La WWE è stata paziente ed alla fine ha trovato la sua “soluzione” alla tempesta scatenatasi su JBL in queste ultime settimane, che chi segue il nostro sito avrà sicuramente avuto modo di notare.

Finalmente si arriva ad una conclusione, anche se il tutto sembra un po’ puzzare di accordo. Mauro Ranallo infatti è stato ufficiamente svincolato dalla WWE (il suo contratto scadeva comunque ad agosto). A darne notizia il noto portale Newsweek, cui la WWE ha dato l’esclusiva.

Secondo quanto riportato, Ranallo è stato assente dalla compagnia in questi mesi per un problema personale, ovvero la sua ormi nota depressione ed il suo essere bipolare.

“Io e la WWE ci siamo consensualmente separati. Ciò non ha niente a che vedere con JBL”, ha detto Ranallo a Newsweek.

Anche JBL e la WWE sono stati sentiti da Newsweek.

John Bradshaw Layfield, ha detto: “Ammetto di aver partecipato ad alcuni scherzi di spogliatoio che si tenevano nel nostro business anni fa. La WWE ha contestato il mio comportamento ed io ho accettato il richiamo. Nonostante ciò questi fatti sono stati tirati fuori di recente a causa di notizie infondate. Mi scuso se il fatto di recitare la parte del cattivo in uno show televisivo abbia generato confusione”.

Un portavoce WWE invece ha fatto sapere che “Come parte del nostro impegno a creare un ambiente inclusivo, dal 2011 abbiamo lanciato la campagna anti bullismo Be a STAR, che incoraggia i giovani a trattarsi con rispetto e tolleranza. In qualità di società quotata in borsa, questo mantra permia la nostra cultura aziendale. Per questo, anche se non ci sono state lamentele formali da parte di un dipendente, abbiamo effettuato un’indagine completa per verificare eventuali comportamenti inappropriati durante la presunta vicenda riguardante il signor Layfield”.

Tutto bene ciò che finisce bene? Di certo dopo l’apice raggiunto qualche settimana fa a Boston, dove il pubblico di SmackDown ha intonato il coro “Fire JBL” durante lo show, la WWE ha messo a segno un buon colpo che la preserverà da conseguenze di immagini pericolose. Già da tempo però era noto che la compagnia stesse cercando di trovare un accordo con Ranallo per mettere a tacere la questione, dunque, al di là delle dichiarazioni di circostanza, probabilmente il dubbio su quanto realmente accaduto rimarrà nella mente di tanti negli anni a venire.