Recentemente Shane McMahon è stato ospite del The Steve Austin Show. Ecco alcuni highlights dell’intervista:

Cosa ha dovuto passare per entrare nel business di famiglia:

“Vince sapeva esattamente ciò che volevo fare. I requisiti erano che mi laureassi al college, e l’ho fatto alla Boston University. Ma io volevo lavorare nel business. Quindi sono diventato uno degli addetti al ring. Con me lavoravano Joe Marella, Mike Chioda e Tony Chimel. Joey era il figlio di Gorilla Monsoon, e io sono il figlio di VInce, quindi l’unica cosa che facevamo era bere birra lamentandoci dei nostri padri”.

Quando Kurt Angle si è rotto il coccige:

“Non avevo subito nessun colpo, quindi ero lucido. Kurt diceva di fare una suplex, e io gli dicevo di no. Eravamo a bordo ring e c’era solo cemento. Allora lui fa ‘no, dobbiamo farla’, io continuavo a dire di no, ma lui dice di sbrigarmi, inizia la presa e io dico ‘e suplex sia’. Appena eseguita la presa lui dice ‘OH MIO DIO!’ e si era rotto il coccige”.

Vince McMahon e la sua furia per il match a King of the Ring contro Kurt Angle:

“Era furioso e ma mi ha detto comunque delle cose molto che rimarranno private. Poi mi ha guardato e mi ha detto ‘Non ti azzardare mai più a fare queste follie’. Saremmo dovuti tornare insieme a casa, ma lui se n’è andato da solo. In quel momento era furioso per due cose: perché mentre lui stava controllando davanti a tutti io ho disobbedito e perché suo figlio gli aveva disobbedito con tutti coscienti di ciò. Mentre tornavamo nel backstage io e Kurt abbiamo ricevuto una standing-ovation; arrivati invece nella Gorilla Position c’era un silenzio di tomba. Non sapevo che stesse succedendo, quindi abbiamo continuato ad andare avanti. Mio padre non si trovava, era troppo arrabbiato”.