La scorsa settimana si è conclusa la stagione di Tough Enough, che ha incoronato Josh e Sara Lee come vincitori. I due hanno ottenuto un contratto di sviluppo con la WWE dal valore di 250.000 dollari. È il momento di tirare le somme su questo reality e a farlo sarà BazingaHWF, autore dei report dello show e delle interviste ai concorrenti.

Come saprete in queste dieci/undici settimane mi sono occupato in maniera molto attenta di Tough Enough, curando settimanalmente i report dello show e intervistando i singoli concorrenti. Il programma, che è di base interessante, ha vissuto momenti di alti e bassi, fra decisioni dei giudici strane, eliminazioni clamorose eccetera. Ho avuto la fortuna di interagire con diverse persone, che hanno lavorato in questo show, oltre ai singoli concorrenti, che ho conosciuto in queste settimane. Mi è sembrato giusto, dunque, fare un resoconto della trasmissione, analizzandola in tutte le componenti, raccontando anche qualche curiosità e facendo delle opportune puntualizzazioni, cercando di dare una prospettiva dello show completa.  

FORMAT

Il concetto di base dello show, ovvero il trovare una nuova Superstar e una nuova Diva per la WWE, è molto interessante, poiché il pubblico ha la possibilità di vedere il Wrestling da una prospettiva diversa da quella a cui è abituato settimanalmente, ad iniziare dagli allenamenti delle aspiranti Superstar. Tuttavia, a mio avviso, il format ha presentato alcune pecche. Per analizzare il tutto partirei dal commento scritto dal nostro Taigerman, nell’intervista a Tanner, pubblicata qualche giorno fa:

“Stiamo offrendo una carrellata di interviste che stanno facendo conoscere MEGLIO di quello che ha fatto la WWE i concorrenti di Tough Enough.”

Questa affermazione la trovo condivisibile: La federazione, infatti, ha praticamente ridotto a zero il minutaggio dedicato alla presentazione dei singoli tredici concorrenti nella prima puntata. Se vi ricordate essi si sono presentati al pubblico mondiale, durante la prima challenge allo stadio, in delle vignette registrate di neppure 30 secondi ciascuna. Qualcosa del tipo: “Ciao sono Josh, vengo dal Colorado e sono un ex giocatore di Football”. La WWE aveva mandato sul Network in onda qualche giorno prima uno speciale di sessanta minuti, dedicato alla scrematura, che ha portato alla formazione del cast finale. In quella circostanza era stato destinato più tempo alla presentazioni dei concorrenti. Tuttavia, partendo dal presupposto che neppure quella era stata sufficiente, la federazione non poteva dare per scontato che tutti gli spettatori di US Network e in giro per il mondo avessero guardato tale speciale. Ciò è stato facilmente riscontrabile anche dal sottoscritto, quando ho letto nei commenti di alcuni Report che in molti non erano neppure a conoscenza di questa trasmissione andata in onda sul WWE Network.

Dunque è proprio da questa riflessione, che giungiamo al problema principale del format dello show: La durata esigua di ogni singolo episodio. Lo show, che teoricamente doveva coprire sessanta minuti di programmazione durava in realtà, tolte le innumerevoli pubblicità americane, circa quaranta/cinquanta minuti. Un tempo davvero basso, che ha costretto ad una compressione di contenuti importante. In tale lasso di tempo la WWE doveva mostrare gli allenamenti sul ring, le varie sfide, le interazioni nella casa fra i concorrenti (necessarie visto che è un reality), i pensieri dei coach, i commenti dei giudici, le interazioni di quest’ultimi con i concorrenti, le nomination e, infine, l’eliminazione. Molto difficile. Era necessario, a mio avviso, dare al programma una durata effettiva di almeno 70 minuti. Ovviamente non eravamo sul WWE Network, dove la federazione è libera di fare ciò che vuole, ma dovevano essere assecondati anche i voleri di US Network. Ciononostante, visti gli ottimi rapporti fra le due parti (da notare il probabile passaggio di Smackdown su questa emittente), si sarebbe potuto trovare senza dubbio un punto di incontro. Una ventina di minuti in più, dunque, avrebbero garantito meno frenesia e il pubblico avrebbe potuto gustare al meglio e con più dettagli gli allenamenti sul ring ad esempio, cosa che a me personalmente sarebbe interessata molto. Fra le altre cose, anche gli ospiti speciali avrebbero avuto più tempo in scena: niente di che, ad esempio, l’ospitata di John Cena, che in due minuti scarsi di presenza ha detto un paio di frasi fatte ai concorrenti, per poi scherzare (e promuovere Summerslam) per alcuni secondi con Chris Jericho e il cognato Daniel Bryan, senza considerare praticamente gli altri in studio. Infine, a causa della mancanza di tempo, sono state tagliate altre cose interessanti, per esempio quando i concorrenti hanno avuto la possibilità di stare nel backstage di una puntata di Raw. Del materiale a riguardo era stato girato, ma poi è stato scartato. Potrei citarne molti di episodi del genere, ma mi fermo qui.

