Alle Series avrà luogo il classico match ad eliminazione, che vedrà contrapposto il team Cena a quello messo su dall’Authority.  Chi saranno i protagonisti di questo incontro? Più populista di “Tu si que vales”, ecco a voi l’editoriale odierno.

Hell in a Cell è stato uno Special Event, a mio avviso, sufficiente. Sarebbe stato un PPV al di sotto della mediocrità in altri tempi, ma per ovvi motivi di cambio di prospettiva mi sembra più che mai opportuno cambiare il righello e la squadretta utilizzati sino a qualche mese fa, per inaugurarne di nuovi con una differente scala metrica: il prodotto WWE adesso necessita di una valutazione complessiva, in quanto gli SE e le puntate settimanali sono decisamente più vicini rispetto ad un programma in chiaro ed un evento targato 65 paperdollari. Almeno questo è il mio punto di vista.

Cesaro Vs Ziggler è stato un match buono, seppur non ottimo, il tag team match è stato solido, l’intermezzo con Sheamus e Mizdow passabile, così come del resto il match Rusev/Big Show, lo scontro tra le Bella twins è stato sorprendentemente lontano dall’essere definito come “abominio” ed il match valido per il Divas Title è esistito, e continuerà ad esistere nelle sue mille forme (tutte somiglianti) di qui all’eternità.  Poi vi sono stati i due Hell in a Cell.

L’incontro tra Orton e Cena, fosse durato 10 minuti in meno, sarebbe stato decisamente godibile. I due hanno fornito uno show in cui per 20 minuti la gabbia è stata sostanzialmente un non fattore, per poi accelerare alla fine con un paio di falsi finali ben costruiti, come la RKO counter alla AA: se queste due superstar si fossero affrontate che so, 30 volte in meno, probabilmente la valutazione del match sarebbe stata più lusinghiera. Il main event invece è stato Ambrose Vs Rollins. La paura di tutti, alla vigilia, era quella di assistere ad Orton Vs Cena come main event, scalzando le nuove leve dalla vetta che conta: tuttavia considerato come è finito il match tra i due membri dello Shield, la scelta sarebbe stata decisamente più saggia.

Anche il sottoscritto avrebbe voluto un main event con Ambrose e Rollins impegnati in qualcosa di epico, per consacrarsi a tutti gli effetti come portata principale di questo show in cui avrebbero potuto tranquillamente esserlo: purtroppo però l’intervento di Bray Wyatt (ampiamente previsto da chi vi scrive, tuttavia nel match sbagliato) reduce da un corso di aggiornamento tenuto da Dario Argento (scusate la rima) ha finito con il rendere questo incontro l’ennesima incompiuta, in cui entrambi i contendenti sono stati messi nella penombra per dare maggiore spazio ad un angle che avrebbe potuto trovare altra collocazione spazio temporale. Ma, forse, il match in previsione per le Series potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale nelle scelte di booking tenute a HIAC.

L’incontro ad eliminazione dovrebbe essere (anzi, sarà) il main event delle Survivor Series, per la prima volta da quasi 9 anni, precisamente da quando il team Smackdown prevalse su quello di Raw nell’oramai (ahimè) lontano 2005. I “capitani” dei due team saranno Rollins e Cena, e l’unica cosa certa sino ad ora è che anche Dolph Ziggler sarà parte integrante di questo match, come primo acquisto del fantacalcio da parte di John Cena per appena 6 fantamilioni. Ma chi potrebbe far parte delle due squadre, ipotizzando un probabile 5 vs 5?

Nelle fila degli heel, a parte Rollins, un elemento pressochè certo dovrebbe essere Kane, l’enforcer dell’Authority. Per ragioni di continuità di soryline avrebbe senso l’utilizzo di Harper e Rowan, “assoldati” da HHH e soci, mentre l’ultimo tassello è davvero quello maggiormente dubbio. Orton sarà di sicuro inserito inizialmente, ma avrebbe senso enfatizzare ancora di più l’incompatibilità caratteriale con il nuovo che avanza, Rollins, ed inserirlo successivamente nel Team Cena, come vera e propria scheggia impazzita e per cristallizzare questo turn face così chiaramente nell’aria. L’ultimo tassello dunque potrebbe essere Mark Henry, così come potrebbe essere Cesaro per una mera ragione di workrate: motivo per il quale, d’altronde, è stato inserito Ziggler dall’altra parte della barricata.

Cena e Ziggler dunque, e come ho scritto poc’anzi potrebbe anche essere interessante osservare le dinamiche tra Cena ed Orton, costretti per forza di cose a fare fronte comune contro un nemico per il quale (credo che sarà questa la motivazione) entrambi non hanno rispetto. Ryback è stato improvvisamente catapultato sui nostri teleschermi come babyface pushato, dunque è lecito pensare che il quarto elemento sarà proprio il Big Guy: escludendo Ambrose che dovrebbe essere impegnato in singolo contro Bray Wyatt, rimangono essenzialmente tre papabili, ossia Big Show (il che avvalorerebbe la presenza di Henry nel fronte opposto), Sheamus oppure un anticipatamente rientrante Reigns, anche se l’ultima ipotesi pare essere davvero residuale. Ricapitoliamo velocemente.

Rollins, Kane, Rowan, Harper ed Henry (o Cesaro) Vs Cena, Ziggler, Ryback, Orton e Big Show (Sheamus, oppure in terza battuta Reigns). L’unico motivo di interesse in questo match, almeno sulla carta, potrebbero essere le interazioni Orton/Cena/Authority, potenzialmente in grado di fornire un minimo di freschezza ad una situazione abbastanza stantia. Perché il prodotto WWE, in un periodo storico in cui dovrebbe essere super appetibile in modo da poter attrarre nuovi acquirenti per il Network, stenta davvero a decollare.

Certo, l’infortunio di Bryan e la dipartita di Punk hanno influito non poco. Così come le presenze essenziali e nel contempo estremamente ingombranti nel corso dell’ultimo decennio di Orton e Cena, quest’ultimo troppo grande sotto certi aspetti rispetto a tutto il roster WWE, e troppo piccolo per poter sfondare con convinzione nel mainstream. Lo Shield è una base da cui partire, ma con 8 ore di programmazione settimanale 3 persone sono decisamente poche…serve un ricambio qualitativo e serve in fretta, e serve soprattutto una rinfrescata creativa in grado di mettere a frutto il materiale umano (assolutamente presente sia nel main roster che ad NXT) a disposizione.

Danilo