Esattamente due anni fa scrissi sulle pagine di questo sito il mio primo editoriale, dove raccontai la mia “prima volta” a uno show di wrestling, esattamente il live event della WWE che si tenne a Roma. A distanza di due anni mi ritrovo a parlare del mio secondo live event.

Sinceramente pensavo che il mio prossimo show dal vivo dopo quello di due anni sarebbe stato Wrestlemania, ma negli ultimi due anni le cose sono notevolmente cambiate all’interno della WWE e due anni fa mai avrei pensato di ritrovarmi i miei due wrestler preferiti (Shinsuke Nakamura e AJ Styles) nella compagnia di Stamford. Alla fine avevo anche voglia di visitare per la prima volta Milano ed ecco che cinque mesi fa io e il mio amico Giuseppe (prima volta per lui) abbiamo deciso di andare ad assistere questo live event. E’ scontato dirvi che questi cinque mesi sono volati.

La mattina del 10 è stata trascorsa nelle zone Duomo con la speranza di incontrare qualche wrestler e con il rimpianto di esserci allontanati per quei trenta minuti dove era presente Shinsuke Nakamura. Abbiamo atteso per una ventina di minuti all’esterno del negozio di Louis Vuitton dove erano presenti Carmella e Natalya (che hanno trascorso il soggiorno milanese a tema shopping), ma, visto che non uscivano dal negozio e che non avevamo voglia di attendere donne all’esterno del centro commerciale anche qui a Milano, decidiamo di andarcene. Mentre ci allontaniamo dal Duomo incontriamo i Singh Brothers e Mojo Rawley. Tutti e tre si sono rivelati disponibili e quindi abbiamo scattato una foto assieme a loro.

Se non fosse per Giuseppe, i Singh non li avrei mai riconosciuti visto che li avevo scambiati per due turisti indiani qualsiasi. La mia speranza è che non ho scambiato allo stesso modo Nakamura. Mojo invece è così come lo vediamo sul ring: energico e simpatico. Mi ha salutato come se stessi salutando un amico di lunga data. Inoltre è di dimensioni gigantesche.

Il resto della mattinata e il pomeriggio passano velocemente e qualche ora prima dell’inizio dello spettacolo ci rechiamo al Mediolanum Forum. Dopo una coda lunghissima, ma scorrevole, riusciamo ad entrare, acquistiamo due t-shirt di AJ Styles e una di Rollins e ci accomodiamo ai nostri posti dove riceviamo un omaggio due pacchi delle WWE Slam Cards.

I minuti dell’attesa passano via velocemente con Luca Franchini e Michele Posa che fanno una piccola apparizione prima dello show e il ring announcer Greg Hamilton che intrattiene il pubblico.

Il primo match, nonché match della serata, è stato quello tra Bobby Roode e Dolph Ziggler. Il match è stato scorrevole e piacevole ed è stato vinto dal Glorious One. Il pubblico qui è andato completamente dalla parte di Roode e ha apprezzato il lavoro dei due tramite il famoso coro “This is Awesome”. Mi è piaciuta anche la versione heel di Ziggler, decisamente migliore a quella face di due anni fa che vidi contro Tyler Breeze.

Il secondo match è stato un Six Man Tag Team tra Tye Dillinger e gli Ascension contro Mike Kanellis, Luke Harper ed Erick Rowan. Il match è stato vinto dai face grazie alla Fall of Men degli Ascension, che non vincevano non so da quanto tempo. Harper e Rowan hanno combattuto con i loro vecchi ring attire, quindi niente Bludgeon Brothers. Anzi, Rowan indossava un ring attire simile a quello di Strowman. In questo match il pubblico tifava tutti tranne Mike Kanellis che baciava qualsiasi cosa che si trovava davanti. Questo è stato anche il match peggiore della serata, dove si è visto più comedy che lottato e mi ero quasi addormentato.

Il primo match titolato della serata è stato quello valevole per il titolo degli Stati Uniti tra Baron Corbin e Sin Cara. Tolta qualche mossa, l’unica cosa che ha fatto Sin Cara nel suo soggiorno è stato mangiarsi il ben di Dio nei pressi del Lago di Como. Corbin invece ha una theme song che è perfetta e ha anche una bella presenza scenica. La End of Days dal vivo è ancora più bella rispetto a quando la vedo in tv.

