Samoa Joe è giunto finalmente in WWE. Dopo esser stato scartato circa dieci anni fa perché "troppo grasso e fuori forma", oggi quel fisico risulta pienamente inserito nel contesto venutosi a creare nella federazione negli ultimi 4 anni. Il suo debutto a NXT è stato una standing ovation meritata che Triple H avrà accolto con un sorriso sornione di chi ha capito tutto dalla vita.

La presenza di Joe è un toccasana in un momento non felice per NXT. Purtroppo la presenza di Owens serve per monopolizzare l'attenzione dello show e distogliere lo sguardo dalle difficoltà che il roster sta incontrando. Il post Neville e Lucha Dragons è povero di contenuti: tanti atleti bravi utilizzati alla chetichella e con una spinta solo discretamente qualitativa. La nota ultra-positiva è la gestione della divas division: il miglior match di Unstoppable è quello valevole per il titolo femminile, e quanto visto è solo uno di una lunga serie di incontri positivi. La cura Sara del Rey è efficace, decisa e sta creando una nuova era del wrestling femminile in WWE, sebbene nel main roster siano poche le tracce di questi miglioramenti.

Mancano contendenti interessanti che possano vincere o perdere senza problemi. Itami e Balòr sono stati trattati con rispetto, ma questo non li ha inalzati a tal punto dal diventare un serio pericolo per un Owens che vada spedito per la sua strada senza aspettare nessuno. Il debutto nel main roster poi ha segnato come Kevin possa stare ovunque senza stonare: metterlo contro Cena poi ha puntato i riflettori dei fan solo WWE (che guardano sempre Raw, qualche volta Smackdown, raramente NXT) sul fatto che il titolo dello show dei rookie sia detenuto da uno che ha tutte le carte in regola per sfondare ed è essere il prossimo Bryan, pur dal versante opposto. Però non ha avversari: stiamo ancora aspettando quel Baron Corbin che doveva asfaltare il roster di NXT ed invece nel team booking sono ancora lì a cercare di raccattare da qualche parte un briciolo di interesse per questo ragazzo. E sul lato tag team Blake e Murphy continuano ad essere anonimi perché meno tratteggiati, Amore e Cassidy sarebbero i campioni giusti ma manca un vero interesse per la categoria e il ritorno dei Vaudevillans non risolverà le cose.

Allora benvenuto Samoa Joe, che assieme a Owens monopolizzerà lo show. Magari si prenderà qualche match con Balòr e poi via verso il main roster. Però intanto avrà il main event, avrà le sfide, sarà parte di Elimination Chamber (guarda caso Owens sarà contro il suo amico Cena). Il pubblico ha già iniziato a urlare il coro "Joe is gonna kill you", diventerà il prossimo refrain delle arene di mezzo mondo.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.