Durante un’intervista per Hannibal Tv, Tony Atlas ha raccontato di quando nel 1988 Bruiser Brody morì a seguito di un accoltellamento perpetrato da un altro wrestler, Josè Gonzalez.

 

”Quella sera Brody non si aspettava assolutamente di essere in pericolo. Era pronto a lasciare l’arena, aveva il suo borsone e portava un piccolo marsupio che usava come portafoglio. Da quel marsupio stava estraendo la foto di suo figlio per mostrarmela, quando Josè lo chiamò nelle docce dicendo che doveva parlargli di una cosa.

Io mi trovavo a pochi metri da lui e mi stavo cambiando. Lui invece andò a parlare con Josè. Un istante dopo sentii dei versi di dolore provenire da lì. Inizialmente pensai che Brody e Josè stessero facendo a botte. Entrai nelle docce e vidi Josè con un grosso coltello in mano e del sangue che era schizzato ovunque. Afferrai subito Brody per cercare di allontanarlo da Josè, ma lui tentò di colpirlo per la terza volta. Non ci riuscii ma il coltello era talmente affilato che tagliò via il codino di Brody.

L’immagine che mi è rimasta più impressa è anche l’ultima che ho di Brody. Sdraiato a terra, pieno di sangue. Cercava di tamponarsi la ferita e fissava la foto del figlio. Ecco come sono stati gli ultimi istanti di vita di Bruiser Brody. Una mano per non far fuoriuscire da sè l’intestino e l’altra che stringeva a sè la foto del figlio.”