Si sono salvati. La mancata messa in onda del solito Raw standard ha aiutato la WWE a smorzare gli animi e evitato fischi. Fischi che sono durati una notte intera domenica scorsa, che si sono accodati ai "booo" e che ancora una volta hanno mostrato il contrasto tra le volontà del pubblico e quelle della compagnia.

La WWE non ha pagato la scelta di rendere vincitore Roman Reigns ma la gestione orrenda di tutto un ppv che ha rivelato almeno la gemma del match per il titolo. Ma la Rumble era stata costruita male dal principio, con un solo match interessante e qualche riempitivo. Difficile che gli Ascension possano "ascendere" ad un ruolo di primo piano nella categoria di coppia dopo questo match soporifero, idem il destino degli Usos impegnati in un incontro base con Miz/Mizdow. Questi, e la sfida femminile, non potevano dare una spinta in più ad un ppv deludente già alla vigilia. Il main event ha confermato che con i midcarder poco ci puoi fare, e ancora meno se gestisci le varie fasi con la chiara intenzione di far tifare Reigns.

Partono R-Truth e The Miz: un lowcarder e un midcarder di lusso. Non necessariamente dobbiamo avere due atleti di rango alla partenza, ma almeno due che possano scaldare il pubblico in attesa di. La loro presenza diventa un viatico per il ritorno di Bubba Ray, che molti hanno preso con felicità. Per quanto possa far piacere l'amarcord, questo ritorno al passato è una chiara sconfitta per Ray, declassato dopo aver fatto tre anni di alto livello in TNA. Come fatto notare persino da Franchini e Posa, sarebbe stato meglio avesse evitato gli occhialini e la tuta militare per promuovere il personaggio recente. Ma questa è la WWE baby, le altre federazioni non esistono.

Ho riposto fiducia nella Wyatt Family. Ho pensato avrebbero potuto avere una resa dei conti lunga, articolata, che magari li avrebbe portato in fondo Bray e Luke. Invece dopo un minuto rimane dentro solo Bray. Ho dato ancora fiducia: fatto fuori qualche jobber, arriva Bryan e la sfida si fa interessante. Il barbuto lotta col freno a mano tirato, si vede non è ancora in forze. Mi piace si sfidi con Kidd, un match lungo tra i due lo vorrei vedere, ma questo è un caso a parte. Un caso che porta dentro DDP in astinenza di yoga e over a metà. Dopo qualche Diamond Cutter, Rusev lo elimina. 

Qui esce Bryan e finisce il ppv. Ciò che infastidisce il pubblico è che Daniel esca prematuramente. Quello che dovrebbe dare fastidio in realtà non è che Daniel esca a metà Rumble ma che esca a caso, senza giocarsela, senza far sudare l'eliminazione. Senza far rischiare Bray o Rusev. Il messaggio è chiaro: "Avete avuto Bryan, ora tifate Roman". Il pubblico si inviperisce perché recepisce l'antifona. La WWE però non capisce l'andazzo e poco dopo fa entrare una sfilza di midcarder da paura. Non prova nemmeno a fare dei leggeri accorgimenti, magari proponendo subito Ryback o Mizdow o Ambrose. Anzi propone subito Reigns rendendo chiaro il bersaglio del match. Il boato di disapprovazione al suo ingresso è sonoro e di certo non di buon auspicio per il resto della visione. I più penalizzati da queste scelte sono Kofi e Big E, letteralmente umiliati senza aver alcuna colpa.

A quel punto il pubblico tifa chiunque. Tifa Mizdow, ma viene eliminato subito. Appena eliminato, il focus va a Reigns che attacca Rusev e ripartono i fischi. Tifa Swagger e Ryback, ma con poca convinzione. Tifa Ambrose e Ziggler, e ci crede. Magari cambia qualcosa. Nel mentre Reigns e Ambrose cannano completamente l'eliminazione di O'Neill: in realtà è quest'ultimo che entra troppo nnel ring e non agevola il compito degli altri due, tanto che Ambrose finisce fuori strada.

Voi direte: nel finale Kane e Big Show eliminano a caso. No, è tutto congeniato bene, solo che Ziggler ed Ambrose sarebbero dovuti durare di più e il primo eliminato dai due sarebbe dovuto essere Bray. Rusev intanto cade fuori dal ring da sotto le corde. Nessuno pare accorgersene, nemmeno la WWE. Infatti come Roman fa fuori Show e Kane suona la campanella. Come è possibile? Sapete che c'è Rusev fuori e suonate? Il pubblico non perdona e inizia ad inneggiare a Rusev, dimenticandosi che è heel e russo, pur di scongiurare il pericolo.

Qui entra "mio cugggino" The Rock che spazza via tutti. Al clamore iniziale soppraggiungono i fischi. Rock fa una faccia stranita, si chiede che succeda, ma era preventivabile. Questo era il jolly che la dirigenza aveva pensato, consapevole che il pubblico avrebbe reagito male a questa vittoria. Per questo mi pare poco plausibile che Vince McMahon si sia stupito del poco clamore suscitato da Roman, più probabile che si sia sorpreso dal rifiuto verso la sua genialata, affossando l'appeal di Roman in un sol colpo. In tutto questo c'è Rusev che è 10 minuti fuori dal ring dopo una chokeslam, rientra ed esce in 20 secondi. Anche qui, una eliminazione veloce e a caso, che aiuta la delusione e la rabbia.

Cosa è andato storto? Tutto. Una gestione del booking peggio delle difese di Zeman, dove gli errori arrivano a grappoli. Per far digerire Reigns, la WWE avrebbe potuto fare poche cose: mettere dentro la Rumble John Cena e farlo eliminare per ultimo, riproponendo una copia della scorsa edizione ma con un vincitore differente; rendere Reigns dominante con l'eliminazione di più avversari di valore; cambiare piani cercando di rallentare la folle corsa del samoano. Che, se non sarà supportato da un piano B, andrà a schiantarsi contro il muro del disprezzo, bruciando la sua carriera come capitato tempo fa a Sheamus.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.