura. Tanahashi vola a Wrestle Kingdom 10, come sempre al Tokyo Dome il 4 gennaio del 2016, e ancora una volta il vincitore del G1 Climax non riesce a incassare la sua Title Shot, mentre è un giorno dolce per Kazuchika Okada che finalmente, al terzo tentativo, riesce ad avere la meglio sul collega rivale che, senza ombra di dubbio, gli passa qui un importante testimone.

Nel 2016 il G1 Climax torna a sorridere allo straniero. Dopo le vittorie di André The Giant, Hulk Hogan e Riki Choshu, tocca a Kenny Omega. Il lottatore nippo-canadese riesce ad avere la meglio in finale contro Hirooki Goto. Kenny Omega sfrutterà la sua Title Shot a Wrestle Kingdom 11 senza riuscire a rompere la tradizione, perché ancora una volta il vincitore della valigetta non riesce a vincere il titolo al Tokyo Dome. Perse contro Kazuchika Okada.

Il 2017, ovvero l’ultimo anno che possiamo analizzare, visto che il vincitore dell’attuale torneo lo conosceremo soltanto domani, porta sul tetto dei rispettivi blocchi Testuya Naito e ancora una volta Kenny Omega. Stavolta però per il lottatore di origini canadesi non c’è niente da fare e Naito stacca il suo biglietto per il Main Event di Wrestle Kingdom 12, che, neanche a dirlo, non lo vedrà sconfiggere il campione Kazuchika Okada e laurearsi IWGP Heavyweight Champion.

Finisce qui la storia passata del G1 Climax, ma continuerà ancora a lungo. La storia di questo torneo è la storia del Wrestling, la storia del Puroresu e conoscerlo è importante per i fan di tutto il mondo, anche per quelli poco interessati, perché come avete visto nel corso di questi tre articoli, non solo lottatori giapponesi sono diventati grandi qui, ma anche nomi più comuni, conosciuti, che prima ancora di finire sulle tavole degli Stati Uniti, si facevano le ossa e diventavano Wrestler veri nella fantastica terra del sol levante.

 

 

 

 

Direttore di Zona Wrestling. Appassionato di vecchia data, una vita a rincorrere il Pro Wrestling, dal lontano 1990. Studioso della disciplina e della sua storia. Scrive su Zona Wrestling dal 2009, con articoli di ogni genere, storia, Preview, Review, Radio Show, attualità e all'occasione Report e News, dei quali ha fatto incetta nei primi anni su queste pagine. Segue da molti anni Major ed Indy americane e non.