A pochi giorni da Hell in a Cell vi racconto un match nella gabbia che ho a cuore: quello tra Edge e l’Undertaker di Summerslam 2008. Ma per capire i motivi per cui ho amato quell’incontro è opportuno vedere come si è arrivati ad esso, perché grazie a tutto quel percorso si è giunti a una versione della Rated R Superstar mai vista prima, una versione che meravigliosa. Iniziamo con il racconto!

Il feud conclusosi nell’hell in a cell di Summerslam 2008 partì un anno prima. Nei primi mesi del 2007 Edge era coinvolto insieme a Orton in una rivalità contro la rinata D-Generation X; tutto però venne interrotto per via di un infortunio di Triple H, che scombussolando i piani fece sì che per Wrestlemania 23 i due della Rated RKO venissero inseriti nel Money in the Bank match (per la serie “non sappiamo che farvi fare”). La desiderata valigetta finì nelle mani di Mr Kennedy, ma non vi rimase a lungo. A causa di un infortunio diagnosticato in modo più serio del dovuto al wrestler del Winsconsin si scelse di cambiare ancora le carte in tavola, facendo rimettere in palio il money in the bank che tornò così di proprietà del canadese.

Si arrivò dunque al primo capitolo della faida, con Edge che incassò con successo il money in the bank sull’allora campione del mondo Undertaker, precedentemente attaccato da Mark Henry. Anche in questo caso il motivo del cambio di titolo era dovuto a un infortunio, sta volta del Becchino. Ma chi di infortunio ferisce di infortunio perisce, infatti anche la Rated R Superstar da lì a poco ebbe uno stop, così la cintura vacante passò prima a The Great Khali e poi a Batista.

Le strade dei due avversari si incrociarono mesi dopo, alle Survivor Series, quando Edge intervenne durante l’Hell in a Cell match tra lo sfidante Undertaker e il campione Batista favorendo quest’ultimo. Dopo quel ppv fu anche ufficializzata la storia d’amore tra il canadese l’allora general manager di Smackdown Vickie Guerrero, relazione di interesse che favorì enormemente l’”opportunista di ultima generazione”. Infatti nel successivo Armageddon in un incontro a tre si laureò campione sfruttando la distrazione compiuta dagli ex Major Brothers divenuti quel giorno Edge Heads. Si formò così la stable “La Familia”, composta da Edge, gli Edge Heads, Chavo e Vickie Guerrero.

Undertaker aveva sempre più motivi per avercela con Edge, che dopo avergli sfilato il titolo ha impedito due volte che potesse riconquistarlo. L’opportunità di vendetta arrivò a Wrestlemania 24, dove nel main event del ppv trionfò riappropriandosi della cintura, che poi difenderà con successo nel ppv successivo…in teoria. Nella pratica Vickie Guerrero aveva bandito l’Hell’s Gate adoperata nel match dal Becchino, così usando questa motivazione rese vacante il titolo.

Questo venne rimesso in palio tra i due a One Night Stand, in un TLC match dove oltre alla cintura c’era in palio la permanenza dell’Undertaker in WWE: grazie agli interventi della Familia vinse Edge, così il Becchino venne estromesso da ogni show. Nelle settimane successive però la Rated R Superstar perse il titolo venendo fregato da CM Punk, che sfruttò la valigetta contro di lui.

Le cose continuarono a precipitare per il canadese; volendo sempre più potere sposò la vedova Guerrero, ma a causa di Triple H la relazione tra i due naufragò. Di fatti The Game (come fossimo in Beautiful) mostrò un filmato di Edge in atteggiamenti inequivocabili con Alicia Fox (organizzatrice della cerimonia). Vickie esplose di rabbia e per vendetta riammise l’Undertaker organizzando un hell in a cell per Summerslam tra lui e il marito. Sta volta non c’erano titoli di mezzo, ormai era una faccenda personale.

Si sciolse così La Familia, rivoltatasi contro il componente che aveva tradito la fiducia. A poche puntate dal ppv ci fu uno stupendo Cutting Edge dove Foley spronò l’ex amico a tirar fuori il vero Edge, non quello in smoking sempre pronto a nascondersi dietro la moglie general manager, dicendogli di ritrovare il fuoco dentro lui per avere speranze di sopravvivere al Becchino. In quel momento scattò qualcosa in Edge, che attaccando la stessa Hardcore Legend iniziò ad apparire diverso dal solito opportunista. Nella puntata successiva vennero trovati ko i due Edge Heads con una rosa nera appoggiata su di essi. Venne sospettato l’Undertaker, così in una sorta di tregua Edge, l’ex moglie e Chavo si presentarono uniti sul ring per far squadra difendendosi dalla minaccia del Becchino. Con un colpo di scena si rivelò Edge l’assalitore: il pensiero di dover affrontare l’Undertaker in un Hell in a Cell e le parole di Foley tirarono fuori il suo lato più sadico e folle, così in un’esplosione di rabbia abbatté anche Chavo e terrorizzò a morte Vickie.

Arrivammo così al match di Summerslam con un Edge inedito. Invece che il solito fifone pronto a sfruttare ogni scorrettezza si presentò come una belva assetata di sangue, senza alcun timore per il Becchino e pronto a tutto per portarlo all’inferno con lui. Io credo che un match per essere grande debba raccontare una storia ed è proprio quello che accadde quella notte. Edge è sempre stato un esperto di TLC match e poco avvezzo alla struttura dell’Hell in a Cell; così durante l’incontro tirò fuori sedie, tavoli e scale, gli elementi che conosce meglio così da “giocare in casa” e avere più possibilità di vittoria. L’incontro fu meraviglioso, sfruttando a dovere tutta l’attrezzatura e sfondando pure la gabbia. Sempre nel contesto di rispettare la storia l’Undertaker si prese la sua vendetta utilizzando le armi che lo avevano annientato nel corso della storyline: fece una spear, un con-chair-to, colpì l’avversario con una telecamera citando l’episodio in cui Edge lo fregò a Survivor Series 2007. Finito il match ci fu la spettacolare chokeslam che fece precipitare la Rated R Superstar dentro il ring, con delle fiamme che fuoriuscirono a simboleggiare la sua caduta all’inferno. Titoli di coda, una storia lunga un anno ha avuto termine.

Ho a cuore questo incontro nonostante la sconfitta del mio beniamino Edge perché ho adorato la loro rivalità e l’evoluzione apportata al personaggio del canadese, oltre che per la bellezza in sé del match. Edge ha sempre funzionato da furbo approfittatore, quello meno forte degli altri ma più scaltro, pronto a tutto per essere campione. Amo la sua gimmick, ma per quel poco che si è vista ho adorato anche la “versione Jack Torrance” emersa in coda a questo feud. Ci si è arrivati in modo sensato e ha portato a un personaggio meraviglioso e imprevedibile; forse anche troppo imprevedibile, difatti dopo un periodo di pausa da quel match Edge tornò con la solita gimmick da Ultimate Opportunist, senza lasciar traccia di quello che si era visto a Summerslam. Forse quella versione era difficile da gestire e si è preferito fare una marcia indietro. Lo ritengo un peccato, ma l’Edge visto nell’Hell in a Cell di questo articolo rimane una delle mie parentesi preferite nella carriera del lottatore canadese.

Sergedge – EH4L