Il PWInsider ha riportato che il tribunale dello stato del Connecticut ha fatto cadere le accuse contro la WWE da parte di Marcus Bagwell (Buff Bagwell) e Scott Levy (Raven) riguardo l’uso improprio di alcuni filmati (della WCW e WWF/WWE) in cui comparivano i due ex wrestler che sarebbero stati trasmessi sul WWE Network. La causa era stata intentata ad Agosto 2016, ma il tribunale ha fatto sapere che le accuse sono state fatte cadere in modo che nè Bagwell, nè Raven possano in futuro fare di nuovo causa alla WWE per gli stessi motivi.

 

Entrambi si sono lamentati del fatto che la WWE non abbia pagato loro i diritti d’autore per le immagini utilizzate sul WWE Network. I contratti WWE dicono specificatamente che i diritti d’autore sono retribuiti nel caso in cui si stia parlando di contenuti fisici come il merchandise (magliette, dvd, action figures,ecc..), sia che esso sia venduto nelle arene o tramite internet. Mentre le sottoscrizioni al Network, al contrario di quanto sostenuto dai due ex WCW, non conterebbero in quanto non si starebbe parlando di un prodotto materiale ma solo di una sottoscrizione per poter usufruire della libreria video.

 

Raven ha dichiarato che la WWE dovrebbe pagare i talenti che appaiono nel Network, proprio come fa con chi appare nei dvd dei PPV e che la percentuale sui diritti d’autore per chi, come lui, ha visto il suo contratto acquisito dalla WWE dovrebbe essere uguale a quella percepita nella federazione precedente, che sia WCW o ECW. Bagwell ha affermato che era giunto ad un accordo con la WWE al momento del suo rilascio nel 2001 e la federazione di Stamford gli avrebbe pagato una sorta di ”liquidazione” legata ai diritti d’autore dopo circa tre mesi dal suo rilascio. Ha poi precisato che da quando è stato lanciato il Network (2014), lui non ha ricevuto alcun assegno legato all’uso della sua immagine.

Il tribunale ha dato ragione alla WWE, facendo cadere le accuse e i due ex-wrestler avrebbero accettato di chiudere la causa ”with prejudice” (termine specifico per quei casi che, una volta chiusi, non possono più essere riaperti).