Ogni bambino che è cresciuto sognando di diventare un wrestler avrà sognato di andare in WWE. Non gli Young Bucks. Il tag team più caldo del circuito indipendente ha detto che non hanno alcuna voglia di unirsi al leader mondiale dello sport entertainment. Hanno rivelato ciò in un’intervista con  A Music Blog, Yea? (AMBY), e hanno anche affermato di fare più soldi ora piuttosto che lavorare nella Compagnia.

Matt: “E’ grazie ai fan se riusciamo ad essere indipendenti e non ci siamo dovuti piegare e firmare con la WWE, non ne abbiamo bisogno. Credo che guadagniamo più soldi facendo ciò che facciamo ora indipendentemente, come degli artisti, che se ci unissimo a loro, ed è pazzesco, è assurdo che sia possibile. Non si viaggia, e se si viaggia lo si fa in luoghi mai visti prima. Non credo qualcuno prima di noi sia riuscito a fare ciò che facciamo noi; siamo tra i primi a farlo, e dobbiamo dare credito a ragazzi come Colt Cabana per questo, è stato geniale. Lui è stato l’ideatore di tutto.”

Riguardo “The Elite” e “Bullet Club”:
Matt: “E’ nato un po’ per caso, ‘Si, siamo l’elite del wrestling mondiale’. Poi un giorno hanno fatto turnare Kenny [Omega] su AJ [Styles], ma non era specificato che tornassimo nel ring – solo noi tre – lo assalissimo, che lo pestassimo e che farci scattare quella foto. L’abbiamo fatto di nostra spontanea volontà, e non appena siamo tornati nel backstage già mi stavano mandando foto su Twitter. Ho messo come descrizione ‘The Elite of the Bullet Club’, e subito i fan hanno pensato ‘Woah, cos’è?’, ed io ero tipo ‘ABBIAMO BISOGNO DI UNA NUOVA MAGLIETTA! ABBIAMO BISOGNO DI UNA NUOVA MAGLIETTA!'”.

Su quanto ancora vogliono lottare:

Matt: “Viviamo in un costante stato di jet lag, stanchezza e caffeina. Questa è la nostra vita”.

Nick: “E’ forte comunque, perché sappiamo che non potremo farlo a lungo, e quindi cerchiamo di goderci ogni singolo secondo di questo, perché dubito continueremo a farlo tra 15 anni”.

Matt: “No, non farò più niente di questo entro i prossimi anni”