Per concludere ciò che concerne il format, qualcuno potrebbe dire che, durante il Tough Talk vi erano moltissime interazioni concorrenti-giudici. È vero ed infatti il Talk è stato un ottimo post-show ogni volta, ma è probabile che neppure la metà degli spettatori del reality guardasse con costanza il Tough Talk.

 

CAST

I tredici/quattordici finalisti erano di varia estrazione sociale e di background atletici completamente diversi gli uni dagli altri. È stato molto interessante per me avere la possibilità di interagire a lungo con tutti loro, poiché ho conosciuto le persone dietro ai concorrenti, anche perché, come detto, nessuno era stato presentato al pubblico in maniera dettagliata. Hank, il primo eliminato, mi disse che alcuni in quella casa erano dei “Money Prize Fighters”, ovvero gente venuta solamente per vincere il premio in denaro. Non so se veramente le cose stavano così e quanti, nella realtà dei fatti, lo erano veramente. Interessante anche il caso Dianna: la ragazza era probabilmente una delle favorite delle sei che hanno iniziato; probabilmente solamente Giorgia era al suo livello (anche di più) dal punto di vista atletico. Aggiungete anche che, a livello estetico, era probabilmente la più bella. Tuttavia la ragazza ha deciso di andarsene, mostrando innanzitutto una scarsissima passione per questo business, ricevendo anche una “Red Flag” dalla federazione per il futuro. Elementi del genere meglio averli fuori che dentro, se il loro stato mentale di partenza sulla disciplina è questo. Al suo posto è stata ripescata Chelsea, una delle mie favorite in assoluto. La ragazza era la più preparata sul ring, anche se dal punto di vista recitativo era da migliorare. Dispiace molto che non sia arrivata fino in fondo, perché se lo sarebbe meritato. Una curiosità su di lei: quando si fece male alla caviglia era stata vagliata l’ipotesi di escluderla immediatamente dalla competizione, procedendo ad un nuovo ripescaggio. Per fortuna la ragazza si è ripresa e questo scenario non si è concretizzato. Per quanto riguarda i ragazzi, è stata un peccato l’eliminazione di Patrick, il più pronto sul ring, ma questo non importa in realtà. La cosa principale del ragazzo era l’abilità al microfono, che surclassava gli altri concorrenti. A livello di empatia personale, mi sono trovato molto bene a interagire con Mada, una persona molto disponibile e amichevole. Se i rumor degli ultimi giorni sono veri, sia lui che Patrick potrebbero ottenere un contratto di sviluppo con NXT nei prossimi mesi. ZZ, invece, se avesse giocato meglio le sue carte avrebbe addirittura potuto vincere: infatti, dopo aver ricevuto numerose critiche durante il primo episodio, era stato nominato, ma aveva stravinto il televoto. Se da quel momento avesse iniziato ad impegnarsi in maniera costante su tutto, non solo avrebbe rafforzato la sua fan-base, ma avrebbe portato anche molti altri dalla sua parte. Una menzione finale a Tommaso Giannuzzi, il ragazzo Italo-Tedesco, che ha davvero sfiorato di un soffio la chiamata nei fantastici 13. È stata la prima intervista dedicata al programma che vi abbiamo proposto. Auguro al ragazzo un futuro roseo nel mondo del Pro Wrestling, sperando di vederlo in WWE.