Nel quarto match della serata fa il suo ingresso Aiden English che dice qualche frase in italiano e poi tiene la sua solita performance canora prima di introdurre quell’uomo che ha fatto impazzire i miei neuroni, Rusev. Il suo avversario, e vincitore del match, è stato Randy Orton. The Viper ha un’entrata lentissima sul ring, ma bella grazie alla theme song e al gioco di luci. English invece è stato l’heel migliore della serata che ha interagito di più col pubblico. I miei neuroni sono impazziti ancor di più quando Rusev ed English hanno riso e hanno visto il mio settore mentre urlavo a squarciagola dall’ultima fila dell’arena “I love you Rusev!”. Da segnalare il fatto che non tutto il palazzetto tifava Orton, ma c’era una piccola parte che tifava il Bulgarian Brute.

Dopo la pausa di quindici minuti, dove ho aggiornato il buon Giuseman su come procede lo spettacolo, è arrivato il momento del match femminile. Il match in questione era un 3-on-4 Handicap Match che vedeva contrapposte Naomi, Becky Lynch e Charlotte Flair contro Carmella, Tamina, Lana e Natalya. Il match è durato poco e qui il pubblico, che nel corso dello show ha avuto un buon comportamento e ha limitato le corse a bordo ring solo quando il match è terminato a tutti gli effetti, non ha avuto un bel comportamento. Carmella e Lana erano coloro che avevano un ring attire che mettevano in bella mostra il loro sedere. Quando rimanevano a bordo ring, le persone delle prime file intonavano qualche coro all’italiana e facevano dei fischi d’ammirazione. A un certo punto, le due si sono arrabbiate e hanno trascorso il resto del match rimanendo di fronte al pubblico. Quella che più si è arrabbiata è stata Lana che ha invitato la gente a vedere le due che stanno combattendo sul ring, invece di fissare il suo sedere.

Dopo il match, vinto dal team face, James Ellsworth ha fatto il suo ingresso e ha cercato di ritornare di Carmella, ma è stato attaccato da tutte e sette le donne. Da segnalare Chalotte che ha eseguito una specie di Stunner, il Worm di Naomi e Mr. (anzi Miss.) Socko di Becky Lynch.

Il match che ha preceduto il main event è stato un Fatal 4 Way con i titoli di coppia che vedeva contrapposti gli Usos, Shelton Benjamin & Chad Gable, i Breezango e gli Hype Bros. Tre team face e un team heel. Ma il team heel non erano gli Usos, ma Gable e Benjamin. Il match era principalmente focalizzato sulla rivalità dagli Usos e il nuovo team heel. Vedremo se questa cosa si proporrà anche negli show televisivi. Non linciatemi, ma mi è piaciuto Mojo Rawley per l’energia che ci mette e per come interagisce col pubblico e il povero Greg Hamilton. Mi son piaciuti anche gli Usos, cosa che va avanti da quando hanno cambiato la loro gimmick, che dopo il match hanno giocato col pubblico.

Il main event è stato un Triple Threat valevole per il WWE Championship tra il nuovo campione AJ Styles, Jinder Mahal e Shinsuke Nakamura.  Le entrate di Nakamura e Styles sono state spettacolari e Styles è stato quello più acclamato della serata, anche più di Orton. Il match è stato carino, soprattutto quando Mahal si è fatto da parte e ha lasciato combattere solo Nakamura e Styles. Il finale, vittoria di Styles grazie al Phenomenal Forearm su Mahal, mi ha lasciato l’amaro in bocca perché volevo vedere dal vivo la Styles Clash e la Kinshasa. Per fortuna, i due gemelli che ho conosciuto stamattina (i Singh Brothers) sono saliti sul ring e hanno subito le due mosse finali, facendomi così felice.

Lo show si è concluso con Nakamura che interagiva e salutava il pubblico e Styles che festeggiava a centro ring con la bandiera italiana e con una ragazzina (che ha viaggiato dall’Ucraina per vedere questo show) che gli manteneva il WWE Championship.

E’ stata bella serata, nonostante le assenze dell’ultimo momento di Kevin Owens e Sami Zayn. Non c’è stato chissà che cosa di importante in questo show, ma alla fine in questo genere di show ciò che conta non è la qualità dei match, il booking e robe varie, ma divertirsi.

Ho trascorso una giornata in compagnia di gente che ha la mia stessa passione e ho avuto il piacere di incontrare persone che ho conosciuto sui social in questi anni, cosa che sfortunatamente non mi era capitata due anni fa.

E’ stata una bellissima giornata e non vedo l’ora di rifarla.