Siamo nel 2016, un anno che per il Professional Wrestling sta diventando molto importante. Fra poche settimane infatti, la World Wrestling Entertainment, compagnia dominante nel Business, apporterà al proprio Roster una sensibile modifica: la Brand Extansion. La seconda Brand Extansion. Una divisione dei Roster per la quale si sta parlando in ogni angolo di internet. Tutti nel web giocano a bookare quella che probabilmente sarà la Storyline che avrà strascichi per tutto l’anno e porterà al nascere di nuove dinamiche. Tutti sappiamo però, guardandoci indietro, che qualche conclusione un po’ più realistica ed un po’ meno fantasiosa, potremmo trarla, avvicinandoci a ciò che effettivamente sarà.

Era il 2002 quando l’allora World Wrestling Federation decise di apportare una modifica epocale al suo organico, dividendolo in due parti, Raw e Smackdown, e dare una vera e propria scossa al Business, con un ultimo colpo di coda che scriveva definitivamente la parola fine alla guerra con la WCW ed alla pesca mascherata da partnership con la ECW. La Storyline era abbastanza semplice e lineare: alla fine dell’Invasion, Storyline dal potenziale incredibile mai davvero sfruttato a pieno, Shane McMahon e sua sorella Stephanie vendono a Ric Flair il 50% della compagnia della WWF. Linda McMahon, CEO della compagnia davanti e dietro agli schermi, decise di fare pari e patta non solo nelle carte, ma anche On Screen. A Ric Flair andrà Raw, a Vince McMahon Smackdown.

La puntata di Raw del 25 Marzo 2002, è stata senza ombra di dubbio una delle più attese di sempre. Non solo perché ci si apprestava a scrivere la storia della WWF, ma anche perché ciò che stava succedendo era, al contrario di oggi, una cosa completamente nuova. Lo Show durava due ore. Due ore nelle quale Ric Flair e Vince McMahon fecero  dieci scelte ciascuno in diretta, per poi proseguire su WWF.com con una Draft Lottery.

Andiamo a cercare, aprendo agli interessi della WWF e chiudendo la porta che si apre sui nostri gusti, alcune analogie che potrebbero aiutarci a capire quello che, l’11 Luglio 2016, potrebbe avvenire a Raw.

1.Numero di scelte: in questo 2016 Raw durerà tre ore, per questo credo che, nel caso il format sia lo stesso, potremmo avere più di dieci scelte a testa, con Stephanie McMahon e Shane (o chi sa, magari qualcun’altro mentre loro scelgono insieme), i Vince McMahon e Ric Flair odierni, che potrebbero spingersi almeno fino a quindici.

2.Il grande nome da mandare a Smackdown: anche in questo 2016 come nel 2002, serve un nome forte ed amato da portare a Smackdown, Show blu che ha bisogno di essere lanciato e successivamente amministrato con una base forte. Non basterà infatti, la semplice trasmissione Live,che seppur già di per se, almeno all’inizio, sarà un ottimo incentivo. Vince McMahon fece una prima scelta molto discussa ma quasi obbligata, quella di The Rock, ed è per questo che mi sento di dire che stavolta colui che prenderà il comando di Smackdown, non possa permettersi di non portarsi dietro il The Rock dell’era moderna: John Cena. Questa sarebbe una soluzione ideale per due motivi: il primo portare interesse ed esperienza ad i massimi livelli, il secondo dare un segno per far capire e tutti che Smackdown non è soltanto uno Show secondario, anche se sono sicuro che questa parità di livelli non durerà poi tanto.

