A meno che non viviate su Marte o su uno dei suoi due satelliti, sapete già che Kevin Owens si è laureato nuovo WWE Universal Champion, anche grazie all’inaspettato attacco di Triple H ai danni di colui che, per oltre due anni, è stato il suo pupillo, ovverosia Seth Rollins.

Ora, l’ultima presenza televisiva di “The Game” (esclusa la fugace apparizione al CWC per complimentarsi con Cedric Alexander) risaliva addirittura a WrestleMania 32, in cui perse il WWE World Heavyweight Championship contro Roman Reigns.

Ed è proprio quest’ultimo uno dei principali fautori del ritorno del “Cerebral Assassin”, in un lungo nesso causale che cercherò di ricostruire; infatti, inizialmente, era stato progettato un regno longevo dell’ex Muscle dello Shield ma la violazione del Wellness Program ha finito per scombinare i piani originali, con Reigns che ha perso il titolo ed è stato retrocesso nella card degli show targati WWE.

Di conseguenza, in seguito alle vittorie titolate di Seth Rollins e Dean Ambrose e, con la divisione dei roster che ha lasciato Raw senza un Campione Mondiale, è stato Finn Balor a beneficiare del cambio in corsa, con questi che è diventato il primo Universal Champion a Summerslam.

Evidentemente, la sfortuna perseguita gli autori WWE (o meglio, i destinatari delle loro decisioni) almeno tanto quanto la proverbiale nuvola perseguitava il ragionier Fantozzi; invero, sempre partendo dal presupposto che abbiate trascorso le ultime settimane sulla Terra, sapete che Finn Balor si è lussato la spalla destra proprio in quella che è stata la sera più importante della sua carriera, il che ha portato alla conseguente vacatio del Titolo Universale (o forse è più corretto parlare del Titolo del WWE Universe) e alla successiva vittoria di Kevin Owens (a questo punto, fossi in lui, farei tutti gli scongiuri del caso).

La scelta di ripiegare sul canadese non è stata casuale o improvvisata perché, negli uffici di Stamford, si era deciso che proprio Owens sarebbe stato il primo rivale di Balor attorno alla neonata cintura.

Se, dunque, la vittoria del “Prizefighter” era, in qualche modo, preventivabile, non lo era il modo in cui essa è avvenuta. Triple H, infatti, sarebbe dovuto tornare negli show televisivi più in avanti ma l’infortunio del lottatore irlandese ha finito per accelerarne il rientro.

Non è nuova, infine, la voce che vede HHH destinato ad affrontare Seth Rollins a WrestleMania 33, con un anno di ritardo per effetto dell’infortunio (tanto per cambiare) occorso al lottatore dell’Iowa nei primi giorni di novembre.

Un’ultima chiosa, relativa sempre alla prossima edizione del “Grandest Stage Of Them All”, fa riferimento al rifiuto di Triple H di lottare contro Shane McMahon in quanto il 14 volte Campione del Mondo preferisce lanciare e fare affermare i giovani rampanti della federazione di Vince McMahon.

FONTESportskeeda.com & ZonaWrestling.net
Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.