Intervenuto nel Sam Roberts Wrestling Podcast, l’ex head writer WWE, WCW e TNA Vince Russo ha risposto ad alcuni argomenti molto caldi in questo periodo.

Riguardo i Mark:

“Sai qual è la cosa divertente per me? Che la cosa che intrattiene di più, affrontalo Sam, è che il wrestling è un finto combattimento, uno show televisivo, è intrattenimento. Tu sei un buon intrattenitore, anche io lo sono, tu fai uno show che intrattiene, ed è quello che cerco di fare anche io. Ciò che mi fa ridere è quanto questo gruppo di persone prenda seriamente un finto combattimento! Si dimenticano che questi match non sono veri, non ci sono cinture in palio, è uno show televisivo ed è intrattenimento. Se parlassimo di ragazzini di 12, 13 anni sarebbe tutto a posto, ma stiamo parlando di persone che hanno anche la nostra età che fanno degli show di wrestling e li prendono così seriamente da diventare una parodia di loro stessi!”

Parlando di chi si autodefinisce un “esperto di wrestling”:

“Un sacco di volte vedo che posti foto insieme ai talenti della WWE, e dato che hai uno show popolare penso che hai una rapporto con la WWE, che puoi stare nel backstage e negli spogliatoi. Tu hai le credenziali, sei un professionista e lo rispetto. Le persone che pagano questi tipi che non sono mai stati nel business del wrestling, che non hanno credenziali, non hanno pass e parlano con le superstar solo alle spalle di Vince McMahon. Questi tipi si autodefiniscono “esperti” e si fanno pagare per essere ascoltati, ma io non capisco come uno possa essere un esperto se non hai mai speso nemmeno un secondo lavorando nel business.”

Sul perché Goldberg volesse ucciderlo:

 “Ci serviva che facesse un “job”, e ci serviva che lo facesse a Scott Steiner. Goldberg mi ha guardato negli occhi, io gli ho chiesto quale fosse il problema e lui mi ha risposto che se fosse stato un vero incontro Scott Steiner non l’avrebbe battuto. Io gli ho detto con nonchalance perché non lo andasse a dire a Scott. Quando siamo arrivati al giorno in cui doveva avvenire il job ci siamo ritrovati in una stanza, solo io e lui e…ha lanciato una sedia a un centimetro dalla mia faccia e lui sbuffava andava avanti e indietro. Ciò che gli dissi, ed è stato da folli dirglielo, è stato: “Bill, se vuoi colpirmi fallo e basta, perché non c’è modo con cui tu possa intimidirmi”. A quanto pare lo calmò, poiché da quel momento in poi siamo riusciti a lavorare.”

Se i talenti debbano essere più violenti in modo tale da convincere il pubblico che sia un vero combattimento:

“Nel 1993 è stato mostrato al mondo intero che il wrestling è una messinscena, che è uno show televisivo, che niente di ciò che si vede è reale. Non so cosa sia successonegli ultimi 5 anni, ma ci ritroviamo con un gruppo di giovani talenti che si sono convinti che tutto si basi sul match e che debbano fare acrobazie folli e mettersi in rischio per avere il pubblico che urla “this is awesome”. Riusciranno a fare soldi solo per poco, quindi tentano di allungarsi la carriera da wrestler il più possibile, perché arriverà il tempo in cui non riusciranno più a lavorare sul ring  Così abbiamo ragazzi di 20, 30 anni che fanno queste mosse folli che in un istante possono spezzargli il collo, e ti dico già da ora che qualcuno ci rimarrà paralizzato per esibire queste acrobazie folli sul ring, e non sarebbero necessitare se qualcuno si fermasse un attimo a pensare a quello che stanno facendo. È successa l stessa cosa con le concussioni, decine e decine e decine di concussioni finché finalmente qualcuno ha capito che forse sarebbe stato meglio smetterla di colpire le persone in testa con una sedia.”