 

COACH-GIUDICI-PRESENTATORI

Secondo quanto riferitomi da tutti i concorrenti, i coach hanno svolto un lavoro eccezionale in queste settimane, tanto che la maggior parte dei ragazzi avrebbe voluto molto che i trainer avessero più spazio decisionale nella trasmissione. Ho notato che in molti nei commenti hanno criticato e giudicato insufficiente il lavoro di Lita, Booker T e Billy Gunn, soprattutto quest’ultimo ha ricevuto più critiche di altri. Beh, in realtà proprio quest’ultimo ha svolto un lavoro egregio sui concorrenti, mostrando un amore per il business senza eguali, cosa che è stata molto apprezzata dai ragazzi, oltre al suo carattere molto positivo. La stessa Lita si è addirittura tagliata di sua spontanea volontà alcuni impegni extra-WWE in modo tale da dedicare più tempo ai concorrenti, senza che ciò fosse ritenuto necessario, ai fini contrattuali. Queste tre figure non sono state le uniche ad allenare le aspiranti Superstar: infatti tutto lo Staff del Performance Center ha lavorato con il cast di Tough Enough.

Per quanto riguarda i giudici, il loro lavoro è stato normale fino all’avvento di The Miz, con Daniel Bryan sempre pronto a fornire lucide analisi. Anche Hogan alla fine si era limitato al compitino, senza mai esagerare. L’arrivo di The Miz ha smosso molto le acque e, se da un lato ha creato un gran parlare attorno allo show, dall’altra ha sostanzialmente scombinato tutte le carte in tavola, portando ad una serie di eliminazioni sorprendenti a catena. La prima eliminazione clamorosa era stata a dire il vero la settimana prima, con Paige che aveva nominato Patrick (poi eliminato) con una motivazione parecchio fragile.

A tal proposito vorrei puntualizzare un aspetto, che già ho discusso e chiarito nelle scorse settimane con alcuni di voi: Le eliminazioni erano vere al 100%, non sono state in alcun modo bookate dalla federazione. Infatti, prevedendo il gioco un sistema di televoto a pagamento, è stata necessaria la presenza di notai, che verificassero l’andamento e la regolarità dei voti. Di conseguenza, anche i voti mandati tramite le modalità gratuite sono stati vagliati e analizzati. Ovviamente si tratta di un reality show ed è normale che il pubblico può essere influenzato in maniera più o meno evidente dalle immagini proposte.

Infine bene Chris Jericho e Renee Young, un po’ meno Byron Saxton nel Tough Talk, più che altro perché è venuto dopo The Miz e non ha saputo reggere il confronto con quest’ultimo, che era stato eccezionale in quelle vesti, con una propensione per il  ruolo nettamente più spiccata rispetto al buon Byron.

VINCITORI

I due vincitori hanno vissuto due storie diverse: Sara Lee è stata sin dall’inizio la più tifata in assoluto per quanto riguarda le ragazze e possiamo dire che la sua vittoria era veramente scontata. Tuttavia la ragazza ha mostrato oggettivamente alcuni problemi di tenuta atletica, che si sono visti sul ring e problemi per quanto riguarda il linguaggio del corpo. Tuttavia con 12 mesi di allenamento intensi potrà migliorare in tutti questi aspetti, sperando che non venga poi proposta al debutto ad NXT (qualora tutto andasse bene) come una sorta di AJ Lee.

Josh, invece, è partito nell’ombra, addirittura finendo al televoto la prima puntata. Il Fan Favorite assoluto era ZZ, che incredibilmente, nonostante risultasse costantemente il peggiore, riusciva ad ottenere grandi punteggi al televoto. Sicuramente l’empatia del ragazzo della Louisiana con la gente americana è notevole. Josh, dal canto suo, è venuto fuori piano piano, vincendo alla fine meritatamente. Senza dubbio si tratta del prodotto più vendibile in assoluto, con un look perfetto (nonostante la somiglianza con Reigns da me sottolineata sin dal primo report), presenza scenica ottima e un background atletico di buon livello. Alla lunga Josh è probabilmente l’investimento più sicuro e valido.

Detto ciò, ecco i miei due podi, quello maschile e quello femminile.

MASCHILE:

1: Josh
2: Patrick
3:Mada/Tanner

FEMMINILE

1: Giorgia
2: Chelsea
3: Sara Lee/Amanda

 

Infine ecco i link a tutte le interviste (versione italiana) finora realizzate, sperando di potervene regalare presto altre: Tommaso, Hank, Alex, Daria, Gabi, Mada, Giorgia, Tanner.