2 aprile 2017, WrestleMania 33. Kevin Owens vince il titolo degli Stati Uniti sconfiggendo il suo ex partner e migliore amico Chris Jericho, regalandoci anche un momento iconico come il salvataggio da un pin con l’indice della mano che per un pelo sfiora la prima corda; Chris Jericho tuttavia riconquista il titolo, un po’ a sorpresa, nel PPV successivo, a PayBack, ma il regno dura solo due giorni dato che Owens si riprende il titolo a SmackDown, vantandosi di essere il nuovo volto dell’America, un canadese con il titolo degli Stati Uniti, odioso quanto serve per reggere la baracca di SmackDown in un periodo in cui la gente ancora si doveva riprendere dallo shock di avere Jinder Mahal come campione WWE. Da lì in poi parte un lungo feud con AJ Styles, tornato nelle fila dei buoni, e i due danno il meglio di loro, sono due personaggi forti, con due caratteri forti, sono due ottimi atleti, qualcuno si lamenta che AJ Styles venga “parcheggiato” in un feud per un titolo secondario mentre intorno al titolo WWE orbitano ancora Randy Orton e (Heil!) Jinder; ad ogni modo il feud piace, entrambi vincono il titolo due volte a testa, finché Styles non cede il titolo a Baron Corbin in ottobre e torna, finalmente direbbe qualcuno, a lottare per il titolo WWE che vincerà di lì a un paio di mesi, mentre Kevin Owens inizierà il suo feud con la dirigenza (aka Shane McMahon) che lo porterà a riscontrarsi nuovamente con Styles a inizio anno

Coincidenze? Io non credo

E il titolo degli Stati Uniti? Alla vita di Corbin il titolo dura un altro paio di mesi, con Corbin che affronta degli illustri jobber come Sin Cara e Tye Dillinger, sembra iniziare un feud con Bobby Roode, finché non spunta fuori Dolph Ziggler, che vince il titolo a Clash Of Champions solo per renderlo vacante due giorni dopo a SmackDown; da lì, classico torneo che piace sempre a tutti che incorona The Glorious come nuovo campione, ma tutti ci credono poco, tutti si aspettano che ritorni Ziggler a riprendersi ciò che è suo. Invece, tutto sembra tacere: le settimane passano, Roode difende il titolo contro Mojo Rawley, alla Rumble Ziggler ritorna entrando nella Rissa con il numero 30, ma i due non interagiscono, a SmackDown Roode difende il titolo contro l’overissimo Rusev, mentre Ziggler non solo non interviene, ma si scopre che ha altri piani, ossia puntare nuovamente al titolo WWE; a questo punto, due nuovi sfidanti paiono palesarsi di fronte a Roode: Jinder Mahal e Randy Orton, ancora assieme, ancora avversari

Coincidenze? Io non credo

Con il feud con Dolph Ziggler che sembrava in procinto di decollare e che invece sembra essere stato accantonato, con un personaggio che a detta di molti da face non convince proprio, ha Bobby Roode, O’Conte Cattivo (anzi, O’Conte Buono), la capacità di raccogliere l’eredità di John Cena, come ha affermato lo stesso Roode in un promo?

Sicuramente il voler difendere il titolo ogni settimana contribuirebbe a mantenere vivo l’interesse per la cintura, tuttavia resta da vedere se la tradizione continuerà o se il feud incrociato con Orton e/o Mahal potrebbe costringere Roode a cancellarla, o peggio ancora se ogni possibile sfidante di Roode venisse sistematicamente messo fuorigioco dai suoi due avversari principali

Per quel che riguarda i “cattivi” di questa storia, da una parte abbiamo Mahal che continua a generare un certo odio da parte del pubblico (ha perso il titolo neanche tre mesi fa, non dimentichiamolo), mentre dall’altra abbiamo Randy Orton, il quale per molti risulta noioso e stantio, ma ha ancora una grande fetta di pubblico al suo fianco, a cui basta una RKO outta nowhere per tornare a casa felici e contenti; abbiamo parlato spesso di come un grande nome che orbiti intorno a un titolo secondario faccia bene alla cintura, Cena è il primo esempio, ma anche il recente caso di Styles ne è una prova, dunque ben venga un dodici volte campione del mondo che decide di concentrarsi su un titolo “minore”, come ben venga un cattivo come Mahal, classico che più classico non si può, ma che proprio per questo riesce nel compito più importante: farsi odiare a dovere

Ultimo punto, lui, O’Conte, Bobby Roode. È vero, da face sembra avere meno mordente che da cattivo, ma un turn dovrebbe necessariamente portarlo nella zona del titolo WWE, zona che al momento è troppo affollata per permettergli di risplendere appieno, perciò per il momento direi che un periodo da campione face va più che bene. Al pubblico piace, in termini di reazione è riuscito a non sfigurare persino contro l’overissimo Rusev, di carisma ne ha da vendere e al microfono ci sa indubbiamente fare, il promo contro Orton e Mahal, per quanto fosse molto semplice, ne è un chiaro esempio. Ma il discorso sta tutto lì: la WWE deve dare più spazio a Bobby Roode, più spazio nei promo principalmente, dato che nei suoi ultimi match gli è stato già concesso un minutaggio sufficiente e le difese titolate in PPV avranno anche più tempo a disposizione. Dunque, se si fideranno di Roode e del suo talento, direi che ci sono buone probabilità che il titolo USA torni alla ribalta. Certo siamo vicini a WrestleMania e il palcoscenico principale sarà ovviamente occupato dal titolo WWE, ma questo non implica che non si possa costruire comunque una faida di ottimo livello, vedasi Owens e Jericho nella scorsa edizione

Facendo un po’ di fantawrestling, lascerei il titolo a Roode fino a WrestleMania, principalmente perché ho una voglia matta di vedere l’entrata trionfale che potrebbe tirare fuori, sia Orton che Mahal sarebbero dei buoni sfidanti, Orton in particolare ha lo star power giusto, tuttavia il tipo di match che potrebbero tirare fuori è un altro paio di maniche, anche se credo che Roode sarebbe in grado di trascinare il suo avversario in una contesa più che dignitosa. Dopodiché, una volta perso il titolo, Roode dovrebbe incominciare un turn heel che lo porterebbe a scontrarsi contro colui che uscirà da WrestleMania come WWE Champion

Qualcuno che ha molte probabilità di essere Shinsuke Nakamura, con il quale Roode si è già scontrato più volte in passato

Coincidenze? Io non credo.