Samoa Joe è fuori dalla TNA. Finalmente, dico io. Negli ultimi due anni ho scritto più volte quanto il suo periodo ad Orlando fosse terminato e quanto il booking team avesse avuto problemi a gestirlo nel modo più consono.

Dopo dieci anni cambiare aria non fa male, specie se il lavoro non corrisponde alle proprie aspettative e sull'uscio di casa il mondo cambia e bussa, ha contratti e feud pronti all'uso. Non credo sia casuale che Triple H abbia subito reso noto il suo apprezzamento, incurante del fisico e dell'età del samoano. Joe sarebbe perfetto ora in NXT dove pullulano colleghi conosciuti e di alto livello. Certo sarebbe strano ritrovare un ex campione del mondo in un C-show, ma oggi le cose sono mutate ed NXT è una federazione a sé più che di sviluppo, mantenente la logica degli eventi indy.

Samoa Joe ha smesso di essere parte della TNA tanto tempo fa. Quando a Slammiversary 2009 divenne membro del Main Event Mafia e lo fecero presentare con un assurdo tatuaggio in viso. Quando ad inizio Hogan-Bischoff era lo fanno rapire e poi torna dopo appena qualche tempo dopo come se nulla fosse. Quando viene trattato con schizofrenia, vincendo e soprattutto perdendo match senza filo logico, passando dagli heavyweight ai cruiserweight a seconda del vento, vedendo colleghi vincere il titolo mondiale mentre a lui han fatto scontare troppo tempo in naftalina per uno screzio giovanile.

Che se ne volesse andare si sapeva. L'han convinto un anno fa con la scusa di portarlo nel main event, poi l'hanno riciclato nel Beatdown Clan. Adesso Samoa Joe è libero, pronto sul mercato come i pezzi pregiati svincolatisi da squadre a rischio fallimento. Ha due possibilità: o si accontenta o punta in alto. Se si accontenta va in WWE o in NJPW dove soldi e feud potrebbero bastare. Se dovesse puntare in alto un ritorno nella scena indy (ROH? Lucha Underground?) o il debutto in un nuovo progetto (GFW) potrebbe portarlo nuovamente con una cintura pesi massimi alla vita.

Oppure? Oppure CM Punk ha segnato una strada. E Samoa Joe ha quello stile che può piacere e adattarsi alle MMA. Non sarebbe inverosimile perciò rivedere i due amici riuniti, magari l'uno contro l'altro in una gabbia d'acciaio dove il mondo attorno è nuovo ed esigente e dove il mondo di là, quello che li ha seguiti per tanti anni, avrebbe difficoltà a schierarsi. A Joe la scelta della vita, tanto cara come è stata quella di lasciare la propria casa dopo tanto tempo.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.