3.La divisione dei titoli: nel 2002 la situazione iniziale vedeva i campioni secondari draftati a Raw e Smackdown portarsi dietro le proprie cinture, ma tutti potevano combattere per esse, anche lottatori del Brand “avversario”, soltanto il titolo Hardcore era un’esclusiva di Smackdown. In pochi mesi però, le cose cambiarono, perché il campione Brock Lesnar fu definitivamente mandato a Smackdown e fu introdotta da Eric Bischoff la cintura che per anni era stata il titolo massimo della WCW a Raw: il World Heavyweight Title. Muore qui il World Undisputed Title, creato da Chris Jericho a fine 2001, quando sconfisse nella stessa sera Stone Cold Steve Austin e The Rock, campioni del mondo della WWF e della WCW. Il titolo femminile, al contrario di quello mondiale, divenne un’esclusiva di Raw, Roster nel quale infatti, si annidarono le migliori lottatrici della compagnia. Lo stesso accadde a Smackdown con i pesi cruiser, che di quel Brand divennero peculiarità, grazie anche alla creazione del vecchio titolo appartenuto, anch’esso, per anni alla WCW. Il titolo intercontinentale si bloccò in quel Raw, unificandosi a quello europeo ed a quello Hardcore, ed a Smackdown arrivò un nuovo titolo secondario: il titolo degli Stati Uniti. Anche oggi, come chiaro, i titoli saranno probabilmente distribuiti in una maniera simile, anche se come allora, almeno per quanto credo io, non sarà una cosa istantanea. Difficile da dire, senza dubbio, quando i Roster avranno una loro vera identità anche per quanto riguarda i titoli, ma voglio ipotizzare una sistemazione che sarebbe più semplice e diretta per tutti. E se il titolo di NXT diventasse il titolo massimo di Smackdown? Immaginate: al Performance Center rimarrebbero quei lottatori di NXT del Roster secondario, lo Show televisivo potrebbe essere sostituito da un nuovo format dedicato ai pesi cruiser, sotto questo punto di vista i tempi andrebbero bene e sotto un altro punto di vista avremmo spiegate le varie voci sulla fine di NXT. Ed a Smackdown, insieme ad alcuni nomi importanti ed al punto focale John Cena, potrebbe essere promossa gran parte del Roster giallo. Non subito certo, magari dopo qualche mese ed una Storyline che porti a questo. Avremmo quindi a Raw: WWE World Heavyweight Title, Women’s Title, WWE Tag Team Title ed Intercontinental Title/United States Title (in questo caso un titolo deve diventare esclusiva pur non venga da NXT). Mentre a Smackdown avremmo: NXT World Heavyweight Title, NXT Tag Team Title, NXT Women’s Title ed Intercontinental Title/United States Title. WWE Cruiserwieght Title e magari WWE Tag Team Cruiserweight Title nel nuovo Show che prenderebbe il posto di NXT. Lo so, snaturerebbe un po’ ciò che NXT è, ma potrebbe essere, conoscendo la WWE, la conclusione di settimane o mesi di ragionamenti sul come apportare interessanti modifiche per lanciare Smackdown Live dividendo i Roster. Se fatto subito arricchirebbe notevolmente, inoltre, tutti gli Show dedicati alla Brand Extansion.

4.La direzione: nel 2002 dopo la divisione dei Brand, Ric Flair e Vince McMahon non durarono poi tanto al comando, si arrivò nel giro di poco alla figura dei General Manager con Stephanie McMahon, Eric Bischoff, Paul Heyman, Theodore Long ecc. Cosa succederà in questo 2016? Francamente non credo che alla fine, Stephanie McMahon e Shane McMahon si prendano un Brand a testa, ho come l’impressione infatti, che uno dei due Roster veda a capo Triple H, lasciando che la faida fra i due fratellini che si sta riscaldando già da parecchio, si sfoghi nello stesso Roster, cosi da non dover immediatamente andare a vedere azioni interpromozionali che sarebbero sprecate in un momento già cosi caldo. Inoltre con questa soluzione, Stephanie McMahon sarebbe anche spinta alla vittoria dal desiderio di possedere di nuovo, insieme a suo marito, la WWE intera.

Prima di chiudere voglio dare i giusti credits al proprio padrone, parte dell’idea dei titoli di NXT infatti è di Mike Johnson del Pro Wrestling Insider, ho cambiato qualcosa a modo mio, ma lo spunto l’ho preso dalla sua idea.

Chiudo quindi con questo excursus storico rapportato al presente augurandomi di essere soddisfatto alla fine dei conti. Come detto già in varie occasioni, sarà un’Estate interessantissima, e lo dico nonostante io sia contrario alla Brand Extansion, perché comunque vada la divisione dei Roster, l’assegnazione dei titoli, e tutte le Storyline che gireranno intorno alla situazione, non potranno non tenerci attaccati alla TV.

Direttore di Zona Wrestling. Appassionato di vecchia data, una vita a rincorrere il Pro Wrestling, dal lontano 1990. Studioso della disciplina e della sua storia. Scrive su Zona Wrestling dal 2009, con articoli di ogni genere, storia, Preview, Review, Radio Show, attualità e all'occasione Report e News, dei quali ha fatto incetta nei primi anni su queste pagine. Segue da molti anni Major ed Indy americane e non.