Il ritorno di Sheamus, il guerriero celtico, un avvenimento tanto prevedibile quanto discusso. Dopo questo cambio di look e di fazione riuscirà a tornare ai vertici della federazione? Oppure si rivelerà solamente un modesto midcarder?

Diciamocelo, che Sheamus sarebbe tornato a breve era una cosa certa e quindi il fattore sorpresa non c’è praticamente stato. L’unica cosa su cui si poteva essere incerti era il modo in cui lo avrebbe fatto. Non ci sono state grosse sorprese, visto che girava voce di un suo coinvolgimento intorno al titolo intercontinentale. Giusto così comunque, soprattutto considerando che i titoli così detti “secondari” stanno acquistando finalmente importanza ed essere quindi nell’orbita di essi non significa più essere trascurati dalla WWE. Anche il turn heel non ha sorpreso penso nessuno; lasciarlo fuori per diversi mesi e poi farlo tornare ancora da face non sarebbe stata proprio una mossa geniale, anche perché Sheamus dalla parte dei buoni è molto, ma molto banale. Un turn heel che la gente aspettava da diverso tempo e che è quindi finalmente arrivato, dopo troppo tempo passato tra le fila dei buoni a svolgere il solito compitino. Ricordiamo infatti tutti la lunghissima e probabilmente mai interessante faida tra lui e Alberto Del Rio, oppure il suo inutile regno da United States Champion, anche se qui le colpe non sono propriamente tutte sue. Inoltre penso che il suo stile sul ring sia molto duro e quindi più adeguato ad un wrestler heel, rispetto che ad un classico beniamino del pubblico. La cosa che ha però forse lasciato più a bocca aperta la gente è stato il nuovo look del guerriero celtico. Un crestone altissimo e delle treccine alla barba, che hanno diviso completamente l’opinione pubblica. C’è chi pensa che questo cambio lo abbia reso più ridicolo e chi, come me, crede che il tutto abbia contribuito a renderlo più credibile come cattivo. Che poi alla fine il look è importante, ma non è l’unica cosa che conta. Il futuro del nuovo Sheamus alla fine dipenderà solamente da come verrà bookato. Le sue qualità ormai si conoscono ed essendo un wrestler ormai già fatto e finito difficilmente penso che cambierà. Come detto quindi il destino di questo performer è strettamente legato al modo in cui verrà gestito. Per ora il booking a lui riservato mi è piaciuto abbastanza; lo si sta cercando di rendere infatti quasi un monster heel, e dico quasi perché in WWE tutti i cattivi devono essere in qualche modo dei codardi con la paura anche di combattere contro chi pesa la metà. Spero comunque che bene o male venga mantenuta la sua attitudine da duro, perché secondo me lui è il wrestler perfetto per interpretare un cattivo di questo genere, ma la paura di vederlo scappare davanti allo Ziggler di turno è tanta. Con il booking team condivido anche la scelta di non mandarlo già ad Extreme Rules direttamente per il titolo intercontinentale. Un wrestler come Daniel Bryan merita di avere un regno decente, dato che quasi sicuramente quando Sheamus avrà la sua shot riuscirà anche a diventare campione. Un titolo che potrebbe rilanciarlo dopo diverso tempo tra i grandi, dove lui ci è già stato e dove forse merita di stare. Sicuramente non sarà una cosa così immediata, ma non mi sorprenderei se già alla fine di quest’anno avessimo Sheamus nel giro del WWE World Heavyweight Championship. In fin dei conti dopo il turn di Brock Lesnar, oltre a Seth Rollins non ci sono heel degni di stare nel main event e quindi un ipotetico inserimento del Celtic Warrior farebbe solo comodo.

 

Che ne pensate voi di questo nuovo Sheamus? Credete che in breve tempo riuscirà a scalare le gerarchie oppure resterà solamente un midcarder? Riuscirà nei prossimi mesi a vincere il titolo intercontinentale?

Classe 1996 e staffer di ZonaWrestling dal 2012. News reporter, reporter, editorialista, blogger e tanto altro ancora...sul sito ho fatto un po' di tutto diciamo. Oltre a parlarne da dietro un computer, per questa disciplina svolgo anche un ruolo attivo, ovvero quello di arbitro in FCW. Al di fuori del pro-wrestling sono un grandissimo tifoso milanista.