Il carrozzone di Smackdown è arrivato alla Little Caesars Arena di Detroit, mettendo in scena come ciliegina sulla torta ben due Hell in Cell match. Come è andata? Vediamolo insieme.

(Kick Off) The Hype Bros vs Chade Gable & Shelton Benjamin
Incontro che fa il suo, non rimane impresso ma è utile a scaldare il pubblico all’arena. Nei dieci minuti concessi mostrano anche qualche manovra interessante.
Winners: Chade Gable & Shelton Benjamin in 10’20. Voto: 6 out of 10 stars (6 / 10)

Hell in a cell match for the Smackdown Tag-Team Championship: The New Day (c) vs The Usos
Nell’articolo di venerdì scorso ricordavo l’hell in a cell tra Edge e l’Undertaker, che trasformarono la stipulazione in un TLC dentro la struttura. In questo caso abbiamo avuto uno street fight all’interno, dato che le armi sono stati la componente più importante del’incontro. Sono anche riusciti a non essere banali, perché a parte le manette già viste è stato divertente veder usare gli strumenti musicali così come originale è stato il modo in cui è stato intrappolato l’avversario sfruttando le kendo stick. Non si può dire nulla di negativo anche nelle parti di combattimento a mani nude, con la sorpresa dell’ennesimo cambio di cintura nel finale. I due team si conoscono e hanno un’ottima chimica, continuando a sfornare bei match. Purtroppo dietro di loro non si intravede al momento qualcosa all’altezza, motivo per cui continuano a farli affrontare ad oltranza.
Winners and NEW Smackdown Tag-Team champions: The Usos in 22’. Voto: 7.5 out of 10 stars (7,5 / 10)

Rusev vs Randy Orton
Match da compitino, me lo vedevo bene come main event di una puntata a caso di Smackdown. Dimenticabile, riescono comunque a mostrare qualcosa di buono a momenti, pur con certe fasi lente difficili da digerire. Orton mi è sembrato comunque svogliato: non che siano tante le occasioni in cui regala prestazioni da urlo, ma non fa molto per cercare di elevare il match. Temevo il peggio per questo incontro ma alla fine le previsioni più catastrofiche non si sono verificate. Spero comunque che ora la loro faida sia finita.
Winner: Randy Orton in 11’40. Voto: 6 out of 10 stars (6 / 10)

USA Championship match: AJ Styles (c) vs Baron Corbin vs Tye Dillinger
Promossa l’aggiunta di Dillinger, che ha reso più divertente l’incontro di come probabilmente sarebbe stato un nuovo uno contro uno tra AJ e Corbin, non per altro le parti più belle del match sono quelle in cui il nuovo campione non era sul ring. Tye permette così a Styles di perdere la cintura senza essere schienato, riuscendo a mettere in mostra le sue buone qualità verso quella parte del pubblico WWE che ancora non lo conosce bene. AJ forse ora verrà impiegato contro Mahal con uno status inalterato dall’aver perso il titolo. Corbin dopo tante umiliazioni ritrova una gioia, ma dovrà fare qualche passo in avanti perché non ci saranno sempre incontri a tre utili a coprire certi limiti.
Winner and NEW USA champion: Baron Corbin in 19’20. Voto: 6.5 out of 10 stars (6,5 / 10)

Smackdown Women’s Championship: Natalya (c) vs Charlotte
Ok, la ring psychology è importante. Molto bello e sensato che la campionessa prenda di mira per buona parte dell’incontro le gambe dell’avversaria per limitare i suoi calci e per poter aver più probabilità di successo nell’applicare la Sharpshooter, ma il gioco non è valsa la candela. Il ritmo è stato rallentato fin troppo, le manovre sono state poco fluide, il dolore alla gamba di Charlotte andava e veniva a piacimento (il moonsault in quelle condizioni non aveva proprio senso), il finale con squalifica stona non poco. Incontro bocciato, non ho ancora capito se il problema sia stat l’impostazione del match a priori o se proprio le due non si siano trovate.
Winner for DQ: Charlotte in 12’15. Voto: 5 out of 10 stars (5 / 10)

