Sono le 3.40 di notte, ho appena finito di lavorare per il mio giornale parlando della vittoria tricolore nel basket della Dinamo Sassari. Sono stanco, felice e soddisfatto, ma mi va di scrivere ancora e questa volta di wrestling. Più precisamente della TNA, della GFW e di tutte le "strane" implicazioni di questi giorni.

Il ritorno di Jarrett ad Impact mi ha sorpreso, ma poi pensadoci bene me lo sarei dovuto aspettare. Siamo davanti a due federazioni ad un vicolo cieco: la TNA è come la Grecia attuale, vorrebbe fare il grande salto ma ha sempre la Germania (la dirigenza e il padre della Carter) che le tarpa le ali. A differenza della Grecia però continua a fare sempre i soliti errori; la GFW è in mezzo al guado, sta cominciando a prendere forma ma non ha contratto televisivo e ancora non risponde all'obiettivo iniziale di puntare su un roster internazionale. Dico "ancora" perché non conosciamo nemmeno il roster che tra un mese prenderà parte ai tapings, rumors a parte.

La regia sarebbe di Destination America, ma TNA e GFW hanno bisogno l'una dell'altra. E gli indizi sono tanti, troppi: Hernandez e Matt Morgan erano due dei nomi "sicuri" della fed di Jarrett rumoreggiati a gennaio, che ritornino proprio nel giorno del ritorno di Jeff è particolare. Nonostante i buonissimi ascolti, DA ha più volte messo in crisi il rapporto con la TNA, salvo far trapelare che da settembre potrebbe promuovere al venerdì notte lo show verde. Curioso poi che gli ultimi tapings di Impact finiscano quando dovrebbe debuttare la GFW con le sue puntate registrate. C'è pure il titolo X Division con gli stessi colori della fed rivale., le dipartite dei pupiilli di Jarrett (Storm e Low-Ki) e persino un Magnus che lascerà la TNA per passare alla GFW. Tutto intero, senza prestito con diritto di riscatto.

Di voci ce ne sono tante, ed intanto Jarrett porta con sé pure Gargano e Cabana. Manca un mese e tutto può succedere. Persino che i quattro titoli di cui si parlava per i tapings magari esistano già, dovendo però passare da una fed all'altra. Pare questa l'idea di base: Jarrett si riprende la TNA, gli dà house show, ppv e show televisivi. Ogni tanto arriva qualche straniero dalle affilate, e gli altri possono pure andare ad NXT o nelle indy. Poi c'è l'idea Invasion dove tutti rivedono quella del 2001, eppure nessuno si ricorda della sortita ECW in WWF verso la fine degli anni '90, credo sia quello il modello che Jeff ha in mente. Un passaggio lento, costante. Ma prima occorre un contratto firmato, avvocati e notai e quant'altro. Dopo di che si potrà lavorare e vedere dove andrà a finire la storia della TNA e ad iniziare quella della GFW.

Personalmente sono per chiudere una storia e iniziarne un'altra. Anche per un punto logico di marketing: se davvero la fed della Carter ha così tanta difficoltà a trovare sbocchi economici per via del nome e del significato a cui viene accostato (Tits and ass), allora meglio provare qualcos'altro. Global Force Wrestling ha una forza d'immagine notevole, usa colori non convenzionali ed è una idea vecchia/nuova che potrebbe funzionare. Perciò mi auguro che la TNA entri a far parte della "forza" e faccia quello scatto in avanti che senza ali non riesce a fare. Per sognare la svolta e riabbracciare l'essenza del wrestling ammosciatasi col tempo e con gli errori recenti.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.