WWE Championship: Jinder Mahal (c) vs Shinsuke Nakamura
Quanti altri match insufficienti dovrà fare l’attuale campione prima di capire la sua inadeguatezza nel rivestire il ruolo. Rispetto ai match contro Orton o allo scorso special event le cose sono leggermente migliorate, ma non siamo ancora a livelli accettabili. Non credo che Nakamura venga ridimensionato da questa sconfitta, è pur sempre quello che ha schienato Cena pulito non troppo tempo fa. Ora dovrà ripartire, staremo a vedere con chi. Per Mahal avanti il prossimo avversario, sperando riesca a tirar fuori da lui qualcosa di buono.
Winner and STILL WWE champion: Jinder Mahal in 12’10. Voto: 5.5 out of 10 stars (5,5 / 10)

Dolph Ziggler vs Bobby Roode
Delusione della serata. I due non si sono trovati, personalmente avevo altre aspettative. Ziggler che è andato avanti per settimane con la gimmick del “chi se ne frega delle entrate, sono il migliore in ring” (a tal proposito perfetto il suo ingresso nel silenzio dopo aver interrotto la musica) si è reso protagonista di un incontro non da lui. Le lunghe fasi con sleeper hold non sono state controbilanciate da sequenze meritevoli, finendo solo per intaccare il ritmo di un match mai decollato. L’imbarazzo generale è proseguito con cori per CM Punk partiti da fan annoiati. Il finale pur proteggendo entrambi è la pietra tombale su una sfida lenta e sconclusionata. Rimandati entrambi.
Winner: Bobby Roode in 11’35. Voto: 5 out of 10 stars (5 / 10)

Hell in a Cell match: Shane McMahon vs Kevin Owens
I match nella gabbia non hanno tradito. Se lo spettacolo del tag team match è stato grande qua vado dato ancora più valore, dato che a lottare erano solo in due e che la durata complessiva da coprire era quasi il doppio dell’incontro tra Usos e New Day. Non amo i feud con Shane dato che si sa già dall’inizio che verrà sconfitto, ma i suoi match li apprezzo quasi sempre. All’interno della struttura i due hanno divertito sfruttando tavoli e armi varie, con buoni spot da ricordare. Una volta usciti hanno fatto quello che speravamo, salendo sulla cima. In quella situazione anche le cose più semplici danno un brivido, quel dubbio che tutto crolli ogni volta che il corpo di uno veniva sbattuto contro il tetto. Alla fine abbiamo avuto anche due bei voli, quello da metà di Owens e quello ormai classico di Shane versione Wrestlemania contro l’Undertaker. Un bump simile non vuole prenderlo nessuno, quindi come ovvio che sia Owens è riuscito a cavarsela, ma è il come che ci ha scioccato tutti. Zayn che aiuta il nemico di sempre è apparentemente (?) senza senso, ma mi aggrappo all’idea che l’ex Generico da face ormai non riuscisse a uscire dal mid carding, vedremo se tra gli heel riuscirà ad avere più fortuna.
Winner: Kevin Owens in 39’00. Voto: 8 out of 10 stars (8 / 10)

Special Event
In uno special event chiamato Hell in a Cell è importante che i match nella struttura non falliscano: questo obiettivo è stato portato a casa. Il resto degli incontri però hanno mostrato quanto stia andando male Smackdown in questo periodo. Orton e Rusev hanno fatto il compitino, ma a qualcuno seriamente interessava del loro incontro? AJ Styles sprecato, vederlo in un match a tre cercando di aiutare i volti nuovi è ammirevole, ma come detto rimane un peccato saperlo impiegato nelle retrovie con la pochezza che si assiste per il titolo WWE. Le donne hanno deluso, così come Ziggler e Roode, due vogliosi di scalare le gerarchie che finiscono per mettere in scwìena una prova che danneggia entrambi. Mahal continua a dimostrare di non valere la posizione attuale, non stupisce che il main event sia andato ad altri. Quindi che voto dare a uno special event dove a parte due match ha regnato la mediocrità? Mi verrebbe da dare un 6,5 con il voto ovviamente tirato su dai due Hell in a Cell, ma la pochezza generale dà comunque una brutta immagine complessiva del prodotto Smackdown, per cui concedo la sufficienza, ma non di più. Voto: 6 out of 10 stars (6 / 10)

Sergedge – EH4L